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50 anni di Morrison Hotel: svelato il segreto di Roadhouse Blues


Il rock è stata una rivoluzione come l'impressionismo, ha iniziato a dipingere con la musica luoghi e persone comuni, i primi ma soprattutto gli ultimi. C'era ciò che la gente poteva toccare ogni giorno e soprattutto i sogni che provenivano da quei marciapiedi, da quei pub dai vetri scuri, da quelle strade buie dove ragazzi senza un soldo guardavano da lontano le luci della città che contava.

 

Morrison Hotel, di cui ricorre il 50-esimo anniversario proprio nel 2020, è uno degli album rock-blues più importanti della storia, pur non essendo stato il maggior successo dei Doors e non contenendo nessun singolo che svettò nelle classifiche di allora. "Roadhouse Blues" ancora oggi uno dei classici del rock più amati, si posizionò appena al 50-esimo posto della classifica Billboard, mentre il disco arrivò al quarto posto ma fu abbastanza criticato dai fan dei testi mistici e visionari di Morrison proprio perchè il ritorno al blues e una maggior cura verso gli arrangiamenti avevano lasciato più in secondo piano la parte letteraria del disco.

 

L'album tuttavia ravvivò la passione dei fans per il sound delle radici, con un rock-blues più simile a quello delle origini dei Doors, segnando anche la conclusione dell'esperimento orchestrale all'inseguimento dei Beatles fatto con The Soft Parade.
In questi giorni Robby Krieger ha rilasciato un'intervista a Rolling Stone in occasione dell'uscita, il 9 ottobre, dell'edizione di "Morrison Hotel" per i 50 anni. Il box set celebrativo conterrà, tra le altre cose, anche le registrazioni con le prime take del pezzo più iconico dell'album, Roadhouse Blues, che Spotify mette al 25-esimo posto nella sua playlist "Top 500 Classic Rock Songs".

 

Krieger spiega proprio che Morrison Hotel segnò il ritorno della band ad un lavoro di registrazione e composizione più naturale, unito e divertente, al contrario di quanto era successo per The Soft Parade nel quale il chitarrista aveva composto molti pezzi da solo mentre Morrison era impegnato continuamente in processi ed eccessi.
Nelle prime due take possiamo sentire Morrison arringare la band, per immergerla nella giusta atmosfera, spiegando di cosa parla questo pezzo: "Signori, questa canzone racconta qualcosa che tutti avrete visto almeno una volta nella vita: una vecchia locanda sulla strada. Giù nel Sud o nel Midwest, o forse di strada per Bakersfield. Stiamo guidando su di una vecchia Chevy del '57 verso una vecchia locanda. Capito? Bene, sarà l'una e mezzo di notte, e non andiamo ne troppo forte ne troppo piano. Abbiamo un pacco da sei birre in macchina, qualche spinello e ascoltando la radio guidiamo verso la locanda nella natura. Ok?".

Ed è proprio questa la versione che, secondo Robby Krieger, avrebbe dovuto finire sul disco, se solo la voce di Jim fosse stata un po' più a fuoco e non ci fossero stati quegli errori che hanno fatto poi scegliere per quella che oggi tutti conosciamo. Quella take infatti contiene un assolo improvvisato da Krieger che ancora oggi rimane il suo preferito ed un'energia che per lui è rimasta inarrivabile anche per le altre take.

 

In quel Morrison Hotel Krieger ci è tornato proprio all'inizio del 2020, per il Day of The Doors che lì si tiene tutti gli anni. Per diversi anni l'hotel era stato chiuso e si era parlato diverse volte di abbatterlo. Ma ora un imprenditore fan dei Doors lo ha comprato e vorrebbe farlo tornare un hotel, dove tutti i fan della band potrebbero andare e continuare a scattarsi foto davanti a quella famosa vetrina.
Henry Diltz, il famoso fotografo delle star del rock che ha realizzato i famosi scatti finiti sulla copertina del disco, racconta che quel posto, ed anche l'Hard Rock Cafè immortalato nel Lato A, lo trovarono per caso, fu una coincidenza. Non seppero resistere, entrarono e chiesero se potessero scattare qualche foto. Di fronte al rifiuto del commesso, aspettarono che il ragazzo alla reception si allontanasse per scattare l'immagine della band in vetrina.

Furono solo pochi scatti, prima di dover fuggire, raccontano sia Diltz che Krieger, ma quegli scatti hanno fatto la storia del rock ed ancora oggi gli amanti del rock vanno in pellegrinaggio al 1246 di South Hope Street, dove oggi non rimane che un palazzo abbandonato e qualche cartello che indica cosa c'era lì un tempo.

"Morrison Hotel" è anche il titolo di una graphic novel, realizzata da Z2 Comics e scritta da Leah Moore, figlia del leggendario sceneggiatore di Watchmen Alan Moore, in uscita il prossimo 13 ottobre. Scritto in collaborazione con i membri sopravvissuti della leggendaria rock band, è stata disegnata da artisti provenienti da tutto il mondo dei fumetti, ognuno intrecciando la propria l’influenza della band nelle 144 pagine della storia.
Oltre alla normale tiratura nei negozi di fumetti e librerie, ci sarà anche una speciale edizione limitata deluxe venduta esclusivamente sul sito di Z2 e www.thedoors.com. Questa tiratura di 5000 copie è rilegata in un cofanetto spaciale che include un esclusivo disco con immagine del 50 ° Anniversario dell’intero album del Morrison Hotel. Il set in edizione limitata includerà anche tre stampe esclusive con immagini del libro, insieme ad un certificato di autenticità firmato dalla scrittrice Leah Moore.

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