Ho visitato la sede di Dexibell in un giorno appassionato, quando la produzione del pianoforte da palco VIVO S9 era giunta alla fase delle prime spedizioni con consegna nei negozi nella settimana successiva. In una situazione di attesa, in procinto di osservare la risposta del mercato reale per l’ennesimo nuovo prodotto di questo marchio nato nel 2015 e che ora sta crescendo espandendosi a macchia d’olio: dopo l’Italia e l’Europa, i prodotti Dexibell sono ora in distribuzione nel Nordamerica, in alcuni paesi del Sudamerica e finalmente anche in Asia.
DEXIBELL: UN TEAM AFFIATATO
Visitare la sede di questo brand italiano è come entrare in un tempio. I locali che hanno visto la storia di Roland in Europa per oltre trent’anni, avendo ospitato il centro R&D e le linee di produzione di numerosi strumenti musicali, si presentano ora immensi a fronte della realtà di Dexibell che ne occupa una parte soltanto. È qui che Proel ha deciso di scommettere e investire: su un gruppo di professionisti e di talenti che hanno cementato la propria esperienza accumulando conoscenze, tecnologie e sensibilità artistiche di successo internazionale. Luigi Bruti è il condottiero di questa rinascita tutta italiana: quando la multinazionale giapponese ha stabilito di chiudere l’esperienza di Roland Europe, Bruti non si è lasciato scoraggiare e, sotto la supervisione di Proel, si è guardato intorno radunando i migliori collaboratori con le competenze più elevate nella storia di Roland, e con loro ha dato vita ad una nuova esperienza di ricerca e produzione innovativa nel mondo degli strumenti musicali.
Dalle ceneri di Roland stessa ha quindi preso le mosse Dexibell, una moderna realtà volta a dare linfa nuova alla comunità dei pianisti, organisti e tastieristi in genere. Conversando con Luigi Bruti e i suoi collaboratori, fra cui Marco Di Paolo e Roberto Gaetani e molti altri, emergono la chiarezza di intenti e la consapevolezza delle proprie capacità: è un sentimento di orgoglio lucido di cui è doveroso documentare la determinazione. Non potrebbe essere diversamente visto il guanto di sfida che Proel e la sua controllata Dexibell hanno lanciato ai grandi produttori di pianoforti e tastiere digitali.
DEXIBELL: IL CORE BUSINESS
Da oltre un decennio, il mondo della musica digitale è saturo di prodotti ed è sempre più arduo riscontrare qualcosa di inedito per il mercato globale. Ben conscio di questo scenario, il team dei ricercatori e dei musicisti di Dexibell ha cambiato i paradigmi dell’offerta corrente, superando i termini abituali e puntando diritto a proporsi come fornitore di una nuova schiera di modelli al top di gamma. Non è un caso che i prodotti Dexibell appaiono sul palco dei tour e negli studi di registrazione di artisti di larga fama fra cui Subsonica, Laura Pausini, Ron, Giorgia, Elisa, ZZ Top, Stevie Wonder… solo per cominciare.
LA PAROLA A LUIGI BRUTI
Luigi Bruti ha le idee molto chiare ed è un fiume in piena quando racconta: “Tutti i prodotti Dexibell condividono la stessa tecnologia T2L che garantisce la polifonia totale, grazie alla presenza di 320 oscillatori e ad un algoritmo proprietario che ottimizza il panorama sonoro, agendo laddove il decadimento del suono diventa così debole da essere mascherato da un suono più forte per ottenere l’effetto dell’ascolto di voci illimitate all’orecchio umano. Per offrire la migliore qualità tonale, tutti i campioni suonano a 24 bit anziché ai 16 bit standard, e la frequenza di campionamento è di 48kHz necessari per ottenere quella purezza del suono che gli abituali 44.1kHz non sono in grado di offrire, dovendo fare ricorso a filtri con distorsione armonica. La lunghezza del campionamento raggiunge fino a 15 secondi, quando i migliori pianoforti digitali sul mercato registrano i campioni per la durata di 5 secondi, se non a 3 secondi soltanto o anche meno.
Il processore quad core che abbiamo adottato non è proprietario, ma è di gran classe: ci permette di essere 15 volte più veloci di quanto non riuscivamo fare in passato e di ridurre la latenza sotto i 3 millisecondi: un prodotto professionale sta normalmente fra i 6 e 10 millisecondi. Gli strumenti Dexibell sono personalizzabili su misura di ciascuna esigenza: ad esempio i pianisti possono ripulire la memoria preset e caricare solo i campioni che servono per ogni timbro. Esiste una libreria di suoni Platinum senza compromessi che può essere installata andando a ricoprire la memoria di 1,5GB. Ed è ovviamente disponibile una memoria Flash per consentire il Factory Reset e dare sicurezza ai nostri clienti di poter sempre ripristinare la macchina ai suoni originali.”
L'IDEA E I SOFTWARE A SUPPORTO
Girando fra gli uffici e i locali di produzione, si incontrano persone motivate. È un piacere vedere l’attenzione e la cura con cui tutte le persone operano su questi strumenti. Pensavo di trovare un clima da sopravvissuti dopo la grande era di Roland Europe: in realtà mi sono trovato davanti a persone di grande umanità, consapevoli della qualità del proprio lavoro. L’idea di Dexibell è quella di produrre strumenti per i musicisti, più che per i programmatori della musica. Spicca infatti l’assenza di funzioni di programmazione dentro gli strumenti: i controlli sono pochi ed essenzialmente fisici a pannello e, per scelta progettuale, lo schermo è di dimensioni contenute (trattasi di LCD grafico a 128 x 64 punti). Le operazioni di configurazione dei timbri sono demandate al DEXIBELL Editor, un’applicazione software che gira su tablet iPad, dove l’usabilità è facilitata dalle dimensioni generose dello schermo touchscreen.
Il tablet è anche il luogo dove i progettisti dei migliori arranger MIDI degli anni passati hanno stabilito di collocare gli stili di accompagnamento di casa Dexibell: si chiama XMURE ed è l’arranger software che opera sotto l’esclusivo dominio dell’audio. I più recenti aggiornamenti software del sistema operativo consentono la connessione tramite cavo USB fra tablet e tastiera con il vantaggio di trasmettere il segnale audio. Il sistema operativo degli strumenti è un software embedded disegnato su misura e basato su una piattaforma personalizzata di Linux; il nome del sistema operativo AQUAVIVA ricorda, con una dizione più internazionale, il nome della località che ospita Dexibell nel Piceno. Infine, su tutti i modelli è presente il supporto al protocollo Bluetooth.
DEXIBELL: I MODELLI
In pochissimi anni, il marchio italiano ha inserito nel proprio listino un assortimento di modelli che copre le diverse necessità di un musicista che sa suonare i tasti bianchi e neri con le proprie mani. Per i tastieristi che salgono sul palco o sono abituati a suonare davanti al pubblico ci sono i prodotti VIVO della serie S. Il primo S1 a cui hanno fatto seguito S3 e S7, fino all’ultimo modello S9 che monta una tastiera pesata Fatar con struttura ibrida (legno e plastica) e tre contatti per tasto, peraltro rivestiti da una finitura Ebony/Ivory. L’S9 si distingue ulteriormente dagli altri modelli della gamma avendo incluso campioni organistici e i fader. La serie S è completata da un modulo expander per coloro che preferiscono lavorare con la propria master keyboard: si chiama SX7: ecco il video realizzato dall’amico Riccardo Gerbi durante la presentazione avvenuta lo scorso anno, presso il CET di Mogol.
I modelli della serie P sono pensati per chi cerca la massima portabilità: a differenza dei modelli S, questi dispongono infatti di amplificatori di bordo. P3 ha 73 tasti pesati, P7 ha i classici 88. Seguono i modelli VIVO della serie H rivolti all’uso casalingo: H1, H3 e H7, quest’ultimo spicca per la presenza di avorio sintetico sulla copertura degli 88 tasti pesati. Un’azienda Made in Italy non poteva rinunciare a presentare prodotti dal design innovativo ed elegante: in effetti questi pianoforti digitali non sono solo strumenti musicali di eccellenza, ma si presentano come raffinati ed originali complementi di arredo.
Dexibell ha dedicato agli organisti due modelli diversi e complementari: Classico L3 è rivolto al grande repertorio della musica liturgica e concertistica classica in genere, mentre Combo J7 è destinato ai nostalgici dei grandi organi a transistor imprescindibili per chi suona blues, soul, jazz, rock e tutta la musica scritta negli ultimi 70 anni. Classico L3 è dotato dei classici registri presenti sulla console di un organo a canne e dei pulsanti di memoria in cui salvare le combinazioni dei suoni per simulare i due manuali e la pedaliera. Combo J7 è dotata di una chicca unica: i fader motorizzati. Rimarchevole infine l'ampio catalogo di accessori opzionali studiato dal brand italiano, che comprende cuffie, panchette, borse morbide o flight case, fodere, pedali, diffusori, oppure i fianchetti colorati per personalizzare i modelli S e P.
COMUNICAZIONE E SVILUPPI
La scelta di comunicazione di Dexibell è basata sullo storytelling, coinvolgendo una schiera di musicisti spontanei ed entusiasti, su cui costruisce la propria strategia: anziché far ricorso a endorser prezzolati, i musicisti che offrono la propria immagine sono artisti che hanno scelto di suonare prodotti Dexibell per convinzione. Il mercato si muove e, grazie alla presentazione di S9 alla fiera di Shanghai dello scorso settembre presso lo stand Samick Music, ora Dexibell è pronta ad affrontare le sfide del mercato di Cina, Corea, Tailandia, Indonesia.
Il recente annuncio di un nuovo distributore in Canada si affianca alla crescita di punti vendita negli USA, fra cui il celebre Music Store di Sweetwater. Si stanno aprendo nuovi scenari distributivi anche nel Sudamerica. In conclusione, senza la gentilezza e la disponibilità delle persone di Dexibell, non avrei potuto accedere a tutti i locali raccogliere così tante informazioni di persona. Un dettaglio di cronaca finale: recentemente, gli ampi locali ex-Roland di Acquaviva Picena sono stati condivisi da Dexibell con la produzione AXIOM, azienda dello stesso gruppo facente capo a Proel e che si occupa di sistemi audio. Nulla è lasciato al caso.
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