Il mese di dicembre è da brividi per tutti gli home studio di tutto il mondo, non solo per il freddo gelido che viene da fuori ma anche per l'impazienza di ricevere i tanto attesi upgrade natalizi che per i veri appassionati non mancano mai.
Ecco quindi che nel mio articolo di questo mese vado a consigliarvi qualche chicca imperdibile per chi ama smanettare tra potenziometri, fader e tracce a non finire.
STEINBERG - Cubase 10
Impossibile non entrare subito nel vivo con l'uscita del mese per quanto riguarda il recording. Il major update tanto atteso di Cubase, che arriva così alla versione 10, da parte della tedesca Steinberg - ora per altro di proprietà Yamaha - è stato messo in commercio. Con diverse novità particolarmente interessanti e ulteriori aggiunte che confermano questa piattaforma DAW tra le più amate, se non la più amata in assoluto, per i project studio e home studio.
Quello che stupisce di Cubase 10, ma già dalle ultime due versioni, è che ormai si tratta di un software di registrazione di livello professionale che ha davvero poco da invidiare ai concorrenti, ma anche a Nuendo, che si sta invece spostando sempre di più sulla post-produzione audio-broadcast-video-gaming tramite soluzioni molto dedicate a quel settore.
Si conferma la classica uscita a tre versioni, Pro, Elements e Artist, che viaggiano parallelamente e si differenziano soltanto per la quantità di contenuti, funzioni e numero di tracce, ma non per l'interfaccia ed il motore software audio.
I tedeschi come sempre hanno deciso di fare le cose per bene, ed hanno già inondato YouTube di video-tutorial ben fatti per spiegare per filo e per segno ogni novità di questa nuova versione.
Io non vi tratterrò qui a leggere delle mille piccole, grandi aggiunte a Cubase 10 ma vi dirò perchè con questa versione 10 probabilmente è una DAW da avere, anche assieme ad altre magari, se siete musicisti che vogliono iniziare col piede giusto o fare decisamente sul serio.
Supporto audio formati 64-bit float e processing 32-bit per i plug-in - Senza entrare troppo in tecnicismi diciamo che Cubase 10 si mantiene al top della qualità musicale, supportando i formati audio professionale e gli standard attuali del mondo audio pro.
Interfaccia grafica e channel strip rinnovate - L'interazione è sempre più immediata, con visuali più customizzabili al proprio ambiente di lavoro, la channel strip di ogni canale va sempre più nella direzione di quelle dei banchi analogici, con processori più potenti integrati ed un sound professionale già raggiungibile in pochi tocchi senza aprire troppi plug-in.
Produzione audio per RV e Video - Colonne sonore, audio per realtà virtuale e realtà aumentata, diventano ancora più accessibili con i nuovi strumenti dedicati.
MixConsole Snapshots - Una funzione che fa risparmiare letteralmente ore di tempo a chi lavora molto ed ha progetti ripetitivi o situazioni default. Con questi snapshot potete copiare in un secondo tutte le impostazioni di mix da un altro progetto o da un altro momento dello stesso progetto. Una comodità di quelle serie.
Groove Agent SE 5 - Con 5 GB di librerie e loop, pur non essendo utilizzatissimo dai pro, si potenzia ulteriormente per dare soprattutto a chi non ha molto budget per altre librerie, una quantità di suoni notevole per iniziare.
VariAudio 3 e AudioAlignment - Esistono diversi plug-in famosi per la correzione del pitch e riallineano le tracce, però con questi upgrade li avete integrati e si possono raggiungere pulizia e intonazione da produzione pro senza spendere oltre.
UNIVERSAL AUDIO - Softube Vocoder
La nordica Softube si allea nuovamente con Universal Audio per proporci un plug-in in formato UAD per un effetto Vocoder di alta qualità. Dalle voci robotiche anni '80 alla riscoperta sperimentale dei Daft Punk di questo effetto, fino all'utilizzo su percussioni e strumenti di ogni tipo, questo effetto è stato rifrescato e potenziato grazie alle possibilità del digitale che ne consente un utilizzo più semplice e più esteso.
Il problema con il Vocoder è che spesso molti non lo sanno utilizzare o non riescono ad ottenere ciò che vorrebbero. Qui devo dire che le tre parti in cui è stato diviso sono logiche ed essenziali allo stesso tempo. Abbiamo la funzione Freeze che ci aiuta con una porzione di audio, magari una voce, la sincronizza rapidamente e poi ci permette di utilizzare il nostro controller MIDI per controllarne l'intonazione. Il Resynthesis Control ci mette a disposizione in modo visivo ben 20 bande per plasmare il nostro suono Vocoder a piacere nel dettaglio. La zona Carrier Synth ci da i pochi parametri decisivi per decidere il suono synth che sostiene l'effetto.
Non costa pochissimo, 199€ non sono uno scherzo, ma credo che sia tra i migliori in circolazione e se avete una piattaforma UAD non impatterà nemmeno sulla vostra CPU.
AMPED STUDIO 2.0
Il mondo prosegue nella sua progressiva smaterializzazione e trasferimento in rete delle proprie attività, quindi perchè non farlo anche nel mondo dell'audio. Già sia Avid che Steinberg per le loro DAW hanno realizzato funzioni per il lavoro su cloud, ma con Amped Studio 2.0 possiamo provare l'esperienza di una DAW, uno studio registrazione completamente su internet.
Si accede via browser e si può registrare la propria musica come su di una DAW, anche senza per forza averne una sul proprio computer, oppure usarlo semplicemente per avere sempre un software di appoggio per le proprie idee ovunque siate.
L'idea mi sembra molto intelligente e certamente guarda al futuro. Tra qualche anno probabilmente l'integrazione della rete sarà così profonda che non ci si chiederà nemmeno più se un software è residente o in cloud.
Non è ancora ai livelli delle principali DAW ma, come detto, può essere una soluzione semplice ed economica per chi inizia, per chi vuole registrare in mobilità rapidamente e collaborare con altri agli stessi progetti, per le scuole o i corsi di musica.
Con la versione gratuita si può iniziare a valutare il programma e provare le principali funzioni, poi con l'abbonamento mensile da 4,99$ si accede a tutte le funzioni, librerie e si possono anche sbloccare i plug-in esterni che sono disponibili anch'essi in formato web-based.
RODE - Rodecaster Pro
Ormai il mondo musicale ed il mondo broadcast si toccano modo estremamente continuo. Sono innumerevoli i musicisti che diventano video-blogger, aprono internet radio, fanno dirette, podcast o corsi online. Per questo anche il mercato delle interfacce per rendere più semplici e professionali questo tipo di applicazioni è già da qualche anno che sta fiorendo senza soluzione di continuità.
Dall'australiana Rode, è arrivato Rodecaster Pro, un ibrido interfaccia/mixer a quattro canali che ci da tutto quello che ci serve per gestire l'audio delle nostre trasmissioni ad un prezzo, circa 660€, molto competitivo se comparato alle regie radiofoniche professionali.
Dicevo, quattro canali con preamplificatori in Classe A con alimentazione phantom per microfoni a condensatore, tre ingressi ausiliari - jack 3,5mm, USB e Bluetooth - per mandare basi, canzoni, file e jingle da qualsiasi dispositivo, ed un fader per ciascun ingresso, più uno per i jingle che possono essere memorizzati e lanciati da 8 pad LED. Quattro uscite cuffia con volumi e volume main, pulsante ben in vista per attivare la registrazione su computer o scheda microSD, ed un piccolo touchscreen per i preset e visualizzare tutti i livelli. A bordo una channel strip adatta allo scopo con compressore, eq, limiter e noise gate e due must-have per le voci radiofoniche come Aphex Exciter e Big Bottom.
Insomma se avete intenzione di diventare podcaster o realizzare video con un audio di qualità, è una soluzione che raggiunge livelli professionali anche senza la spesa e tutte le conoscenze tecniche necessarie per l'utilizzo di apparecchiature pro.