Alan R Pearlman, fondatore di ARP Instruments Inc, è ieri (6 gennaio 2019) all'età di 93 anni dopo una lunga malattia.
Anche se a molti giovani questo nome potrebbe non suscitare nessun ricordo, Alan è stato il padre di alcuni dei sintetizzatori più noti della storia della musica. Dopo aver fondato la ARP Instruments nel 1969 (da ARP, il suo sopranome da bambino), fu un precursore della diffusione di massa dei sintetizzatori assieme a Bob Moog e Don Buchla. L'ARP 2002, prodotto nel '70, fu l'inizio di una stirpe che vide i suoi esponenti più famosi nei celeberrimi ARP 2600 e ARP Odyssey.
Prima di fondare la ARP, Alan Pearlman aveva già fatto valere le due doti decisamente sopra la media nel campo dell'elettricità ed elettronica progettando amplificatori per le missioni NASA Gemini e Apollo. Dopo aver venduto la sua prima compagnia, la Nexus Research Laboratory, si tuffò a capofitto nell'idea di costruire strumenti musicali elettronici più affidabili e abbordabili.
Come molte altre compagnie nate negli anni '60-'70, anche la ARP subì una forte crisi con l'arrivo del digitale e nel 1981 andò in liquidazione dopo il fallimento del progetto dell'Avatar Guitar synth. Tuttavia l'eredità è l'influenza che i suoi strumenti hanno lasciato sono inconfutabili ed indelebili.
Solo per citarne alcuni, potete sentire gli inconfondibili suoni degli ARP in brani come: Space Truckin (1974), Deep Purple; Rocket Man (1972), Elton John; Chameleon (1974), Herbie Hancock; Tema della trasmissione Doctor Who (1980); Hymn (1982), Ultravox; The Hand That Feeds (2005), Nine Inch Nails e molti altri ancora.
Nel 2015 il marchio ARP ed il famoso Odyssey sono stati acquisiti e riportati in vita da Korg.