Amici chitarristi, il mese di febbraio, nonostante il freddo, la pioggia ed il buio presto, è uno dei più belli ed entusiasmanti per noi musicisti e appassionati di strumentazione. Ovviamente il motivo è che dopo il NAMM di fine gennaio arrivano su internet prima e nei negozi poi una mitragliata di novità da rimanere stesi fino a Pasqua.
Se non avete ancora letto il nostro Speciale NAMM 2019, lì ci potete trovare già una selezione di cose molto interessanti per il mondo delle sei corde che sono spuntate come funghi proprio dalla fiera di Los Angeles. In questo articolo continuiamo con il fuoco ad alzo zero e prendiamo di mira con chirurgica precisione i nostri risparmi senza pietà!
CHITARRE
Ibanez è, come sempre, uno dei marchi che ci da maggiormente dentro ogni anno in quanto a nuove uscite. Ovviamente non possiamo scrivere l'enciclopedia Ibanez 2019, ma eccovi dei modelli che non possono lasciarvi indifferenti.
Gioco facile e calo l'asso subito. Sentite in questo video quanta dinamica e quante sfumature riesce ad avere la nuova Ibanez ATZ-100 Andy Timmons Signature. Da sempre una delle Ibanez più riuscite e bilanciate, unisce sonorità Strato con la precisione e velocità di Ibanez. Qui la combinazione tra i pickup Di Marzio The Cruiser e il ponte Wilkinson-Gotoh VSVG tremolo fa davvero la differenza. La tastiera in acero Roasted sembra aggiungere ancora più sustain.
Tra le signature non posso non segnalarvi anche la chitarra celebrativa per il 30-esimo anniversario della collaborazione del marchio giapponese con Paul Gilbert. Due dettagli particolari della PGMM21. La scelta di Paul per i pickup ceramici Di Marzio Infinity R e della tastiera in pino neozelandese. Lunga vita al re della plettrata alternata.
Tralascio la lenzuolata di RG che, seppur belle, non aggiungono niente di realmente eccitante, per passare alla Serie RGA Axion Label che invece non potrà che farvi desiderare di trovare 1,200€ dimenticati nella tasca di quella vecchia giacca.
Stupenda colorazione e trattamento termico delle cover cromate dei pickup che diventano così cangianti. Questi ultimi sono dei Bare Knuckle Aftermath, fatti proprio per i metallari moderni che vogliono tante basse ed una precisione superiore su ogni articolazione. Il manico in 5 pezzi di Panga/Noce è una soluzione per dare massima stabilità e trasporto longitudinale delle vibrazioni.
EVH ha riesumato una delle chitarre folli di Van Halen, la Striped Series Shark, modello basato sull'iconico modello del 1978 che compare in primo piano sulla copertina di "Women and Child First".
Tutta angoli, denti e dettagli senza troppo senso, è una chitarra che riflette l'idea di sperimentazione senza barriere di Eddie. I pickup sono dei custom ECH Wolfgang Anico 2 Humbucker per un suono davvero potente e quel crunch che viene fuori da qualsiasi canale pulito, perchè tanto, secondo Eddie, il vero pulito nel rock non esiste.
E che ne dite di un po' di brown-flavour acustico? La mia scelta qui ricade sulla nuova Taylor 522e 12-Fret, un'acustica Grand Concert 12 tasti con scala 24-7/8" per rendere anche i bending e il playing energico più semplice. Ha un suono caldo e potente, se paragonato al corpo relativamente compatto. Il V-Class bracing aggiunge sustain e chiarezza al suono corposo del corpo tutto in mogano. Il sistema pickup/preamp ES2 (Expression System 2) cattura le dinamiche della chitarra con un design discreto e poco distruttivo.
AMPLIFICATORI
Quando c'è da farsi male sul serio una delle ricette migliori include un amplificatore Mesa/Boogie. Ho subito alzato il pollice in su per il nuovo combo vintage-style California Tweed Series 6V6 4:40, con i suoi rispettivi extension cabinet.
Amplificatore valvolare a singolo canale con quattro valvole 6V6 sul finale e cinque 12AX7 ed una 2AT7 per il preamp. Un approccio molto semplice come ci si attende da un tweed-inspired. Input Normal e Low (più clean) e riverbero a molla, loop effetti valvolare ed il sistema brevettato Mesa Incremental Multi-Watt che consente di tirare le valvole senza volumate incredibili. Si possono scegliere cinque potenza e due Classi di operatività: 40 Watt - 4x6V6 Class A/B Pentode, 30 Watt - 2x6V6 Class A/B Triode + 2x6V6 Class A/B Pentode, 20 Watt - 2x6V6 Class A/B Pentode, 10 Watt - 2x6V6 Class A/B Triode, fino a 2 Watt - 1x6V6 Triode + 1x6V6 Pentode, Single-Ended Class A Parallel.
Dopo due anni di sviluppo ed un'attesa che ha lasciato spazio a diverse soluzioni custom, Kemper ha svelato il suo Kabinet 1x12, uno speaker fatto apposta per il loro Profiler che può simulare in modo realistico ben 16 tipologie di speaker. Per ora è stata rivelata la versione passiva, ma non c'è nessun motivo per cui non dovrebbe uscirne anche una versione attiva, visto il successo del Kemper a rack senza finale. Il Kemper Kone è uno speaker da 12" full-range realizzato da Celestion in grado di essere controllato dal DSP del profiler ed essere ultra-lineare per reagire ad ogni indicazione degli algoritmi. Aspettiamo più dettagli e magari anche di farne una recensione, ma era davvero il passo più naturale che Kemper potesse fare, visto il successo dei cabinet dedicati di altri brand.
EFFETTI
Abbiamo già parlato nell'articolo sul NAMM 2019 di uscite da non perdere come lo Strymon Volante e il Catalinbread Coriolis, oltre al trend dei pedali synth. Ma non crederete che sia finita qui, il mondo degli effetti è esploso in questi anni e potremmo davvero scrivere un libro ogni anno solo per descrivere i migliori pedali usciti in dodici mesi.
Cosa sta uscendo di pazzesco?
Un'idea molto intelligente arriva da Ernie Ball, una fucina sempre in continuo fermento. E' il nuovo pedale volume con accordatore VP JR Tuner. L'idea è semplice ma la sua realizzazione tecnica non deve esserlo stata altrettanto. Si tratta di un pedale volume che integra un accordatore cromatico con schermo touch. Lo si può impostare come si vuole ma di default, quando si abbassa il volume sotto una certa soglia, l'accordatore si attiva così da accordare a volume basso o zero. Assieme al Pedaltrain SST è un'altra idea da considerare per risparmiare spazio in pedaliera.
Un effetto che mi ha lasciato affascinato per la qualità con cui riproduce gli ambienti e le sonorità vintage è il True Spring di Source Audio. Questo brand di Boston è sempre stato tecnologicamente avanti, con effetti forse anche troppo avveniristici talvolta. Qui ha deciso di fare qualcosa di classico ma con un taglio efficacissimo. Un processore super potente a 56-bit (esatto, 56-bit, quasi il doppio rispetto ai già eccellenti Sharc 32-bit di Strymon e altri) riesce ad emulare riverberi a molla con la possibilità di combinare anche tre tipologie di tremolo. Tutto completamente stereo e con app editor per customizzare gli effetti preset. Top.
Si è parlato parecchio anche del Lillian, un phaser analogico dell'americana Walrus Audio, che riprende il formato e l'idea di successo già utilizzata sul best-seller chorus Julia, per portarlo nella modulazione di fase. Un phaser "trasparente" che può variare da sonorità da phaser classico a 4 stadi o più filtrate e strutturate con la modalità a 6 stadi. Il concetto vincente però qui è processing analogico di alta qualità e le infinite sfumature rese possibili dal controllo di mix Dry-Phaser-Vibrato che consente di passare in modo continuo da un suono all'altro. Per chi non ama i suoni fermi, è sicuramente da considerare.
Infine per chi non ha un budget altissimo, per circa 90€ potete portarvi a casa questo looper e rhythm machine di Nux. Il JTC Pro è un pedale looper con 6 ore di registrazione possibile, 256 loop in memoria a 24-bit 44.1kHz. Nonostante il prezzo è un pedale molto intelligente nel formato e nella tecnologia. Lo switch di sinistra serve per registrare, avviare e fermare i loop, nonchè per impostare il tap tempo. Quest'ultimo ci serve per attivare, con lo switch di destra, i ritmi di accompagnamento, completi di transizioni e fill.
Ci sono 40 pattern di batteria e fill che includono generi come Pop, Rock, Blues, Metal e molti altri stili in 3/4 e 4/4. Notevole.
