Nel campo degli accordatori per chitarra e basso il 2010 è stato l'anno zero. E' innegabile che dopo anni di tranquillità e dominio di case come Boss e Korg, l'uscita del Polytune di TC Electronic sia stata un vero e proprio terremoto. L'accordatore polifonico danese è stato uno dei pedali più venduti della storia della chitarra. Si dice, e non so se sia leggenda o in parte verità, che quell'anno le vendite degli altri modelli siano calate anche dell'80% e che si vendesse un Polytune ogni 7 minuti.
Quasi dieci anni dopo e con una guerra degli accordatori che si è decisamente calmata, da qualche anno non arrivano sul mercato novità importanti in questo settore, tanto che probabilmente i tempi erano maturi per qualche entrata innovativa.
Lo è sicuramente lo Space Saving Tuner (SST) di Pedaltrain, azienda da sempre legata al mondo delle pedaliere ed accessori per chi utilizza pedali ed affini.

PRESENTAZIONE

Questo accordatore punta tutto sulla miniaturizzazione, la praticità e non tanto sul trend del momento quanto nel risolvere un problema effettivo dei chitarristi e bassisti di oggi: lo spazio nella propria pedaliera. Il mercato ci dice che oggi le pedaliere più vendute sono quelle di piccole e medie dimensioni, per questo motivo il pedale accordatore, che non può mai mancare, è un must-have ma anche uno spazio occupato di default in ogni pedaliera che, se tolto, può farci guadagnare lo spazio per un altro pedale, perchè lo spazio non è mai abbastanza, lo sappiamo.
SST quindi rinuncia al fascino dell'accordatura polifonica, che molti chitarristi per altro non amano, per concentrarsi su di un dispositivo ad alta precisione ma estremamente compatto, tanto da poter essere posizionato tra un pedale e l'altro.

Esatto, il "trucco" è proprio questo, ricavare spazio proprio dove non ce n'è. E l'idea è decisamente accattivante, soprattutto per chi non vuole una pedaliera di grandi dimensioni da portarsi in giro in cui un pedale accordatore non è certo un problema. Ma per chi utilizza, o vuole costruirsi, una pedaliera da 3, 4 pedali o poco più, togliere l'accordatore 'classico' può voler dire aggiungere quel chorus che ci piace tanto sui puliti, quel booster che ci permette di essere più efficace sugli assoli, o quel fuzz che usiamo solo ogni tanto eppure da alle nostre saturazioni un gusto più tagliente.
SST si presenta con il suo chassis in acciaio, grande poco più di un accendino, uno schermo LED a segmenti con plexiglass rinforzato per resistere alle pedate, e tre cavi di collegamento. Questi non sono altre che l'input di entrata del segnale, l'output di uscita e l'ingresso per l'alimentazione. Tutto molto semplice.

La semplicità è l'arma segreta dell'SST, completamente plug&play, e come unica regolazione c'è il piccolo pulsante sul fondo per regolare l'intonazione del LA centrale da 438Hz a 445Hz. Non ci sono pulsanti di accensione, mute o altro, è un'accordatore fatto per essere sempre disponibile e visibile anche alla luce del giorno, grazie a dei LED molto luminosi, e sempre disponibile. La sua precisione è al pari di quella dei moderni accordatori, cioè ±1 centesimo e questo lo rende quindi una scelta adatta anche ai musicisti più pignoli.

LA PROVA

Io sono dell'idea che un accordatore debba essere un pedale "set & forget", che deve funzionare bene e quando serve, senza impedimenti o troppo tempo impiegato a capire come va usato. Da questo punto di vista SST è una soluzione molto pratica: si inserisce tra un pedale e l'altro e rimane sempre acceso. Questo però può essere sia un punto di vantaggio che uno svantaggio, e allora occorre specificare quello che Pedaltrain indica come utilizzo migliore del suo nuovo SST.

In questa foto potete valutare le dimensioni dell'SST rispetto alla mia mano.

Ci sono due possibili configurazioni. La prima è la più semplice e consiste semplicemente nell'inserire l'accordatore in serie tra due pedali (possibilmente all'inizio della catena e sicuramente prima delle modulazioni), collegando entrata ed uscita del segnale, e lasciarlo sempre in funzione. Questo però non permette di accordare in modalità silenziosa come molti, compreso il sottoscritto, preferiscono fare.
La seconda è quella migliore ma più tecnica. Possiamo infatti collegare l'SST all'uscita dedicata all'accordatore presente in diversi amplificatori, in tanti pedali volume, preamplificatori, DI ed altri pedali. A questo punto il cavo output diventa inutile e l'accordatore verrà automaticamente attivato - nell'esempio di utilizzo con pedale volume - quando abbasseremo il pedale, andando in mute e quindi potendo accordare silenziosamente.

SST è semplice da utilizzare e quello che mi piace di più è che è sempre attivo. La sua precisione di ±1 centesimo l'ho potuta verificare effettuando la stessa accordatura prima con SST, poi con Polytune e quindi con l'accordatore del mio Kemper, il risultato è stato effettivamente confermato.
Effettivamente il fatto di non avere un mute è un limite, ma è proprio il concetto di questo accordatore che non lo prevede. Altrimenti sarebbe impossibile la miniaturizzazione ed il posizionamento "ghost" tra un pedale e l'altro.
Una cosa che invece ho apprezzato molto è la sua luminosità e visibilità ottima in qualsiasi condizione di luce. I segmenti LED sono grandi ed estremamente luminosi ed anche in pieno giorno SST è perfettamente leggibile.

CONCLUSIONI

Con i suoi 65€ di prezzo medio il Pedaltrain SST è stato posizionato sul mercato per avere un prezzo paragonabile al Polytune Mini 2, che dopo il drop drastico dei prezzi di Music Group su TC Electronic è sceso attorno ai 60-70 euro. Tuttavia questo paragone sta solo nel prezzo poichè come spiegato si tratta di una soluzione differente, che permette di risparmiare spazio o di inserire un accordatore laddove di spazio non ce n'è. Proprio per questo il nuovo accordatore americano è un'idea intelligente e concorrenziale con le altre soluzioni e si pone come alternativa sempre da valutare in caso si possieda o si stia progettando una pedaliera di medie/piccole dimensioni.