E' partito tutto proprio dal grande produttore americano Shure, che ha denunciato una fabbrica cinese di prodotti audio con l'accusa di contraffazione dei propri microfoni best-seller. La polizia cinese di Enping City, la città del Guangdong dove è situata la fabbrica incriminata, ha fatto quindi irruzione nello stabilimento della Voxpu Electronics Equipment (nota anche come Soundpu) e dopo aver accertato la concretezza delle accuse è arrivata al sequestro di intere partite di prodotti contraffatti.
L'operazione ha avuto luogo qualche mese fa ma solo ora è stata resa nota la notizia del raid.
Sono infatti centinaia i prodotti che la Voxpu aveva spudoratamente copiato e riprodotto per sembrare identici agli originali. Ma la scoperta fatta dalle forze dell'ordine non ha portato alla luce una produzione clandestina solo a danno del marchio Shure, sono stati rinvenuti anche centinaia di falsi Sennheiser, Yamaha ed Harman. E non è tutto, la Soundpu si è rivelata recidiva. Il primo controllo casuale della autorità competente, Enping Administration of Industry and Commerce, nell'aprile 2018 aveva già rilevato partite di microfoni wireless Shure contraffatti.
I quattro brand danneggiati hanno quindi deciso di procedere legalmente contro l'azienda cinese di prodotti falsi. Il presidente di Shure ha quindi dichiarato: "La contraffazione è un problema all'ordine del giorno nell'industria dell'audio, e dobbiamo rimanere vigili nel nostro sforzo contro i prodotti falsi. La nostra proprietà intellettuale è stata compromessa, abbiamo apprezzato molto la cooperazione di Sennheiser, Yamaha e Harman in questo caso."
“Yamaha ha da tempo preso diverse contromisure per combattere la contraffazione come azioni civili, sequestri della polizia, fermi doganali e pubblicizzato a livello globale il rischio di prodotti falsi, soprattutto in Cina", aggiunge il presidente di Yamaha, Takuya Nakata.
Nonostante il sequestro della polizia cinese sia avvenuto mesi fa, sul sito del produttore incriminato sono ancora presenti prodotti chiaramente riconducibili a noti brand del mercato audio, tra cui anche i brand che stanno portando avanti l'azione legale. Ed allora ci dobbiamo chiedere quanto sia effettivamente incisiva l'azione delle autorità cinesi e quanta l'effettiva volontà di combattere il fenomeno.
Ci sarebbe da scrivere molto di più, fare un approfondimento su quanto incida sul nostro mercato MI la contraffazione. Inutile dire che il tema è particolarmente caldo, soprattutto in questi giorni, durante la visita del Presidente cinese in Italia e la chiusura dell'accordo sulla nuova Via della Seta. Sono rimasto più volte perplesso davanti alle offerte di certi siti o app che vendono prodotti di ogni tipo, anche quelli descritti in questo articolo, a prezzi che definire stracciati è dir poco. Una regolamentazione e controllo maggiori sono assolutamente necessari, altrimenti la Via della Seta si potrebbe trasformare nella meno evocativa Via del Tarocco...