Come annunciato a suo tempo in questa news, Roland recentemente ha rilasciato la settima generazione della storica gamma di pianoforti digitali HP.
Ospiti del punto vendita Scavino di Torino, in collaborazione con Roland South Europe abbiamo realizzato questo focus e una serie di video dedicati alla serie 700: pronti a partire?
Roland HP700 Digital Piano Series
I due modelli HP702 e HP704 si rivolgono principalmente a chi vuole affrontare seriamente un percorso didattico tra le mura domestiche, supportato da una serie di applicazioni gratuite ha hoc studiate da Roland per smartphone e tablet. Data la qualità dei contenuti proposti, Roland su questi modelli applica la stessa garanzia di 10 anni prevista sui pianoforti digitali posizionati in gamma Premium. I due modelli differiscono per particolari quali le forme del mobile, le finiture disponibili, la meccanica e il sistema di diffusione sonora, mentre tutti gli altri contenuti sono condivisi: vediamo quali.
Caratteristiche generali
Il pannello comandi riprende il design proposto sui pregiati modelli Premium della gamma LX, con una superficie satinata, gli switch a sfioramento e un piccolo display OLED monocromatico di 128 x 32 dot per la navigazione tra i menu. Anche il parco connessioni è condiviso: in un box posto a sinistra sotto la tastiera troviamo l’interfaccia USB, una porta USB per collegare unità di memoria esterne, un ingresso di linea su presa in formato minijack stereo da 3,5mm, due uscite Line Out L/Mono-R su prese in formato jack da 6,3mm, più due prese cuffie nei formati minijack da 3,5mm e da 6,3mm. In un’area separata, sempre nella parte inferiore del mobile, troviamo infine la presa per l’alimentatore di rete e quella per la pedaliera.
Generazione sonora
Entrambi i modelli dispongono della tecnologia proprietaria SuperNATURAL Piano Modeling, che fornisce 324 Tone organizzati in quattro categorie: Piano, E.Piano, Strings e Others. La polifonia è illimitata per i timbri di pianoforte acustico, e di 384 note per tutte le altre categorie orchestrali. L’area effetti comprende due blocchi DSP rispettivamente per un riverbero e il Brilliance.
Brani didattici
I modelli serie 700 forniscono 382 song così suddivise: 15 brani Listening, 30 nella categoria Ensemble, 20 brani in quella Entertainment, 30 in quella dedicata ai più piccoli denominata Do Re Mi Lesson, infine 287 studi di celebri raccolte didattiche quali Hanon, Beyer, Burgmuller o Czerny.
Recorder/Player MIDI/Audio
Il recorder consente di catturare file MIDI (formati 0 e 1) o audio nel formato Wave (44,1 kHz/16 bit). Oltre alle song interne a tre parti, il player onboard supporta MIDIFile in formato 0, file in formato Wave (44,1 kHz/16 bit) e MP3 (320 kbps).
App Piano Designer e Piano Every Day
Due app per dispositivi iOS/Android che estendono le funzionalità dello strumento. Piano Designer consente di gestire in remoto l’editing approfondito dei parametri legati al generatore sonoro, all’accordatura o calibrare la Velocity trasmessa dalla tastiera. La app Piano Every Day all’avvio si connette a Sheet Music Direct, il più grande servizio al mondo di partiture online. Sul display del vostro smartphone/tablet potrete visualizzare lo spartito (o il Piano Roll) di una song in ROM, oppure di altre caricate dal portale Sheet Music Direct. Collegandovi tramite Bluetooth, Piano Every Day vi consente di registrare la vostra performance e di ascoltarla in qualsiasi momento, anche offline. La modalità Piano Week Master consente di imparare un brano musicale entro una settimana; rimarchevole infine il riassunto mensile che vi mostra quanto tempo avete suonato, quali brani avete eseguito o quali attività della app avete utilizzato.
Altre funzioni
I modelli HP700 supportano il Bluetooth alla vers.3.0 per l’audio e 4.0 per il MIDI. L’ascolto in cuffia è supportato dalla tecnologia proprietaria 3D Ambience. Tra le altre funzioni, segnalo il metronomo programmabile, il set di memorie Registration (36 preset) che potete esportare/importare tramite una comoda pen drive USB, le modalità Dual/Split e Twin Piano legate alla tastiera, oppure il Panel Lock attivabile. Tra le impostazioni generali, troviamo la curva di Velocity regolabile a step (100 tipi), la regolazione della risposta nella simulazione dei martelli (10 tipi), infine il temperamento (10 tipi). I volumi degli speaker e delle cuffie sono regolabili separatamente, inoltre è possibile impostare un volume massimo dello strumento su cinque tagli differenti. La modalità di autospegnimento è impostabile entro 10, 30 o 240 minuti di inattività, mentre sul display è possibile attivare uno screensaver che riduce la luminosità dei led. Si può impostare infine l’accensione dello strumento anche quando sollevate il coperchio, quest’ultimo dotato inoltre di una posizione per nascondere il pannello di controllo mentre suonate.
Pedaliera e accessori
Il pedale Sustain è dotato della tecnologia proprietaria Progressive Damper Action, e su questi modelli anche il pedale Soft è a controllo continuo; inoltre – analogamente al pedale Sostenuto – quello Soft è liberamente impostabile dall’utente. Tra gli accessori a corredo oltre ai manuali, segnalo la collezione di spartiti “Roland Piano Masterpieces” e il gancio per le Cuffie da applicare in un vano dedicato nel box delle connessioni sotto la tastiera. Ecco un video di presentazione della serie HP700, realizzato con Claudio Marini di Roland South Europe.
Roland HP702
Il mobile presenta delle forme compatte, ed è disponibile nelle finiture nero, palissandro, rovere chiaro e bianco. L’HP702 monta una meccanica proprietaria PHA-4, con simulazione dello scappamento e finitura “Ivory Feel” per i tasti bianchi. La diffusione sonora si basa su un’amplificazione che eroga 14 watt per canale a una coppia di speaker di 12 cm. Il peso dell’HP702 è di 54,4kg. Ecco una demo dei pianoforti acustici di questo modello: alla tastiera l’amico Marco Santonocito.
Roland HP704
Il mobile di questo modello è più generoso, per far posto a una diffusione sonora dotata su una doppia amplificazione in grado di erogare 25 watt per canale rispettivamente a due coppie di speaker denominati Cabinet e Near Field (12 cm + 2,5 cm), e cinque watt per canale a due Spatial Speaker da 5 cm ciascuno. L’HP704 monta la raffinata meccanica proprietaria PHA-50, dotata di 88 tasti con pesatura graduata e inserti in legno sui fianchi, nonché di simulazione dello scappamento e finitura “Ivory Feel” per quelli bianchi. I tecnici Roland sono intervenuti rinforzando diversi elementi della struttura della PHA-50, per incrementarne l’affidabilità e azzerarne eventuali problematiche legate all’usura nel lungo periodo. L’HP704 è disponibile nelle finiture ebano lucido, nero, palissandro, rovere chiaro e bianco. Il peso complessivo dello strumento è di 59,5kg. Nel video sotto, Marco Santonocito propone tre esempi sonori del pianoforte digitale Roland HP704.
Il focus
In primis, vi consiglio di dare un’occhiata alla serie di video tutorial realizzati da Roland per la serie 700: un buon viatico per scoprire le caratteristiche generali. Il design del mobile negli HP700 è lineare e senza fronzoli, in grado di adattarsi a qualsiasi arredo domestico. Legni e finiture sono di rango in entrambi i modelli e all’esame visivo non ho rilevato imperfezioni nei vari punti di giunzione del mobile. L’accensione impostabile sul coperchio mi piace, e sull’HP704 il leggio è inclinabile su più posizioni, per rendere semplice la lettura dello spartito anche ai bambini: ben fatto. La prima differenziazione tra i due modelli è evidente poggiando le mani sulla meccanica: la PHA-4 dell’HP702 presenta una consistenza al tocco che la rende l’ideale per lo studio dei più piccoli, con la simulazione dello scappamento ben percepibile sul fondo corsa del tasto. La PHA-50 montata sull’HP704 è l’ideale sia per il pianista esigente, sia per chi cerca uno strumento per studiare senza compromessi in termini di feeling tattile. A una maggiore consistenza al tocco fa da contraltare una simulazione dello scappamento meno marcata come intervento. Rimarchevoli infine i sottili profili in legno che avvolgono il tasto. Non ci sono differenze nell’interazione con la generazione sonora SuperNATURAL Piano: ottima con entrambe le tastiere.
La seconda differenza tra i due modelli è rilevabile all’ascolto: il set di speaker distribuiti nel mobile dell’HP704 restituiscono un suono generoso in gamma bassa e piacevolmente arioso, grazie ai tweeter posizionati nella parte superiore del mobile. Benché razionalizzata negli elementi, la diffusione sonora dell’HP702 non cede nemmeno a volumi elevati: ottimo. Nell’uso con le cuffie, la tecnologia 3D Ambience introduce una gradevole spazialità al suono. I quattro Tone principali di pianoforte acustico rimandano come carattere a una controparte acustica di casa Steinway, e oltre al Concert durante la prova ho apprezzato particolarmente la variante Mellow. Ottimi per qualità e quantità anche le varianti di pianoforte elettrico e le timbriche orchestrali; nello specifico, suggerisco caldamente di combinarle in layer con un preset di pianoforte se vi piace intrattenere. Ritengo oramai obbligatorio l’impiego delle applicazioni software gratuite studiate dal produttore, perché oltre a supportarvi nello studio – come l’ottima Piano Every Day – in alcuni casi forniscono un set di parametri per compiere dell’editing approfondito bypassando una laboriosa operazione da pannello. Tramite l’app Piano Designer potete calibrare in modo fine il feeling, per poi salvare il risultato in una locazione Registration per un facile richiamo. Il supporto Bluetooth audio o il recorder/player audio/MIDI su entrambi i modelli sono altri plus seriamente da considerare.
Conclusioni
Dopo aver inaugurato l’anno introducendo nel proprio catalogo un modello aggressivo come l’FP-10 in fascia entry level, Roland alza l’asticella dei contenuti anche in quella intermedia con questi nuovi HP700. Le differenziazioni nei due modelli sono ben studiate, per fornire a range differenti di utilizzatori uno strumento mirato. Ovviamente, l’invito è di andare a provarli presso un rivenditore autorizzato Roland. Buon divertimento!
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