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Mondo Chitarra - Il Meglio di Novembre 2019


Chitarristi ed amici appassionati delle sei corde, siete pronti a svuotarvi le tasche in previsione del Natale? Prometto che faremo anche un articolo sui gadget e regali low-budget che potete fare per il 25 dicembre ai vostri chitarristi del cuore, ma ora andiamo dritti con l'artiglieria pesante sul meglio del meglio del meglio di Novembre.
Come al solito tenete presente il mio "WARNING!" e mettere la carta di credito più lontano possibile prima di iniziare a leggere questo articolo. Chitarrista avvisato, conto salvato.

FENDER AMERICAN ULTRA

Dal punto di vista strettamente chitarristico non c'è dubbio che l'uscita del mese è la nuova serie Fender American Ultra. Top di gamma delle Fender "normali", porta ad un livello superiore i modelli più iconici del brand americano: Stratocaster, Telecaster e Jazzmaster. Ci sono anche i bassi American Ultra ma oggi non ci accontenteremo di nulla che abbia meno di sei corde.

Di queste chitarre abbiamo parlato già in un precedente articolo sulle nostre pagine (LINK) che avete gradito molto, ma qui vi voglio segnalare anche questo video prodotto da Fender ed uscito qualche giorno dopo il lancio. Più che raccontarvi le specifiche di ogni modello, che potete vedere nel nostro articolo, qui si capisce l'essenza e l'obbiettivo di questa nuova serie che, a mio parere, colpisce nel segno dando un nuovo riferimento verso l'alto a chi suona le Fender classiche e magari ha sempre fatto eseguire queste modifiche dal suo liutaio per renderle più performanti.

 

 

In un periodo di grande polarizzazione dei chitarristi verso i brand storici, Fender ha calato un asso. Queste chitarre si posizionano a quota 2 mila euro, non pochi certo, ma diventano un'opzione che sicuramente i professionisti e tutti coloro che amano il suono Fender ma desiderano qualcosa in più sicuramente considereranno.

CRAZY TUBE CIRCUITS CYCLONE PHASER

Se vi dicessi che uno dei costruttori di pedali attualmente più interessanti sul mercato è greco probabilmente non mi credereste. E invece è proprio così, nonostante la Grecia non abbia mai avuto una grande tradizione in fatto di chitarre o pedali, Crazy Tube Circuits sta finendo da qualche mese sulla bocca di tutti coloro che si intendono di pedali ed effetti. Questo non vuol dire che sarà il prossimo fenomeno in esplosione, ma sicuramente i modelli recentemente usciti arrivano ad uno standard qualitativo che davvero ci mette l'acquolina in bocca.

 

 

Il Cyclone è un pedale contemporaneo a tutti gli effetti, con un formato standard ed il doppio switch Bypass e Tap Tempo - molto utile - come capita sempre più spesso di vedere ora. Ha inoltre quattro tipologie di Phaser che permettono di accedere a molte sfumature di questo effetto che sta sempre più tornando di moda, mentre per diverso tempo era stata una delle modulazioni più trascurate.

MESA/BOOGIE CAB CLONE IR e IR PLUS

E' indubbiamente il momento degli IR e dei cabinet emulator. Questi aggeggi più o meno miniaturizzati permettono di togliersi l'incombenza di trasporto e microfonazione di un vero cabinet e ci danno una risposta - più o meno credibile a seconda dei modelli e degli IR caricati - che va a simulare quella di una cassa. Inutile dire che tutti i produttori di coni per casse o casse si stanno buttando in qualche modo su questo settore, un po' per l'esperienza acquisita, un po' per non lasciare ai competitor il vantaggio di emulare i loro cabinet senza aver detto la propria.

 

CabClone IR e CabClone IR Plus sono due scatole "magiche" che escono dalla compagnia di Petaluma per fornire la collezione più accurata e veritiera di simulazioni di speaker Mesa/Boogie mai comparsa sul globo. C'è la possibilità quindi di andare in diretta in un impianto live, in una scheda di registrazione o di poter suonare/studiare in cuffia con un buon risultato sonoro e volumi compatibili con la vita nell'universo.
Ci sono caricati 16 IR di cabinet Mesa su due banchi di 8 preset, in più può funzionare anche da dummy load quando non si può usare un vero cabinet. Se invece avete bisogno anche di un attenuatore di potenza potete puntare sulla versione upgrade CabClone IR Plus, che vi permette quindi di usare il vostro cabinet con un suono spinto ma a volumi che non vi porteranno all'arresto.
La cosa intelligente e lungimirante che Mesa ha pensato è stato di pensare anche alla possibilità di caricare IR propri o di terze parti.
I prezzi di Mesa non saranno mai bassi, ma non si può certo dire che la loro qualità sia mai scesa a compromessi, ed anche questo sembra proprio il caso.

 

JACK WHITE E PLASMA COIL

Third Man Hardware e Gamechanger Audio hanno coinvolto quel pazzo di Jack White in un vortice infernale di sperimentazione sonora in cui il chitarrista cantante dei White Stripes sembra trovarsi molto più a suo agio di chi lo ascolta. Ammetto di essere in un periodo musicale in cui tutto ciò che non è conforme alla solita zuppa riscaldata generalista mi appare già intrigante, quindi prendete questa scelta come un giudizio piuttosto personale. Questi pedali versione speciale sono davvero qualcosa di stupendo, se utilizzati con una mente aperta ed una creatività proiettata in avanti.

 

Le sonorità grezze e quel senso di precaria incontrollabilità sono quanto basta per creare musica che guarda fuori dai confini, che sperimenta nuovi territori e rompe le regole dell'estetica per ricercare linguaggi diversi, dove spesso il timbro prende il posto della melodicità.
L'utilizzo della divertente tecnologia High Voltage Distortion che crea un arco elettrico per chiudere il circuito nel pedale da 3500 Volt, ci restituisce una sonorità distorta che cammina sul confine mai completamente esplorato di Fuzz e Bit Reduction. Questi pedali suonano un po' come dei destroyer, ma la nuova versione Plasma Coil aggiunge anche la possibilità di aggiungere al percorso di segnale una serie di Octaver, per rendere il suono ancora più complesso e corposo.
Rispetto al Plasma Pedal originale qui è stato aggiunto un footswitch che può funzionare come latch o momentary, ed il Blend è stato rimosso, solo distorsione 100%, all-in alla prima mano, prendere o lasciare.

 

 

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