Plugin Alliance, e nello specifico la prolifica Brainworx, ci hanno mandato uno dei loro ultimi plugin per chitarra. Uno bello cattivo questa volta, il Rockergain 100, che realizza una delle emulazioni più realistiche e precise sul mercato della testata Rockerverb di Orange, famosa per essere uno degli amplificatori preferiti dai metallari per la sua capacità di produrre distorsioni davvero terrorizzanti.
Jim Root degli Slipknot e Brian Welch dei Korn sono endorser di questo amplificatore quindi potete già da voi farvi un'idea sulle sonorità che principalmente andrete ad ottenere con questo plugin.
Se non avete paura di alzare troppo il gain, allora procediamo...
PRESENTAZIONE
Il Rockergain è proprio uno di quegli amplificatori che soffre gli spazi stretti, i volumi bassi, i timpani sensibili ed i vicini insolenti. Per questo una soluzione plugin, che però sia fedele al suo suono distruttivo, può essere un vero e proprio asso nella manica quando non si può microfonare una testata con volume a palla senza far tremare tutto il quartiere.
L'originale Rockerverb, che Rockergain 100 ha profilato, è una testata due canali da 100W con quattro valvole 12AX7 e due valvole finali EL34. Sul canale pulito, che nessuno probabilmente utilizzerà mai, troviamo giusto l'eq di basse e alte, mentre nel secondo canale dedicato alle distorsioni troviamo anche una banda di equalizzazione per le medie.
L'interfaccia è semplice tanto quanto quella della testata reale, che viene emulata graficamente in bel modo. Se andiamo però un po' più in profondità troviamo delle funzioni extra che ci fanno piacere, un delay LoFi, un noise gate - che per questo tipo di distorsioni è quasi d'obbligo - un filtro, un power soak per imitare la riduzione di potenza e il bypass sia sulla sezione preamp che finale, per utilizzare eventualmente il plugin con altri di vostra scelta che rimpiazzano questi stadi.
Ultimo ma non ultimo, ci sono anche 120 preset di catene di registrazione, testata-cabinet-microfono - sono delle risposte all'impulso (IR) - prodotto su di un prestigioso banco Neve che quindi ci daranno ampie possibilità timbriche dovute alle diverse accoppiate testata-cassa.
LA PROVA
Vi anticipo, per coloro che si sono persi qualche aggiornamento, che per funzionare ha bisogno almeno di macOS 10.9 o Windows 7 o superiori. I formati sono AAX, AU, VST e VST3, quindi funziona decisamente con tutte le DAW più importanti. Spiace un po' per la mancanza di una versione standalone, che ci costringe ogni volta ad accedervi tramite la DAW, anche se magari stiamo solo studiando o preparando i pezzi.
Cliccando sul pannello frontale superiore della Rockergain (la parte bianca per intenderci), l'ampli rivelerà la sua sezione di funzioni aggiuntive di cui vi ho accennato. Gate, delay, filtro, power soak e IR.
Quest'ultima è forse la sezione più interessante. Poichè potete scegliere diversi cabinet e microfoni ed ascoltare la differenza, a volte anche enorme. Brainworx qui ha fatto una scelta intelligente, l'utilissima funzione Auto, vi permette di mettere in Play la vostra traccia ed il plugin passerà automaticamente dopo pochi secondi da un IR all'altro, così che in pochissimo tempo e con un solo click possiate ascoltarne decine e scegliere quello che più vi piace. Inoltre se volete potete anche disattivarli ed utilizzare degli IR vostri.
La sezione Power Soak è interessante per andare a regolare l'aggressività del gain. Insomma questa testata ha distorsione a palate e di certo non vi mancherà, ma il problema sta proprio nel controllare tutta questa distorsione. Il Power Soak vi aiuta a ridurre o aumentare la soglia della distorsione così da adattare alla vostra chitarra, l'uscita dei vostri pickup e soprattutto al vostro stile la quantità di saturazione. Questo può fare la differenza tra una traccia in cui non si capisce nulla e una buona definizione delle note. Direi che vale la pena smanettarci.
CONCLUSIONI
In conclusione posso dirvi che in effetti si tratta di uno dei plugin più simili che abbia mai sentito al suono Orange. Forse gli manca quella tipica botta e dinamica che solo chi ha provato una vera Orange ad alto volume può capire, però questa versione plugin si difende davvero bene, anzi, è una validissima opzione per chi vuole fare rock o metal e vuole questo tipo di distorsione tagliente, con poca dinamica e con tante armoniche da sembrare quasi un fuzz a volte.
La nota un po' dolente sono i 149$ del prezzo, visto che software omni-comprensibili come Guitar Rig 6 Pro, Overloud TH-U, Amplitube 4 ed altri stanno tutti tra i 180€ e i 300€, con tutto che comprendono decine di amplificatori ed effetti.
Certo, se questo suono è per voi irrinunciabile come la vostra carta d'identità, allora andate sul sicuro, perchè Rockergain 100 fa una cosa, in sostanza, ma la fa davvero bene.