A dieci anni di distanza dall'uscita del primo Kemper Profiler, ebbene si era il 2011, possiamo capire quanto fosse avanti questo "amplificatore" tanto da non essere ancora stato sostituito da una seconda versione. Negli anni ovviamente si sono succeduti molti aggiornamenti fondamentali al sistema operativo per rimanere al passo con i tempi e continuare ad innovare, oltre a tutti i modelli alternativi e accessori, compreso il tanto atteso Kemper Kabinet, che finalmente portava anche il concetto del profiling degli ampli anche nei cabinet.
Oggi arriva finalmente anche il KEMPER Power Kabinet, la versione attiva del sopracitato Kabinet che costituisce un ulteriore importante step nella strategia di Kemper. Avendo raggiunto la piena maturità, Kemper con Kabinet dimostra di aver prima rivoluzionato il mondo della chitarra ed ora di voler recuperare e far evolvere quegli elementi che in definitiva costituiscono il carattere sonoro di un chitarrista.
Inutile dire che suonare una chitarra attraverso una cassa PA è un adattamento molto comodo nelle performance dal vivo ma non ideale per chi desidera un'esperienza con i vantaggi del Kemper ma il realismo del suono tradizionale.
A COSA E CHI SERVE POWER KABINET
Questa nuova soluzione di monitoring Power Kabinet, che può essere utilizzata con tutti i Kemper Profiler non amplificati (Head, Rack e Stage), offre un cabinet per chitarra amplificato con 200W di potenza e la tecnologia del Kemper Kone imprint che profila 19 speaker classici per chitarra tra i più famosi e rari della storia.
L'espressione "soluzione di monitoring" già dovrebbe chiarire che Kemper non intende tornare alla microfonazione del cabinet "alla vecchia" ma fornire un'esperienza di ascolto per chi suona che restituisca il più possibile la sensazione di un vero cabinet, con tutta la flessibilità di poterne avere virtualmente quanti se ne vuole.
Non serve per registrare ne per essere microfonato live, a meno di incontrare un fonico purista, ma per il proprio ascolto sul palco o in studio.
COSA C'E' SOTTO?
Il concetto intrigante di Kemper Power Kabinet è che ci permette di avere un ibrido tra un cabinet classico ed una cassa attiva PA. Una risposta in frequenza adatta alla chitarra e la flessibilità e praticità di una cassa attiva. Pensiamo per esempio a chi usa Kemper Stage, che può andare a suonare con il solo Stage, la chitarra e il Power Kabinet. Un setup ad altissimo potenziale e resa sonora in uno spazio minimo.
Kemper Kone è uno speaker controllato e guidato dal processore del Profiler in modo completamente indipendente dall'uscita full-range utilizzata per la registrazione o per la mandata al mixer nei live. Comprende 19 imprints di speaker realizzati da Celestion ed altri rinomati brand di cabinet per fornire la scelta di ascolto più adatta ai nostri gusti.
Ma non è tutto, la flessibilità di Kemper Power Kabinet permette di passare anche ad una modalità chiamata "ultra-linear full-range mode", nel caso per esempio si voglia far entrare nel Kemper una loop-station con batterie ed altri strumenti. Tuttavia rimane la possibilità della scelta di un ascolto di tipo chitarristico o più da impianto PA, e per adattare l'ascolto nel migliore dei modi sono stati aggiunti i parametri "Sweetening" e "Directivity" che permettono di personalizzare il comportamento ed il posizionamento dello speaker rispetto a noi.
COSA SONO GLI SPEAKER IMPRINTS
Semplicemente attivando la funziona Monitor CabOff il Kemper Kone presente nel Kabinet passa dalla modalità full-range (ovvero la modalità in cui tutte le frequenze vengono riprodotte in modo più lineare possibile) alla modalità Speaker Imprint, che va ad emulare nel dettaglio la risposta in frequenza e l'impedenza di uno dei 19 speaker inclusi.
Da specificare è che il suono degli imprint non è assimilabile con le simulazioni di cabinet microfonato presenti nei profili. Essendo destinato all'ascolto, riproduce il suono di un cabinet nella stanza.
La flessibilità notevole sta nel poter controllare tutto dal Profiler e poter accoppiare i cabinet con i propri rig preferiti. Senza troppe difficoltà si può passare rapidamente di nuovo alla modalità full-range se si usa una loop station o un'acustica per esempio. E si ha anche la comodità di avere l'Aux Input processato separatamente così che, ad esempio, le basi saranno sempre in modalità full-range anche se si sta suonando con un rig che prevede uno Speaker Imprint.
SERVE O NON SERVE
Ovviamente potreste averlo già capito da quanto ho scritto precedentemente, tuttavia qui forse ci sta anche un piccolo ragionamento sui trend nel mondo della chitarra. Dopo un periodo di folle rincorsa del digitale alle funzioni più avanzate e più rivoluzionarie, oggi forse abbiamo raggiunto un po' di saturazione ed è difficile inventare qualcosa di davvero nuovo. Questo è il motivo per cui molti chitarristi preferiscono tornare a quel sano vecchio feeling senza però abbandonare i vantaggi che la tecnologia ci ha portato.
Il Power Kabinet io lo vedo come un ponte tra classico e moderno, tra tecnologia analogica e digitale. Per cui la mia risposta è che sì, serve, e probabilmente aiuterà a suonare meglio e con più soddisfazione chi già ha raggiunto un proprio equilibrio ed una consapevolezza su ciò che desidera dal proprio suono. Se state cercando qualcosa che rivoluzioni e migliori in modo drastico il vostro suono forse allora il mio consiglio è di lavorare sugli elementi di base e poi considerare un soluzione di questo tipo.
SI MA QUANTO COSTA?
KEMPER Power Kabinet non costa pochissimo, considerato il prezzo di 399€ della versione passiva, questa versione attiva a 689€ non è sicuramente regalata. Certo è da dire che si rivolge ad un pubblico di chitarristi che vogliono un ascolto di livello ed un feedback realistico, e questa fascia solitamente non ha problemi di spesa su queste cifre. Vero che oggi come oggi i cabinet tradizionali te li tirano quasi dietro ma, esattamente come per Apple, qui quello che compri è la possibilità di avere un sistema completo e potente, non la singola cassa attiva.
Dal punto di vista estetico hanno anche curato molto la realizzazione quindi non c'è dubbio che sia anche un oggetto molto più bello da sfoggiare di una cassa PA piazzata in mezzo ad una stanza.