Quando si inizia con la chitarra elettrica la cosa migliore è concentrarsi sullo strumento e sul suono che si riesce ad ottenere soltanto con quello e con l'amplificatore. Se dovessi dare quindi un ordine di priorità darei la precedenza ad una buona chitarra e poi ad un buon amplificatore. Ma poi? Eh già, arriva il momento in cui anche questo mondo di suoni inizia a starci stretto e ci si apre l'immenso mondo dei pedali, un viaggio che è destinato a non finire mai, nonchè ragione di continue sofferenze del nostro portafoglio da chitarristi.
All'inizio però non è indispensabile, anzi probabilmente è pure fuorviante, comprare tanti pedali. Il mio consiglio è quello di iniziare con poco, seguendo poche regole, magari evitando di farsi ammaliare dalle mille luci dei dispositivi digitali che contengono centinaia di suoni che magari non sapremmo gestire o capire.
Ecco quindi una piccola guida con pochi consigli che ritengo importanti e qualche consiglio pratico per iniziare con i pedali e costruirsi una cultura del suono senza spendere troppo.
COSA E' IMPORTANTE E COSA NO
La catena del suono è uno degli elementi in cui la creatività dei chitarristi si sbizzarrisce di più e che spesso ne caratterizza lo stile, quindi è uno spazio libero per sperimentare, tuttavia iniziando potete seguire qualche linea guida che vi renderà più chiaro il tutto e vi darà una base per poi decidere.
- Il Suono Primario è composto da: Chitarra, Ampli, Cassa e Pedali di Saturazione
- Le altre due sezioni più comuni sono: Effetti di Ritardo (Riverberi e Delay) e Modulazioni
- Pochi buoni effetti sono meglio di tanti di bassa qualità
- Una buona alimentazione dei pedali fa la differenza
Per rispondere alla domande nel titolo del paragrafo "Cosa è importante e cosa no?", possiamo dire che in linea di principio, a meno di voler fare un suono particolare che richiede proprio quel pedale (vedi ad esempio un Wah) all'inizio procederei così:
- Un buon pedale di saturazione (a seconda del genere preferito e dell'ampli)
- Un buon delay
- Un buon riverbero (se non già presente nell'ampli)
- Un pedale di modulazione (a seconda del genere)
Per ognuno di questi punti vediamo qualche consiglio specifico.
PEDALI DI SATURAZIONE
Usando un buon ampli il vostro suono primario potrebbe già essere completo. Molti chitarristi come Malcolm Young (AC/DC), Rudolf Schenker (Scorpions) hanno costruito una carriera di successo quasi senza usare pedali. Tuttavia per completare il suono primario un pedale di saturazione posizionato tra chitarra e ampli è l'ideale per:
- avere più distorsione di quella dell'ampli;
- comprimere il suono e avere più attacco e definizione sulle note;
- spingere l'ampli a lavorare nella sua zona migliore.
Possiamo dividere approssimativamente i pedali di saturazione in Overdrive, Distorsori e Fuzz. Senza entrare nel dettaglio, diciamo che l'Overdrive è adatto a tutti quei suoni che vanno da Crunch (poca saturazione) fino ad una saturazione elevata ma non iper-satura. Il Distorsore è adatto principalmente alle saturazioni elevate. Il Fuzz è un tipo di distorsore con un suono molto più grezzo e tagliente.
Già quindi avrete capito che a seconda del genere che volete suonare c'è un pedale più adatto.
OVERDRIVE
Ci sono overdrive che costano anche diverse centinaia di euro ma all'inizio non è proprio necessario. Spendendo 70-80€ potete trovare già un paio tra gli overdrive più famosi ed utilizzati dai chitarristi di tutto il mondo.
L'Ibanez TS9 Tube Screamer è probabilmente l'overdrive più famoso di sempre. Ora in questa versione Mini ha esattamente lo stesso suono della versione a grandezza normale ma un prezzo più basso. E' stato usato praticamente in qualsiasi genere. Tende ad essere un po' scuro ed ha un suo timbro riconoscibile, ma con il controllo Tone andrete a compensare le frequenze a seconda di ampli e pickup della chitarra. E' il classico overdrive a basso gain che si sposa molto bene con tutti quegli ampli che devono solo essere spinti un po' di più in saturazione per volare. Molti chitarristi usano l'Electro-Harmonix Soul Food anche come boost/drive per gli assoli, visto che è abbastanza rispettoso del suono di chitarra e ampli. E se avete un ampli già bello carico vi garantirà quella marcia in più che vi mancava.
DISTORSORI
Anche qui si aprirebbe un mondo davvero vastissimo, poichè ogni pedale ha la sua texture differente e funzioni particolari, ma se proprio dobbiamo iniziare con qualcosa senza spendere troppo mi butterei su di un classico all-time: il buon vecchio Boss DS-1. Costa circa 60€ e lo avete sentito in una quantità innumerevole di dischi, per cui ha il suono dei classici del rock e metal che tutti conosciamo.FUZZ
Anche qui non andrei a cercare troppo nelle sciccherie, se volete un primo fuzz lo volete grezzo e dritto al punto. E nessuno è probabilmente più adatto dell' Electro-Harmonix Big Muff. La versione Op Amp ve lo restituisce nella sua circuitazione originale ma con un formato ed un prezzo (circa 80€) più adatto ad una prima piccola pedaliera.
RIVERBERI E DELAY
Ne fanno parte tutti quei pedali che contengono in qualche modo linee di ritardo e simulano quindi ambienti più o meno spaziosi e le riflessioni acustiche che vi si generano.
DELAY
Un buon delay può davvero fare la differenza nel suono, rendendolo più amalgamato ed omogeneo nel mix, soprattutto nelle parti soliste in cui le ripetizioni creano delle belle code alle note dando un tocco di stile al tutto.
Tra emulazioni di delay analogici e digitali ci si può perdere facilmente. Per iniziare un buon delay analogico semplice per me è ciò che ci vuole.
Ce ne sono tanti di ottima qualità ma il rapporto qualità/prezzo del TC Electronic Flashback 2 Mini è forse il più alto. Per circa 90€ ha la funzione Tap Tempo e con i TonePrints via USB potete caricare decine di delay diversi se vi va. RIVERBERO
Se il vostro ampli non possiede un riverbero integrato, o è di scarsa qualità, un riverbero è quello che vi ci vuole per rendere il suono della chitarra meno innaturale e più contestualizzato nel brano.
La qualità del riverbero è qualcosa che si apprezza molto nel tempo ma anche qui il rapporto qualità/prezzo e la funzione TonePrints mi fa cadere sul TC Electronic Hall of Fame 2 Mini. Siamo di nuovo sulle 80-90€ e c'è davvero tutto quello di cui avete bisogno all'inizio. Se poi volete spendere qualcosa di più la versione standard vi permette di avere diversi tipi di riverbero tra cui cambiare ancora più velocemente.
MODULAZIONI
Il mondo delle modulazioni è, se possibile, ancora più vasto, quindi è davvero difficile in un articolo breve riuscire a coprirne anche solo tutte le declinazioni con un consiglio ciascuno. Per questo motivo mi limiterò a due consigli che possono già andare a coprire diversi generi e stili.
CHORUS
Probabilmente il più famoso tra i pedali di modulazione, è quel pedale che può fare la differenza soprattutto se utilizzate molto i suoni puliti, che spesso tendono ad essere piuttosto statici. Qui potrei consigliarvi il TC Electronic Corona, che è tra i più utilizzati ed ha un prezzo sotto i 100€, ma non amo moltissimo il suo suono un po' filtrato, quindi vi consiglio di spendere un po' di più con il Fender Bubbler Chorus. Per circa 110€ avrete un chorus analogico molto completo, con due velocità e sonorità versatili. Ed è pure stereo.
TREMOLO
Il tremolo è un altro di quegli effetti che caratterizza molto il suono dei pezzi in cui viene usato, per questo spicca per importanza tra le modulazioni. Il suo suono classico lo ha reso così utilizzato che in molti ampli vintage era un effetto integrato e per questo è diventato la firma di molti chitarristi, soprattutto sulle ritmiche.
Purtroppo i tremolo molto buoni, che sanno riprodurre bene le nuance degli ampli di una volta, non sono solitamente economici. Per il suo prezzo e le funzioni estese, anche se non suona in modo eccezionale, direi che il TC Electronic Pipeline con i suoni circa 90€ per iniziare è più che dignitoso.
Insomma, se mi avete seguito fino a qui avrete capito che con meno di 300-350 euro potete costruirvi una pedaliera di tutto rispetto con un'ottima quantità di suoni, versatilità e qualità sonora più che buona. Ci sono pedali che da soli costano questa cifra, e magari prima o poi potrebbe valerne la pena, e ci sono effetti digitali che con meno promettono di darvi molto di più, ma scoprirete presto che ci sono sempre pro (il prezzo) e contro (poca qualità/praticità).
Spero vi sia stata utile questa guida e se volete dirmi la vostra o chiedermi un parere su qualche pedale specifico, sapete dove trovarmi.