LCT 140AIR è un condensatore a diaframma piccolo che può svolgere i più disparati compiti, grazie alla possibilità di scelta tra modalità flat e Air, alla presenza di un filtro Low- Cut e di un pad.
Perfetto per chitarre acustiche, pianoforte, cori, archi e batteria, può essere sia estremamente trasparente che frizzante, quindi adatto a molte situazioni e generi musicali. È già qualche anno che Lewitt, casa produttrice austriaca, ha fatto capolino sul mercato con dei prodotti dotati di soluzioni intelligenti (per non dire a volte geniali) che rendono la vita più facile al producer e in tracking, permettendo di fare in pochi step cose prima molto difficili da ottenere, se non impossibili. È il caso, per esempio, del condensatore LCT-640TS o del microfono LCT540 Subzero. Questa volta Lewitt lancia sul mercato un microfono a diaframma piccolo dotato di un paio di accorgimenti che lo rendono molto poliedrico, accattivante e precisissimo nella resa dell'immagine stereo quando utilizzato in coppia.
Hardware
Si tratta di un microfono a condensatore con figura polare cardioide, dotato di 115 dB di dinamica e di una resistenza piuttosto elevata anche ad alti SPL (fino a 135dB SPL la distorsione armonica è praticamente irrilevante). Leggerissimo e maneggevole, è dotato di tre switch con le seguenti funzioni:
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PAD: -12 dB.
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FILTER: attiva o disattiva un Hi Pass filter sugli 80 Hz (slope circa 12 dB/ottava).
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AIR: attiva o disattiva la funzione AIR la quale aggiunge un boost dai 2 kHz ai 20 kHz, con un picco di quasi 6dB attorno ai 12 kHz.
Abbastanza silenzioso (solo 20 dBA di ENL) e non proprio sensibilissimo (14,6mv/Pa), tuttavia tale caratteristica è probabilmente legata al fatto che LCT 140AIR è studiato per riprendere anche e soprattutto fonti sonore con una elevata pressione sonora, il che rende la sensibilità e il rumore di fondo problemi alquanto marginali o, quantomeno, non di primaria importanza.
In prova
Partendo con un esempio pratico di come utilizzare LCT 140AIR, vediamo di rendere più chiara l'idea del perché questo microfono valga tutto il suo prezzo, decisamente a buon mercato, e perché sia meglio spendere qualche euro in più per avere molto di più a livello di qualità, piuttosto che ritrovarsi con in mano un microfono che magari è perfetto su certe fonti sonore ma con altre rende la ripresa impossibile; di fatto il problema principale in cui si incappa quando si acquistano microfoni cheap non è la qualità in assoluto, ma il loro caratteraccio, ossia tendono ad andare benissimo in alcuni frangenti e malissimo in altri. LCT non è certo un microfono costoso, anzi, ma la sua stessa filosofia di costruzione lo rende adatto alla maggior parte delle fonti sonore che intendiamo riprendere.
Per esempio, trovandomi a registrare una chitarra acustica ho attivato la funzione AIR: il suono frizzante che scaturisce e l'enfasi gradevolissima sui transienti lo rende perfetto. Tuttavia può succedere che una chitarra acustica sia già molto brillante di per sé, con un rumore di corda molto marcato: con un microfono cheap, che tenderà peraltro a dare la maggior parte dei problemi proprio sulle alte e medio alte frequenze, sarei decisamente nei guai. Avevo scritto tempo fa un articolo in cui parlavo dell'Hardness Factor, ossia la durezza di un suono, e avevo minuziosamente spiegato ciò che ora riassumo in questa sede: più una fonte sonora è Hard, più il microfono utilizzato per riprenderla dovrà tendenzialmente essere morbido, per ottenere un suono equilibrato.
LCT 140AIR permette di riprendere tantissime fonti perché è morbido in modalità normale e diventa invece piuttosto Hard in modalità AIR. Quindi, dopo aver ascoltato uno strumento, si deve cercare di capire se è un suono morbido (Hardness Factor basso) oppure ruvido (Hardness Factor alto), e da lì decidere in che modalità utilizzare LCT 140AIR: sia chiaro che non c'è una regola fissa, sono linee guida, se vi piace il suono duro ripreso in modalità AIR non c'è nulla di sbagliato in senso assoluto.
Ho creato un apposito file audio ottenuto riprendendo un rumore rosa emesso dagli speaker sia in modalità flat che in modalità AIR, per poi metterli in controfase tra di loro e poter sentire la reale differenza tra le due: quello che si sente nel sample PinkNoise_Air.Flatø è sostanzialmente ciò che cambia nello spettro in frequenza utilizzando la funzione AIR, ed è una differenza notevole. Peccato non abbiano optato per una figura polare variabile, tale accorgimento avrebbe reso questo microfono ancora più versatile. Tuttavia il prezzo è più che giustificato data la qualità e la flessibilità. La costruzione è eccellente e gli accessori ci sono tutti.
Conclusioni
Il prezzo è molto invitante: 149 € il singolo, 289 € la coppia. Ovviamente la massima resa si ottiene con una coppia per riprese stereo, considerando anche che il metodo di costruzione e controllo attuato da Lewitt fa sì che i due microfoni siano assolutamente identici in ogni particolare. È un prezzo più che onesto per le possibilità che questo prodotto può aggiungere a uno studio, nonché alla semplificazione del workflow generale. Da provare senza riserve!
PRO
Leggerissimo
Risposta ai transienti
Suono
Modalità AIR
CONTRO
Una figura polare variabile lo avrebbe reso ancora più versatile
Info
Prezzo: € 289
Leggi i test dei microfoni Lewitt su Audiofader
https://www.audiofader.com/test-lewitt-lct540-subzero-senza-rumore/
https://www.audiofader.com/test-lewitt-lct-640ts-il-microfono-e-le-figure-nel-futuro/
https://www.audiofader.com/lewitt-lct-450-e-550/