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Speciale – Far video al pianoforte: registrare un digitale – parte 2


video al pianoforte 2L’audio di un pianoforte digitale oggi si può registrare semplicemente e senza spendere grosse somme: ecco come fare.

 

 

Dopo aver proposto nella prima puntata alcune linee guida per realizzare un buon video tra le mura domestiche ora passiamo alla pratica, con qualche suggerimento mirato per una buona ripresa di un pianoforte digitale. Oggi anche gli strumenti più economici sono dotati di uscite audio per veicolare il suono dello strumento verso l’esterno, quindi con poco si può ottenere una registrazione audio di qualità. Ma prima di partire, qualche piccola raccomandazione…

Nota bene

Di fronte al dover investire su un accessorio audio/video nelle discussioni con gli appassionati mi sento rispondere: “eh, ma mica devo fare il filmmaker!”. Purtroppo se fai un video sei già entrato nel mondo di un filmmaker, anche usando uno smartphone, ma niente paura… Oggi il mercato si è espanso grazie a questa nuova tendenza, e propone soluzioni per ogni tipologia di budget. L’importante è sempre informarsi per bene, raccogliendo informazioni non solo su forum e social, ma anche sui cataloghi degli shop online, e infine sui siti internet di ciascun produttore per approfondire riguardo alle specifiche tecniche e i campi di applicazione.

 

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Rimanendo sugli accessori, è facile imbattersi in soluzioni “low cost” di marchi sconosciuti, e proposti da shop online dell’estremo oriente. In certi casi, fermate il mouse e l’entusiasmo, soprattutto se non ci sono informazioni precise sull’accessorio. Non perdete mai di vista che fate musica, quindi anche per gli accessori rivolgetevi sempre a rivenditori fisici e/o online del territorio, puntando su marchi conosciuti e affidabili, in grado di fornirvi assistenza in caso di problemi. Il detto: “chi più spende meno spende” assume ancora più valore in tempi frenetici come quelli che viviamo. Passiamo al cuore del problema: catturare l’audio.

La presa cuffie sul pianoforte?

Su tastiere e pianoforti digitali economici come uscite audio molto spesso troverete nel parco connessioni una o due prese in formato jack o minijack stereo con la dicitura: “Phones/Line Out”. Questa presa è spesso fonte di accese discussioni su forum e social, quindi facciamo chiarezza: per tagliare sul parco connessioni (e di conseguenza sul prezzo finale dello strumento) molti produttori inseriscono un’uscita audio con un’impedenza piuttosto bassa, in grado di pilotare sia delle cuffie, sia all’occorrenza un segnale di linea da veicolare anche a un registratore.

 

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Dal manuale del Roland FP-30: la descrizione dell'uso delle prese cuffie

 

Quindi, se il vostro pianoforte dispone di una presa del genere va benissimo, a patto di dosare sapientemente il volume generale dello strumento, perché a valori massimi al segnale potrebbero sommarsi delle sgradite distorsioni.

Recorder

Tutto dipende dal budget a vostra disposizione e dal modus operandi. Se volete usare il vostro smartphone per realizzare un video “on the fly” per i social, oggi in commercio trovate adattatori “low cost” come la serie Saramonic SR-C, per esempio. Salendo di prezzo, il mercato propone altri tool interessanti come il Roland GO-Mixer (valido anche per catturare una sessione che comprenda chitarre e voci), oppure interfacce audio flessibili come la serie Audiobox di Presonus.

 

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Saramonic produce convertitori per dispositivi iOS e Android a prezzi intorno ai 20 euro: nella foto, il modello SR-C2003 su presa USB C

 

Siete appassionati di editing audio/video e volete catturare le due sorgenti separatamente? In questo caso potete utilizzare tranquillamente il vostro personal computer per catturare l’audio. Desktop o laptop che sia, molto spesso in ciascuno l’interfaccia audio integrata dispone di un ingresso stereo di linea a cui collegare il proprio strumento. Personalmente suggerisco sempre di investire in seguito su un’interfaccia audio esterna: l’M-Audio M-Track Duo, la serie U-Phoria di Behringer, le Presonus Audiobox già citate o salendo di prezzo la Kurzweil Unite-2 sono solo alcuni esempi sul tema ben sonanti.

 

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Interfaccia M-Audio M-Track Duo: street price intorno ai 60 euro

 

Non potete/volete utilizzare un computer? Sull’usato potete trovare ottimi registratori tascabili a poche decine di euro, come lo Zoom H1 o la serie Pocketrak di Yamaha. In ogni caso, - nuovi o usati - grazie ai microfoni incorporati questi piccoli registratori si riveleranno strategici – come vedremo in seguito – anche per catturare l’audio in stereo di un pianoforte acustico. Spesso questi recorder sono in vendita anche nei negozi dedicati all’elettronica di consumo: l’importante è sempre verificare che, nel parco connessioni, sia presente un ingresso di linea su presa minijack stereo.

 

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Uno Yamaha Pocketrak W24, da oltre dieci anni sempre nel mio zaino. La freccia indica la presa MIC Line stereo

 

Recorder a costo zero

I pianoforti digitali di ultima generazione offrono una serie di funzionalità che possono rivelarsi una mano tesa per far video. Per esempio, l’Artesia PA88H dispone di un’interfaccia audio onboard, che consente di collegarlo direttamente a un personal computer: basta una Web Cam Full HD e potete dare il via anche a una diretta streaming! Anche un recorder audio interno, che in genere sfrutta una pen drive esterna per immagazzinare i dati, può rivelarsi strategico per realizzare file audio di qualità da combinare a un video in post-produzione: la serie Roland FP-X è solo un esempio in tal senso.

 

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L'interfaccia USB-To Host nel parco connessioni dell'Artesia PA88H funge anche da interfaccia audio

 

Formato audio del recorder 

In estrema sintesi, catturate sempre la vostra sorgente utilizzando un formato audio non compresso: il minimo da cui partire è il canonico formato Wave 44,1 kHz/16 bit previsto in buona parte dei recorder interni/esterni e le interfacce audio in commercio. L’importante in seguito è mantenere inalterata la risoluzione del file audio in fase di editing, per andarlo a comprimere nel formato video preferito (MOV, MP4, ecc) solo nella fase di finalizzazione (o rendering). Siccome gli algoritmi di compressione di YouTube, Facebook e soci possono far danni, “diamogli in pasto” materiale audio piuttosto genuino...

Riguardo ai livelli del volume da rispettare in un file audio, ne parleremo nell’ultima puntata di questo speciale dedicata all’editing audio/video.

 

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Sessione video con l'amico Andrea Girbaudo realizzata al debutto del Roland RD-2000: sulla destra, i due cavi Jack L/R che veicolano il segnale al recorder audio esterno

 

Collegamento

Sugli strumenti più economici dotati della presa Phones/Line Out descritta in precedenza, un semplice cavo “Insert a Y” con - alle estremità - una presa Minijack stereo da 3,5mm (o 6,3 mm) da un lato, e dall’altro una coppia di prese Jack mono L/R da 6,3mm assolve egregiamente il compito in qualsiasi situazione di uso. Questo cavo può rivelarsi utile anche in quei casi dove lo strumento dispone di una coppia prese Line in formato Jack L/R, per collegarsi a un recorder o un convertitore audio per lo smartphone dotato di presa minijack stereo da 3,5mm.

 

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Un esempio di cavo a "Y" estratto dal catalogo dell'italiana Bespeco

 

In alcuni pianoforti digitali in commercio, inserendo il jack nella presa cuffie si zittisce la diffusione sonora esterna: come ascolto la mia esecuzione? Se lo strumento dispone di una seconda presa cuffie potete collegare ad essa degli auricolari (o un diffusore amplificato) per l’ascolto. In quei casi dove la presa Phones è singola, gli auricolari per il monitoraggio li potete collegare al device che impiegate per registrare (personal computer, uscita Phones del recorder, ecc).

Last but not least, non lesinate mai sui cavi, perché devono veicolare il vostro segnale audio… Per questa volta è tutto, nella prossima puntata vedremo come registrare l’audio di un pianoforte acustico: non mancate!

Video al pianoforte: due esempi

A supporto di questa puntata, vi propongo due video realizzati dal sottoscritto con alcune delle soluzioni descritte nell’articolo. Nel primo video, l’audio dello Yamaha P45 è stato catturato con un recorder Yamaha Pocketrak W24, e in seguito combinato al video con un software di editing dedicato.

 

 

Il secondo video esula dal mondo del pianoforte, ma mostra come determinati accessori sono piuttosto flessibili come range di impiego. Il filmato è stato realizzato in un evento fieristico italiano del 2018 nello stand Roland, utilizzando uno smartphone collegato a un GO-Mixer Pro del brand giapponese. Basso, pedaliera e pad per le percussioni sono tutti collegati ai vari ingressi del GO-Mixer, e con uno smartphone abbiamo trasmesso la performance “on the fly”, in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook. In redazione, al filmato originale ho combinato in seguito le altre inquadrature delle mie fotocamere, per creare un video da pubblicare anche sul canale YouTube di SM Strumenti Musicali: comodo, no? Buona visione!

 

 

CLICCA QUI per leggere la prima parte

CLICCA QUI per la terza puntata

CLICCA QUI per la quarta e ultima parte.

 

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