Alla luce delle caratteristiche materiali e operative di PC4, ha senso per un utente PC3 valutare un aggiornamento del proprio setup? Banalmente: dipende.
Dipende, tanto per cominciare, dal valore che si attribuisce alla logistica: PC4 è una macchina che, a dispetto del feeling che trasmette, si rivela estremamente leggera, perciò un conto è che la vostra PC3 non si muova mai dallo studio o dalla sala prove, un altro che vi faccia compagnia oggi su un palco, domani su un altro.
Kurzweil PC4 vs PC3: ruolo nel setup
Dipende, poi, dal ruolo che PC3 riveste nel vostro setup. Se è il cuore della vostra generazione sonora, la workstation tuttofare a cui demandare buona parte dei timbri e più in generale della performance, allora PC4 è da valutare con attenzione: in essa troverete la magnifica V.A.S.T. di Kurzweil a cui siete abituati, corredata di plus importanti come il motore FM a 6 operatori - capace peraltro di leggere i sysex della storica DX7 di Yamaha - e una Flash Ram di 2GB per dare in pasto alla macchina una propria libreria di campioni.
Ce n'è abbastanza per incrementare ulteriormente, se possibile, la longevità di un'architettura fatta per durare, e che in effetti da oltre due decenni regala raffinate soddisfazioni agli utenti che ancora colgono l'opportunità di studiare i propri strumenti; se d'altra parte PC3 è per voi solo un tassello sonoro fra altri, conosciuto e apprezzato ma non centrale nell'economia delle vostre performances e delle vostre produzioni, allora le novità introdotte da PC4 possono solleticare il vostro interesse solo fino a un certo punto.
Migrare a PC4
Il passaggio da PC3 a PC4 dipende, infine, da una personalissima valutazione economica. Stante la longevità di cui sopra, oggi l'acquisto di una PC3 usata dovrebbe essere ben ammortizzato; d'altra parte PC4 è in vendita nuova a uno street price molto interessante rispetto a quello di macchine analoghe, ma comunque importante. Peraltro a fronte di esso ci si porta a casa - per quanto ovvio! - una macchina valida ma non "definitiva", che trova nell'intelligente compromesso, più che nella qualità assoluta, la sua ragion d'essere: l'estensione e la meccanica della tastiera la rendono buona per tutte le stagioni, ma non eccelsa; l'ergonomia del pannello comandi è a ben vedere perfettibile, per esempio se si sfrutta quel piccolo valore aggiunto che è il KB3 mode; persino il display, ora a colori e nel complesso gradevole, sconta una certa incongruenza fra dimensioni contenute e affollamento delle pagine.
Conclusioni
Insomma: stante il buon giudizio su PC4 in sé, stabilire a priori l'opportunità di sostituire una precedente PC3 è impossibile. Chi scrive - utente Kurzweil di lungo corso - può solo dare un consiglio: un giro sulla V.A.S.T. fatelo, rimarrete sorpresi per logica di programmazione, potenza di sintesi e - ultimo ma non ultimo - buon suono.
Leggi QUI il test di Kurzweil PC4.
INFO