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Home Studio: meglio mixare con i monitor o in cuffia?


Come sempre faccio con questi articoli dedicati all'home studio, premetto che non si tratta di articoli per professionisti, anche se magari potrebbero aggiungersi alla discussione sui nostri social. Si tratta di consigli e linee guida per chi vuole sapere per il proprio caso quale sia probabilmente la soluzione per ottenere il migliore risultato senza spendere ulteriori soldi o rimanendo all'interno di un budget alla portata di tutti.

DUE INFORMAZIONI DI BASE

Prima di partire a parlare su quale sia la scelta migliore per il vostro caso, è bene dire che, anche se parliamo di Home Studio, non vuol dire che un paio di casse bluetooth comprate al LIDL o le cuffie dell'iPhone rientrano nella categoria monitor da studio e cuffie da studio.
Sebbene si possa risparmiare molto rispetto alle costose soluzioni professionali, avere sia una coppia di buoni monitor da studio che un paio di cuffie da ascolto decenti è uno degli investimenti migliori che potete fare. Anche se siete musicisti eccellenti, tutto quello che uscirà dal vostro studio sarà il prodotto di ciò che sentite, e se sentite male, produrrete male. Semplice.

COSA COMPRARE?

Qui potremmo aprire un capitolo estremamente ampio, anzi dovrei scrivere proprio due articoli a se stanti solo per fare una panoramica delle soluzioni con il maggior rapporto qualità/prezzo attualmente sul mercato. Proprio per questo non entreremo assolutamente nel dettaglio dei prodotti ma sia per le cuffie che per i monitor voglio darvi tre, quattro consigli che probabilmente vi eviteranno qualche errore se dovete ancora comprarli.

CUFFIE

  • Budget Minimo: attorno o sopra le 100€ correte meno rischi di prendere sole;
  • Cuffie più lineari possibili. Molte cuffie commerciali da ascolto tendono ad enfatizzare, soprattutto le basse, per rendere più WOW il suono. Ma questo quando mixiamo ci porta fuori strada. Cuffie sincere insomma;
  • Cuffie chiuse. Le cuffie aperte sono più costose e vi isolano meno, se non avete un ambiente super trattato, meglio quelle chiuse.

MONITOR

  • Budget minimo: attorno o sopra i 100€ per cassa (idem che per le cuffie);
  • Posizionatele su piedistalli o su supporti anti-vibrazione. Messi sulla scrivania è possibile che vibri tutto per risonanza e il suono ne verrà fortemente influenzato.
  • Meglio piccole e buone che enormi e pessime. Stando su dimensioni e potenze ridotti potrete comprare ottimi monitor ad un costo accessibile. Anche una coppia buona di 5" o 8" vanno benissimo.

PRO E CONTRO DI MIXARE CON I MONITOR

I monitor sono la prima scelta per il mixing e il mastering per ogni studio poichè permettono di ascoltare in maniera più naturale, senza che, come nelle cuffie, gli speaker siano a pochi millimetri dai nostri timpani. Inoltre sono certamente di più gli ascoltatori che ascolteranno la musica in questo modo rispetto a quelli che lo faranno in cuffia, per cui si avrà un riferimento più vicino a quello dell'ascoltatore. Non è un caso, ad esempio, che le Yamaha NS-10, originariamente pensate come casse hi-fi, siano poi diventate tra i monitor di riferimento più famosi di sempre, tanto che se ne trovano ovunque.

Il primo contro di questa scelta è che ovviamente il nostro ascolto sarà influenzato anche dall'ambiente circostante, per cui la geometria ed il trattamento acustico della stanza saranno cruciali per il risultato d'ascolto. Per questo motivo, anche senza spendere molto, ecco qualche consiglio per progettare/migliorare l'ascolto con i monitor:

  • avere una parete direttamente dietro di voi non aiuta, le prime riflessioni avrebbero un livello simile a quello del''audio diretto dalle casse, creando molta interferenza;
  • create virtualmente un triangolo isoscele con ai vertici di base gli speaker e al vertice opposto la vostra testa. Questo vi metterà nel cosiddetto "sweet spot" ed eviterà anche che gli speaker siano diretti perpendicolarmente alla parete opposta.
  • scegliete dei monitor near-field, che hanno una distanza dallo "sweet-spot" raccomandata tra 1 e 2 metri massimo. L'audio sarà più nitido e il costo minore.
  • Non posizionate gli speaker a ridosso della parete, soprattutto se hanno il bass-port posteriore. Distanziateli almeno di 30-40 cm dalla parete se possibile, eviterete parecchi problemi sulle frequenze basse.

I monitor inoltre permettono anche un ascolto più rilassante, che non vi stancherà nemmeno dopo tante ore, tenendo ovviamente dei volumi umani. Le sessioni di registrazione, di mix e finalizzazione dei pezzi possono durare ore, se non giorni, tenetelo in considerazione se avete intenzione di produrre molto.

Di contro chiaramente avete anche il discorso volumi. Primo se non avete una stanza isolata o vivete in un condominio dovrete fare i conti con inquilini, parenti e vicini, che potrebbero lamentarsi. Secondo dovete tenere in considerazione che gli speaker non performano bene a livelli troppo bassi, poichè i driver lavorano meno ed a bassi volumi soprattutto nei monitor meno costosi, la resa sulle medio-basse diventa decisamente scarsa. Comprando quindi dei monitor dovrete considerare se potete permettervi un ascolto ad un livello da medio a medio-alto, poichè è in quel range che potrete apprezzare realmente i dettagli del vostro mix.

PRO E CONTRO DI MIXARE CON LE CUFFIE

Qui entrano quindi in gioco le cuffie, che sono le migliori alleate delle registrazioni e delle sessioni di mix serali e notturne. Col delle cuffie chiuse non avrete problemi di volume a qualunque orario e sarete padroni del vostro lavoro. Di contro però dovrete considerare che indossare delle cuffie per molte ore è faticoso, sia dal punto di vista dell'ergonomia che da quello uditivo. Il primo consiglio è quello di non tenere dei volumi molto elevati in cuffia, poichè si sa che oltre i 90-95dB si può danneggiare l'udito se l'ascolto è prolungato per ore.

E' necessario quindi pensare di comprare delle cuffie che siano anche comode, per questo le cuffie professionali spesso hanno dei pad auricolari molto abbondanti ed un archetto ampio. Spendere un po' di più per la cuffie all'inizio vi farà risparmiare in futuro e, cosa più importante, vi salverà l'udito, che per chi fa musica è la cosa più importante di tutte.

Senza entrare troppo tecnicamente nella questione, quando comprate un paio di cuffie è meglio sapere qual sia la potenza di uscita del preamplificatore cuffie che avete (solitamente l'uscita cuffie della vostra interfaccia audio). Questo vi permetterà di cercare delle cuffie con un'impedenza adeguata. Giusto per darvi un riferimento le cuffie pensate per cellulari e tablet solitamente hanno un'impedenza di 16-32 Ohm, poichè la batteria di questi dispositivi non è in grado di fornire molta potenza in uscita. Le cuffie da studio solitamente vanno dagli 80 Ohm in su, fino anche a 600 Ohm per quelle più esigenti, e richiedono più potenza in uscita per raggiungere le performance giuste e garantire la risposta in frequenza "lineare" verso cui tendono. Comprando le cuffie quindi assicuratevi che l'impedenza non sia troppo elevata per l'uscita della vostra scheda, o avrete basso volume e basse prestazioni.

Le cuffie più consigliate per questo genere di applicazioni sono quelle circumaurali, con padiglioni grandi quindi che contengono tutto l'orecchio. Esistono anche cuffie sovraurali, ma le sconsiglio, non ricoprono completamente il padiglione auricolare, isolano meno dall'esterno e sono anche più scomode da portare.

CONCLUSIONI

Dovreste aver capito a questo punto che una soluzione sola non esiste. La migliore soluzione quando non si ha un ambiente perfettamente trattato ed un budget notevole è di scendere al minor numero di compromessi restringendo il campo per fare poche cose ma bene.
Non esiste quindi una risposta vera e definitiva se sia meglio mixare in cuffia o con i monitor in Home Studio, perchè tutto dipende dalla vostra situazione, dalla destinazione di ciò che producete e dall'ascoltatore finale, ma con questo articolo forse avrete già individuato il compromesso migliore per voi.

In linea di massima, e questa è la mia opinione personale che coltivato in anni di lavoro e conversazioni con professionisti, mixare su dei buoni monitor da studio è più riposante e da un riferimento migliore del pezzo riprodotto in uno spazio acustico aperto. Proprio per questo, una volta fatto il mix, un passaggio in cuffia nei momenti chiave è sempre meglio farlo, con un paio di cuffie che conoscete molto bene. Questo vi darà un ascolto molto più critico su alcuni dettagli, poichè le cuffie sono come lenti d'ingrandimento per l'audio, e vi darà anche un riferimento per chi andrà ad ascoltare in cuffia i vostri pezzi. Questo processo parallelo, sarà quello che alla lunga darà i risultati migliori, con meno errori ed un lavoro più professionale in definitiva.

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