JP-4000, sotto i 50 Euro, e ProVS sotto i 100 Euro, sono i due nuovi rappresentati della serie di piccoli synth ibridi digitali/analogici di Behringer. Caratteristiche comuni sono il formato senza tastiera ma con superficie touch, l'alimentazione via micro USB, una completa implementazione MIDI e il controllo dei parametri da display.
Mentre prosegue lo sviluppo di cloni vintage, con l’annuncio del modulo OB-XD derivato dalla tastiera UB-XA e l’avanzamento del progetto per la replica di Yamaha CS-80, a sorpresa arriva l’annuncio di due nuovi piccoli sintetizzatori che, date le dimensioni e le specifiche, sono da considerarsi come una nuova serie tra i synth già noti. Behringer si sta orientando su piccoli sintetizzatori ibridi, cioè con oscillatori digitali e filtri analogici, dal prezzo inferiore ai 50 e ai 100 euro.
Il nuovo ProVS, ispirato al classico Sequential Prophet VS
Caratteristiche comuni sembrano essere la forma, con un design non propriamente da ricordare per bellezza, i controlli su pannello, l’assenza di tastiera a favore di una superficie tattile sensibile al tocco che può imitare le note di una tastiera a 16 o 27 note da cui derivano anche le dimensioni in lunghezza, in stile Arturia Microfreak per capirci, la connettività MIDI o USB e il display OLED con funzioni di oscilloscopio
Entrambi i modelli presentati hanno in comune la struttura a oscillatori digitali seguiti da un filtro analogico. La struttura di sintesi, pur rifacendosi a classici synth ibridi come Sequential Prophet VS o completamente digitali come Roland JP 8000, è stata studiata per integrare nuove funzioni e, pertanto, non sono da ritenersi cloni come già visto per Model D, Pro One e via dicendo.
Behringer JP-4000
E’ il più piccolo dei due, con dimensioni realmente palmari: sintetizzatore parafonico a quattro voci con due oscillatori digitali virtual analog, filtro analogico, arpeggiatore e alimentazione via smartphone, con interfaccia USB/MIDI.
JP-4000 dovrebbe avere una polifonia di due voci, ognuna delle quali può contare su due oscillatori digitali (per questo si parla di quattro voci parafoniche), in grado di riprodurre anche la famigerata SuperSaw del VA Roland JP-8000, a cui sono affiancate almeno altre quattro forme d’onda. Il motore timbrico può contare anche su un engine in modulazione di frequenza a due operatori. Gli oscillatori sono inviati al mixer interno, convertiti da un DAC a 12 bit (sì, dodici bit!) e quindi inviati al filtro analogico, probabilmente unico. JP-4000 prevede un inviluppo per filtro e uno per l’amplificatore, due LFO indirizzabili al cutoff del filtro e al pitch e un arpeggiatore con tre pattern e funzione Hold.
Le 32 memorie preset possono essere gestire utilizzano l’app SynthTribe, che ora è compatibile anche la batteria elettronica RD-8 e la bassline TD-3-MO. Le 16 note sono realizzate su una superficie sensibile al tocco riconoscono la velocity. La connessione avviene tramite un connettore micro USB, da cui è raccolta anche l’alimentazione, compatibile con smartphone, power bank e computer. Si parla infine di una implementazione MIDI per la gestione di tutti i parametri di sintesi tramite messaggi NRPN e CC MIDI, oltre al dump della memoria.
La programmazione avviene dal piccolo pannello, grazie ai pulsanti OSC-X, LFO-X, Filter, Amp, Arp e Setting, navigando tra i parametri grazie al display e all’encoder con funzione di switch. Oltre al Volume dell’uscita cuffia con mini-jack, gli unici parametri accessibili da pannello sono due encoder per cutoff e risonanza del filtro.
Behringer informa che JP 4000 dovrebbe essere disponibile a giugno.
