Lewitt MTP W950 è un microfono da palco a condensatore, con capsula rimovibile e compatibile con la maggior parte dei radiomicrofoni.
Il mondo dei microfoni live è sempre in fermento. Moltissimi cantanti optano per microfoni wireless, ma c'è anche un ritorno al microfono con cavo, soprattutto per certi generi musicali dove anche la presenza del cavo sottolinea una performance dal vivo. E poi ci sono i microfoni live a condensatore, un settore in espansione che ha ancora molto da dire, ma ancora non è del tutto esploso come probabilmente ci si aspettava. Ci prova Lewitt, con un sistema composto dalla nuova capsula W9 e dall'impugnatura MTP 50, da cui il nome composto MTP W950, unito a un rapporto qualità prezzo ottimo, sempre per livelli professionali.
Hardware
Lewitt MTP W950 giunge in una custodia semirigida e imbottita, che alloggia il microfono composto dalla due parti (capsula e impugnatura già avvitati tra loro), connettore per asta microfonica, spugna anti-vento e documentazione. Non appena lo si prende in mano, si apprezza il peso di quasi 400 grammi, con una circonferenza a cono dell'impugnatura perfetta per tenerlo bene in mano. Il sistema è formato dalla capsula a condensatore W9, con un trasduttore da un pollice a gradiente di pressione con sensibilità di 8,1 mV/Pa, rumore a 21 dB (A), SPL massima di 140 dB, range dinamico di 119 dB e rapporto segnale rumore di 73 dB (A). W9 ha due pattern polari (cardiode e supercardiode), un filtro Low Cut a 120 Hz e un attenuatore di -12 dB.
Tutti i controlli sono montati nell'alloggiamento della capsula, non sull'impugnatura, in forma di switch che si raggiungono smontando la griglia esterna. Nasconderli all'interno è una sicurezza per il live, perché chiaramente sono inaccessibili al cantante. La capsula W9 ha una risposta in frequenza che dipende dalla figura polare. In modalità cardiode c'è una leggera esaltazione di circa 2 dB a 3,7 kHz e di 4,5 dB a 9500 Hz con un declino delle basse frequenze da 200 a 20 Hz fino a circa -10 dB. Nonostante questo dato, vedremo che la risposta sulle basse frequenze sul palco sono molto naturali.
La griglia esterna funziona anche come filtro antipop, elimina il rumore del vento e protegge la capsula dalla condensa. Considerando che la stessa capsula interna è a sua volta protetta da altre due griglie, non ci sono dubbi che MTP W950 sia uno dei microfoni da palco più protetti di sempre!
Lewitt ha pensato fin dall'inizio di rendere compatibile la sola capsula W9 con tutti i microfoni wireless Shure (a eccezione della serie BLX e GLX-D), Lectronics, Sony, Line6 Micro ACT e Sennheiser, in quest'ultimo caso è però necessario fornirsi di adattatore Ambient HHA-SHS (circa 100 euro più iva).
La seconda parte di cui è costituito il microfono è l'impugnatura, chiamata MTP 50, che ovviamente è compatibile con tutte le capsule dei microfoni wireless appena citati sopra.
Lewitt afferma che il microfono ha una reiezione posteriore maggiore del 90% sul palco.
In prova
Prima l'hardware. La scelta degli switch che si raggiungono smontando la griglia esterna è certamente un sicurezza nel live, ma diventa un piccolo ostacolo in studio quando si vuole sperimentare tra le due figure polari. Manca, sull'impugnatura, uno switch per il Mute o l'On/Off del microfono. Sembra un'inezia, ma per chi è abituato al palco a spegnere il radiomicrofono, lo spegnimento del microfono è la funzione più usata, quando non si canta o quando, per esempio, il palco è sovraffollato e il cantante lascia ad altri la voce o il brano. Non avere questo interruttore a disposizione limita l'uso di MTP W950 sul palco, dovendo lasciare al fonico il compito di mettere in Mute il microfono quando non serve, e potrebbe rendere meno interessante MTP W950 rispetto a un radiomicrofono. La funzione si riottiene quando si usa la capsula W9 con il corpo dei radiomicrofoni compatibili.
La scelta di dotarsi della capsula Lewitt W9 per il proprio radiomicrofono passa per forza dalle sue qualità di ripresa. In questo caso Lewitt non delude affatto, anzi. Lo abbiamo messo in mano a diversi cantanti in differenti contesti. Le voci maschili hanno apprezzato la presenza sulle basse frequenze, soprattutto quando si parla di tenori, che spesso mancano in altri radiomicrofoni o capsule. Il corpo generale della voce maschile è diventato più presente e potente, senza necessità di equalizzare particolarmente. Anche la dinamica si è resa immediatamente più estesa, e non poteva essere diversamente trattandosi di un microfono a condensatore. Nonostante l'elevata dinamica, MTP W950 non necessita di particolari aggiustamenti in fasi di mix rispetto ad altri radiomicrofoni. E' sì più dinamico, ma non è affatto difficile da usare. Stiamo comunque parlando di cantanti professionisti che sanno come usare la voce. Lo scambio tra il proprio radiomicrofono e il Lewitt è venuto naturale, senza necessità di cambiare il proprio modo di cantare ma con livello di dinamica talmente migliore e una risposta in frequenza più naturale da provocare maggiori emozioni nell'ascoltatore.
Abbiamo proseguito il test con altri gruppi che avessero voci femminili. Qui i risultati sono stati spettacolari per quanto riguarda l'ascolto dal PA: le voci femminili avevano una presenza e una dinamica naturali e meno schiacciate da altri radiomicrofoni classici, traducendo la passione delle cantanti in un ascolto emozionante cavalcando la dinamica del brano e della voce. Ci sono voci femminili che si sposano benissimo con la risposta in frequenza della capsula W9, tanto da esaltarle e portarle ancora più in primo piano. Altre voci femminili, invece, richiedono un pizzico di equalizzazione per bilanciare tra le medie e le alte frequenze, sebbene il risultato sia sempre migliore, anche senza eq, rispetto ai radiomicrofoni con capsula dinamica.
Eravamo molto curiosi di verificare la reiezione posteriore e W9 è una capsula notevolissima: filtrate tutto sotto i 120 Hz e non sentirete un rientro che uno durante il concerto. In questo contesto, la capsula W9 ci ha pienamente soddisfatti, con buona pace del fonico che non ha detto una parola! Potrebbe infine sembrare che MTP W950 sia un microfono un po' rumoroso dalle specifiche, tuttavia questi valori hanno un peso ben diverso sul palco rispetto allo studio. Eccellente anche la riduzione della trasmissione meccanica dei rumori: non li abbiamo semplicemente sentiti!
Ovviamente nulla di vieta di usarlo anche in studio: Lewitt MTP W950 può essere un ottimo compromesso per chi vuole avere un'esibizione canora di alto livello sul palco e un microfono adatto a strumenti acustici (in particolare la chitarra) e voce anche in studio. Per le caratteristiche della risposta in frequenza e da quello che abbiamo sentito da prove in studio, Lewitt MTP W950 non è la prima scelta per basso, cassa e tom o strumenti con un gran corpo sulle basse frequenze. Lewitt ha in catalogo altri microfoni da studio che soddisfano queste esigenze.
Conclusioni
Lewitt MTP W950 è un microfono da palco perfettamente adatto a voci femminili e di gran lunga superiore rispetto ai microfoni dinamici per le voci maschili. In tutti i casi, la capsula a condensatore è in grado di stravolgere l'ascolto del pubblico per l'innata capacità di catturare le fluttuazioni della dinamica che raccontano l'emozione del cantato. Lewitt si infila in un settore dominato da pochi produttori, con un microfono nato per i professionisti, sia per la qualità hardware che per la qualità di ripresa. Se cantate con un microfono dinamico, dovete assolutamente provarlo per sentire tutta la differenza, in meglio, di un microfono a condensatore sul palco. Per chi invece lavora già con capsule a condensatore, la sostituzione con la capsula W9 potrebbe facilmente stupire per qualità e precisione.
Pro
Qualità di ripresa eccellente
Cardiode e supercardiode
Eccellente reiezione posteriore
Costruzione robusta
Compatibilità con molti radiomicrofoni
Contro
Assente un pulsante di Mute sull'impugnatura
Info
Frenexport
Prezzi: MTP W950 € 799
Capsula W9 € 649