Il brand di Tolosa ha rilasciato recentemente la versione per iOS della sua storica libreria di pianoforti basata sulla tecnologia a modelli fisici, ecco una rapida occhiata al nuovo arrivato.
L’amico Stefano Airoldi nel suo test l’aveva annunciata, oggi è realtà: l'ottava edizione della libreria di pianoforti francese è ora disponibile per i dispositivi iOS.
La licenza
Se non avete mai acquistato Pianoteq, calcolate che ogni licenza prevede tre installazioni su qualsiasi piattaforma supportata (PC/Mac/iOS ecc), e un certo numero di Instrument Pack abbinabili gratuitamente, che potete scegliere dopo l’acquisto:
- Stage – 2 Instrument Pack (€139)
- Standard – 3 Instrument Pack (€269)
- Pro – 4 Instrument Pack (€399)
- Studio – tutti gli Instrument Pack (€899)
Se provenite (come il sottoscritto) da una precedente versione di Pianoteq, Modartt per l’aggiornamento alla versione 8 priva di opzioni approfondite di editing e di modalità Morphing/Layer chiede un contributo di 29 euro circa, con tutti gli Instrument Pack acquistabili separatamente (49 euro cadauno). Per chi utilizza anche un iPhone o ha un secondo iPad come “spare”, ricordo che - se avete attivato l’opzione famiglia sul vostro Apple ID - potete installare Pianoteq 8 su fino a sei device differenti.
Per chi possiede una versione più recente del software, l’upgrade a una variante superiore richiede queste cifre:
- Upgrade da Stage a Standard 8 €130
- Upgrade da Stage a Pro 8 €260
- Upgrade da Standard a Pro 8 €130
Pianoteq 8 iOS: il focus
Scrivere di Pianoteq mi rimanda sempre a un piacevole amarcord. Circa quindici anni fa, a una cena di Natale della redazione, mi ritrovai seduto accanto all’amico Luca Bignardi, al quale raccontai la voglia di provare questo innovativo software francese. Lui estrasse un CD dalla tasca e uscimmo dal ristorante per salire sulla mia auto imbiancata dalla neve, ad ascoltare il mix di quella che sarebbe diventata - in seguito - una celebre hit di una nota cantante italiana. In quel brano fu utilizzato il Pianoteq 2.2.
Da quell’ascolto sulle colline piacentine Pianoteq di strada ne ha fatta tanta, e oggi siamo di fronte a una libreria di pianoforte ricca di modellazioni non solo per un bel numero di rinomate controparti acustiche, ma anche per pianoforti elettrici, chitarre e organi (Organteq).
Quanto dichiarato da Modartt corrisponde al vero: nel Pianoteq 8 iOS non ci sono limitazioni rispetto alla variante per PC/Mac, con la possibilità di esportare quanto programmato sul proprio computer come preset FXP in un tablet, per un impiego “on the road”. Ottimo.
Riguardo alle impressioni sulla resa, complessivamente mi trovo d’accordo con quanto espresso da Stefano nel suo test. Sono rimasto colpito in tutte le modellazioni dal buon corpo restituito e le belle risonanze di contorno, anche se in alcune percepisco ancora un punto di attacco leggermente artificioso.
Mi piace la scelta di aver mantenuto il parametro “Condition” sopra la tastiera, per passare a piacere con un colpo di dito da un pianoforte perfettamente accordato a uno logoro e scordato. L’immagine di sfondo, ma soprattutto la tastiera che ingialliscono all’incrementare del valore non vanno considerati un effetto puramente scenico, perché consentono con un colpo di occhio di individuare subito la modifica apportata al parametro.
Argomento risorse: con un iPad Pro dotato di processore M1, un buffer size impostato a 128 sample e la polifonia a 256 note, utilizzando come device “iOS Audio” (con l’ascolto dagli speaker incorporati dell’iPad) la percentuale di consumo suonando con una buona dose di pedale sustain premuto durante l’esecuzione è del 12/14%, mentre riducendo ulteriormente il buffer a 64 sample si sale intorno al 31% come carico di risorse. Affiancando all’iPad un’interfaccia audio i carichi di risorse fin qui dichiarati si dimezzano, e la prova mi spinge a una riflessione…
Far musica con l’iPad/iPhone
Questo focus presta però il fianco a una riflessione che rivolgo agli appassionati dell’uso di un dispositivo iOS come strumento musicale: in un’epoca consumer, proviamo a fare musica nuovamente in maniera “decente”?
Un Pianoteq 8 abbinato a un iPad di ultima generazione (con la sola presa USB-C a disposizione) si merita un’interfaccia audio esterna con un buon parco connessioni e soprattutto uno stadio di convertitori DA di rango, con un range dinamico pari o superiore ai 105dB, in grado di restituire un suono coerente nelle cuffie, in studio e sul palco.
Il mercato oggi offre soluzioni per tutte le tasche, partendo dalla M-Audio M-Track Duo proposta a un prezzo dimezzato (55 euro!), per chi vuole sfruttare l’interazione Bluetooth MIDI, fino a soluzioni di poco superiori ai 100 euro quali la Presonus Studio 24c o la M-Audio Air 192|6 per chi necessita di porte MIDI I/O o di una coppia di Main Out bilanciati (la Presonus).
Nell’Apple Store a poche decine di euro sono disponibili inoltre DAW quali GarageBand, Cubase e a breve anche Logic Pro: al neofita (ma non solo), l’interfaccia audio consente di usare l’iPad anche per registrare voci e strumenti da affiancare a un’istanza di Pianoteq 8 iOS (o altri virtual instrument) e allestire un progetto al volo. Oltretutto, se già avete un computer desktop/laptop, le interfacce economiche più recenti sono piuttosto flessibili, grazie al supporto multipiattaforma, che può comprendere anche Linux o addirittura Android: meditate gente, meditate…
Last but not least…
Una curiosità divertente scoperta su Pianoteq 8 iOS: cliccate nella cella con la denominazione della song demo in alto a destra, e nel menu a tendina che compare selezionate la voce “Recently Played on the Keyboard”. In seguito, nel secondo menu a tendina che appare selezionate “MIDI Archiving Settings”, e nel sottomenu “MIDI Archiver” controllate i tagli disponibile come periodo a disposizione per archiviare delle song MIDI: addirittura un miliardo di anni…
In conclusione vi segnalo che Stefano Airoldi – oltre al test - ha recentemente pubblicato due tutorial legati alla programmazione di Pianoteq 8 che vi consiglio caldamente di consultare:
Pianoteq 8 tutorial prima Parte
Pianoteq 8 tutorial seconda Parte
Ecco infine un video realizzato con Pianoteq 8 iOS insieme all’amico Andrea Girbaudo. Buona visione e buon divertimento con Pianoteq!
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