United Plugins DropKick, lo scultore del kick!
di Andrea Maio
La musica dance ha sicuramente un elemento fondamentale. Senza di esso non esisterebbe e quella voglia di muovere a tempo una parte del corpo, quasi come se non se ne potesse fare a meno, non nascerebbe automaticamente. Sto parlando della cassa o come ormai è comune chiamarla, il Kick. Quando si produce un pezzo dance la cassa è di estrema importanza. Costruire un buon suono di cassa è già una metà dell’opera. E’ il Kick che muove tutto, sia con le frequenze più palesemente udibili, che con quelle diciamo più nascoste, che il corpo avverte immediatamente come vibrazioni e che lo spingono a muoversi. Solitamente il processo che porta all’individuazione di un buon suono di Kick è il seguente: si apre la cartella contenente decine, centinaia, a volte migliaia di differenti Kick e si inizia a scorrerli in preview. La freccina in alto o in basso della tastiera vengono ripetute freneticamente e si sente quel tunz, tanz, drum, bum, bam che si ripete ossessivamente, kick dopo kick. Quando ne sentiamo uno che ci muove qualcosa dentro ed è in linea con l’idea del brano che abbiamo in mente, ecco che lo importiamo e poi giù di compressore ed equalizzatore per creare il Kick perfetto. Purtroppo spesso si finisce per agire troppo sul suono originale, cercando quella perfezione che, se tarda ad arrivare, finisce per portarci fuori strada e a quel punto è preferibile ripartire dal suono originale o addirittura campione. Ecco che alla United Plugin hanno pensato di creare Dropkick, un VST in grado di aiutare la costruzione del Kick perfetto. Si tratta di un plugin disponibile in formato VST2, VST3 e AAX 32 o 64 bit, sia per Windows che per Mac. L’interfaccia è semplice, ma contiene molte funzioni. Nella parte centrale troviamo le due macro sezioni Phase e Power.
La sezione Phase è un composto di filtri passa tutto a modelli fisici (APF - All Pass Filter), che possono essere selezionati tramite l’apposita finestra X-FILTER da 1 a 64. Il controllo WARP sposta progressivamente le frequenze nel tempo. Valori bassi concentrano lo sfasamento introdotto dai filtri passa tutto verso l’attacco del Kick, modellandolo, mentre valori alti ne modificano radicalmente il suono. L’indicatore FREQ permette la selezione della frequenza fondamentale sulla quale lavorerà l’APF, definita come la frequenza per la quale il segnale subisce uno sfasamento di 90° e può essere variata da 20 a 200 Hz. La sezione Power è di fatto un filtro passa alto (HP) che contiene il macro controllo RESO, che varia il valore del picco della risonanza, con regolazione della frequenza di taglio (FREQ) tra 20 e 200 Hz. Il filtro HP è disattivabile o selezionabile tra 2 poli, 2 poli FAT, 4 poli o 4 poli FAT. Il pulsante con la lente di ingrandimento posto in basso permette la ricerca automatica della frequenza fondamentale del Kick e centra le frequenze di taglio delle sezioni Phase e Power su questa frequenza. In alto troviamo la sezione dedicata alla selezione dei preset.
Si possono selezionare due valori di preset A e B per uno switch veloce e cliccando sul nome del preset si apre la finestra del browser. Sulla sua destra troviamo il Limiter,
con controlli di In e Out (+/- 12dB), un potenziometro di regolazione del distorsore Drive (+12dB max) e un selettore della tipologia di Limiter tra OFF (Disattivato), Clean, Warm e Hot. Sei ulteriori controlli Fire, Over, Snap, Clean, Damp e Trim, permettono l’introduzione di ulteriori regolazioni delle armoniche e delle frequenza che permettono ulteriormente di scolpire il Kick.
Infine, nella parte inferiore della finestra, risiede un analizzatore di spettro che compare quando è presente un segnale in ingresso.
IN PROVA
United Plugins Dropkick è liberamente scaricabile in versione demo al link https://unitedplugins.com/download/ . La versione demo permette in realtà una prova del software senza limitazioni per 15 giorni, dopodiché è necessaria l’attivazione mediante creazione di un account e rilascio della chiave software successivamente all’acquisto. L’installazione è molto veloce e l’installer propone al scelta di quali tipologie di plug-in installare.
United Plugins Dropkick si utilizza come un qualsiasi effetto plugin su una traccia audio. La cosa migliore per capirne il funzionamento è partire dall’ascolto dei preset presenti di default. Gli effetti che i vari controlli riproducono sul suono non sono infatti di immediata riconoscibilità e occorre un po’ di studio prima di capire quali risultati si possono ottenere variando i vari parametri. Anche i nomi degli stessi parametri, anche se è vero che forniscono una indicazione di quali risultati si possono ottenere, di fatto tutto è relegato al nostro udito, anche perché il risultato varia molto in base al campione iniziale scelto e alla sua composizione armonica delle frequenze. In ogni caso i risultato è spesso sorprendente. Un anonimo Kick, uno dei tanti presenti nella nostra libreria, processato attraverso Dropkick può prendere veramente vita e trasformarsi completamente. Le code soprattutto, unite alle armoniche che si aggiungono, rendono il suono corposo, profondo e si può veramente passare da un Kick che non muoverebbe una foglia, ad un Kick che fa vibrare i vetri. Molto dipende dal Limiter e dal Drive, che aggiungono molto colore e distorsione armonica al suono, ma anche i controlli di Phase e Power rendono spesso il suono del Kick più metallico e corposo, molto adatto ad esempio alla musica Techno o EDM in genere. Nella fase pratica di utilizzo dovete stare attenti a centrare bene con la punta dell’indicatore del mouse (la manina che compare) le frecce di scorrimento dei preset. Spesso, se non siete millimetrici, si apre l’intera finestra del browser anziché scorrere al successivo preset e questo è un po’ fastidioso. Le dimensioni della finestra del plugin sono modificabili, ma anche allargando la finestra la situazione non migliora, se il dito indice della mano è anche di poco fuori dalla freccia, si aprirà la finestra del browser. Invece è di ottimo ausilio il tasto destro del mouse che, se premuto in corrispondenza di un controllo, permette di avere le informazioni sulla sua funzione. Se invece è premuto in altre parti della finestra, apre un menù a tendina con molte impostazioni, tra cui l’oversampling.
Molte informazioni per tutto, tranne che per i due simboli a forma di lucchetto posizionati nelle sezioni Phase e Power, che non si riesce a capire a che cosa servono. Tornando al suono, dato che la curiosità è l’anima della creatività, ho provato ad applicare United Plugins Dropkick anche a loop di batteria che comprendessero suoni di Snare e Hi-Hat. Il risultato è che Dropkick risalta molto il suono di Kick modificando solo in parte, se non a volte lasciandolo praticamente invariato, il suono degli Snare e degli Hi-Hat, donando di fatto più corpo alle basse frequenze senza andare a stravolgere le medio alte. Il passo successivo è stato direi naturale, ovvero passare un loop di basso in United Plugins Dropkick e anche qui le sorprese non sono mancate. In questi due ultimi esempi l’importante è che il controllo di Trim resti a zero, altrimenti non udirete alcun suono in uscita. Il processore del Trim, dedicato fondamentalmente alla regolazione delle code dei Kick, se sottoposto al processo di suoni continuativi come loop di batteria o di basso, elimina il suono. Ma a parte le prove creative, United Plugins Dropkick è davvero un buono strumento per dare nuova vita a tutti quei Kick nascosti nelle nostre librerie e che abbiamo scartato chissà quante volte. Alcuni accorgimenti sono però fondamentali per poter lavorare con United Plugis Dropkick, come l’attenzione al numero di filtri passa tutto che si utilizzano per il controllo Phase. Utilizzare 64 filtri APF impegna sicuramente molto la CPU e già qualche istanza di Dropkick è capace di mettere a dura prova l’hardware. D’altra parte si presuppone che di linee di Kick non ce ne siano moltissime in un brano, anche se qui, lo spazio alla creatività personale potrebbe indubbiamente affermare i contrario. L’analizzatore di spettro è utile, ma grossolano. Dotarsi di un buon analizzatore di spettro, da utilizzare in cascata a Dropkick, è sicuramente consigliabile.
CONCLUSIONI
United Plugins Dropkick è al momento in offerta promozionale a €19,00 fino e alla fine di Febbraio (prezzo normale € 69,00) e se il genere che volete produrre è EDM, Techno, Dubstep, House o comunque Elettronico, l’acquisto di Dropkick è sicuramente consigliato. Riuscirete a modellare il suono di una cassa con pochi controlli. Il risultato non sarà immediato, occorrerà dedicarsi molto all’ascolto, ma sarà un ascolto sicuramente molto meno snervante di quando si riproducono a ripetizione decine di campioni di cassa. Inoltre potrete andare a enfatizzare alcuni degli aspetti sonori che più vi interessano direttamente dal campione originale, potendolo così salvare in una nuova veste, per poi magari processarlo nuovamente con i compressori e gli equalizzatori che più vi sono congeniali.
Gli esempi audio:
Info
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