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Neumann MCM, il test con esempi audio

Rapporto qualità/prezzo9
Suono9
Costruzione10
Facilità d'uso10
9.5

Neumann MCM Miniature Clip Mic

neumann mcm miniature clip microphone test recensione review fabrizio barale exhibo smstrumentimusicali.it

Mini microfono versatile

Neumann entra di diritto nel mondo dei microfoni ultracompatti per registrazioni acustiche con un prodotto destinato non solo al live.

 

Quanto ci si trova a recensire un nuovo prodotto della famosa casa tedesca si prova un certo senso di imbarazzo. Neumann infatti, dal 1928, si pone come una delle case di maggior successo nella produzione di microfoni di alta qualità sonora, timbrica e strutturale. Chi, almeno una volta, non si è imbattuto in uno dei loro microfoni apprezzandone, praticamente sempre, la versatilità, il suono, il dettaglio timbrico.

E poi, lo possiamo dire, Neumann è sinonimo di qualità a prescindere proprio perché, tutti, veniamo trasportati attraverso la storia di questi eccezionali “catturatori” di onde sonore.

Questa volta la curiosità viene ancora maggiormente stimolata da questo nuovo prodotto che si vuole inserire, con dovuta personalità, all’interno del variegato mondo della ripresa di strumenti acustici nelle live session. Infatti questa nuova linea di Neumann vuole coprire quello che poteva essere, fino a ieri, una loro mancanza o, sarebbe meglio dire, una loro non presenza. Fin dalla sigla che determina il prodotto Neumann ci porta infatti in quella direzione (MCM sta a significare Miniature Clip Microphone) e, una volta “spacchettato il prodotto”, tutti gli indizi si svelano: siamo di fronte ad un prodotto che Neumann intende per applicazioni “dal vivo”!

Ma…soltanto “dal vivo”? Procediamo con calma.

L’MCM di Neumann è allestito con una nuova capsula a condensatore, a diagramma polare cardioide, basata su elettrete (KK14). L’elettrete, per sua caratteristica, tende a suonare sempre un po' diverso ovvero è difficile matchare le capsule fra di loro. Neumann ci racconta di un lavoro di approfondita ricerca e sviluppo durato circa sei anni e finalizzato proprio a garantire l’accoppiamento sonore delle capsule. Un’altra importante garanzia proviene anche dal fatto che tali capsule hanno la caratteristica di poter durare molto a lungo (ovviamente se trattate con dovuta cura) e, visto l’ambiente d’utilizzo, è da considerarsi come ulteriore pro. La pressione sonora che il microfono riesce a sopportare, come dichiarato da Neumann, è di 153 dBSPL e, visto il loro utilizzo, possiamo essere sicuri che tali capsule siano in grado di catturare qualsiasi suono.

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Hardware

Neumann ha di fatto progettato una capsula (KK14) ed un corpo (MCM100) che stanno alla base del progetto. Ovvero questi sono i due elementi che noi troveremo sempre all’interno di ogni scatola. A cambiare infatti è la dotazione degli accessori, di queste ce ne sono otto pensate (nel minimo dettaglio) per alloggiare, il meglio possibile, il microfono sullo strumento.

Faccio un esempio per rendere più chiaro il concetto. Il set definito da Neumann come “high strings” conterrà al suo interno un microfono con capsula KK14 e preamplificatore MCM 100 e tutti gli accessori per il cablaggio e l’ancoraggio, in questo caso, del violino o della viola. Stessa cosa avverrà per il set chiamato “cello” con l’unica differenza che, questa volta, il set di ancoraggio sarà quello pensato e realizzato per il violoncello.

Ma quindi…Neumann ha pensato ad un unico strumento di cattura cambiando soltanto gli accessori? La risposta è affermativa. Neumann ha pensato e progettato una capsula che possa essere così versatile da poter riprendere tutti gli strumenti “classici”. Non male direi.

Il pacchetto (nel mio caso uno high strings ed uno stereo per il piano … quindi tre scatole apparentemente identiche) arriva con confezioni eleganti. Una volta aperte si capisce fin da subito di aver a che fare con un prodotto curato in tutti i dettagli. L’alloggiamento delle connessioni, del microfono, dei supporti e preciso è ben strutturato. Tutto ha un suo spazio pensato e tutto può essere, una volta utilizzato, riposto con precisione.

Il montaggio del sistema è semplice anche se bisogna, almeno le prime volte, fare un po’ di attenzione. La cura del particolare fa si che tutti gli incastri, le connessioni avvengano con estrema precisione. Una volta montato il sistema ha una sua solidità che è evidente anche semplicemente tenendolo in mano. I movimenti ovvero le rotazioni, il piegare il braccio telescopico avvengono con una minima pressione ma si capisce che una volta raggiunta la posizione il microfono non si muoverà rimanendo fisso.

In prova

La prima prova che ho voluto fare è stata quella sul pianoforte. Uno Yamaha C3. Come detto precedentemente, una volta montato il sistema (in tre minuti) con la clip di ancoraggio pensata appositamente da Neumann per il pianoforte, mi sono avvicinato allo stesso ed ho iniziato la prova di “ancoraggio”. Il risultato è fantastico. Il sistema, grazie all’accessorio dedicato (si tratta di un piccolo magnete con un aggancio mobile per il microfono) si può posizionare praticamente ovunque. Ma davvero ovunque ed in un tempo breve…brevissimo! Tutto è semplice, se voglio “più attacco” avvicino le clip ai martelletti del pianoforte, se voglio “più aria” posiziono i supporti nella parte retrostante dello strumento. Grazie alla struttura ferrosa del pianoforte le clip si possono adattare praticamente a qualsiasi parte del piano e questo è un vantaggio enorme perché posso selezionare i punti che mi piacciono maggiormente ed ogni volta posizionare i microfoni con precisione ed in un tempo davvero breve. E posso, qualora il suono non mi convinca, spostare gli stessi in un attimo. Tra l’altro i microfoni possono essere anche essere posizionanti prevedendo di chiudere il coperchio del pianoforte. In questo caso rimarranno, per forza di cose, molto vicini alle corde ma…anche questa è una interessante possibilità. L’unica cosa che rimane un po' difficoltosa da riprodurre è una ripresa stereo precisa. Ad esempio una X-Y o una ORTF. In questo caso ci si può arrivare ma la comodità di una barra stereo diventa, per questa applicazione, insuperabile.

Stessa cosa si può dire per il microfono “high strings”. Anzi, forse ancor più velocemente si può posizionare il microfono sullo strumento. Il “braccio” dello stesso è sufficientemente lungo per arrivare in prossimità del “ponte” o delle “effe” variando così la possibilità di ripresa secondo i propri gusti e/o le proprie necessità.

Il suono che si ascolta da l’impressione di un’ottima linearità su tutto lo spettro. Soprattutto sulle basse si riesce ad avere una presenza sorprendente (in virtù di una capsula piccolina). Il microfono è altresì ben aperto sulle alte senza mai apparire “troppo aperto”.

Sul pianoforte si riesce ad ottenere una buona spazialità del suono e quindi a catturare con sufficiente soddisfazione tutti gli ottantotto tasti. L’apertura non potrà essere quella di una ripresa stereo ad hoc ma è anche vero che per una ripresa live è più che sufficiente! Sulla ripresa monofonica (tipo il violino) l’audio rimane coerente con quello che acusticamente si sente. Siamo molto distanti (fortunosamente) dal suono dei microfoni a contatto. Si avverte maggiore aria attorno al suono anche se tutto risulta essere definito nel dettaglio. Quello che maggiormente si intuisce è la sensazione di avere suoni “pronti all’uso” senza dover arrampicarsi su equalizzazioni particolari. La naturalezza della ripresa sembra essere l’arma vincente di questi microfoni!

Conclusioni

Non poteva essere diverso. Neumann non poteva fare il suo ingresso nel mondo della ripresa acustica “live” con un prodotto di transizione. Doveva affermare invece la sua consolidata capacità di realizzare microfoni che si pongano, da subito, come scelta per una ripresa senza compromessi. E così ha fatto! Un prodotto molto ben studiato e molto ben realizzato che diventa, da subito, concorrenziale.

Il sistema di accessori è davvero fatto bene e, per tutti quelli che conoscono i tempi di una microfonatura live, sarà una gioia poterli utilizzare. I campi di utilizzo possono essere i più variegati. Direi, senza dubbi, tutti quelli nei quali ci sia la necessità di dover amplificare uno strumento acustico “classico”. Può essere sicuramente un alleato di forza per molti service ma anche per musicisti che hanno l’ambizione di avere il proprio suono “ben catturato”.

In ultimo, perché no, il sistema può fare molto comodo anche a quegli studi che fanno riprese “live in studio” e che non hanno ambienti separati o che vogliono un rinforzo, di qualità, su qualche strumento in particolare!

Esempi audio:

PRO

  • Suono
  • Costruzione
  • Prezzo

CONTRO

  • Nessuno

 

Prezzo: € 625 IVA inclusa

 

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Audiofader.com Neumann MA 1, la recensione

 

Info:

Exhibo

 

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