Due nuovi modelli dalle colorazioni vivaci e giovanili, trasportabili ovunque e con un cuore che attinge dal meglio della sintesi Roland dei giorni nostri
Roland ha rinnovato la serie GO:KEYS introducendo la piattaforma ZEN Core e un bel numero di contenuti di contorno. Vediamo le principali caratteristiche.
Roland GO:KEYS: caratteristiche principali
I due modelli disponibili sono entrambi a 61 tasti: l’apripista GO:KEYS 3, disponibile nei colori turchese (TQ), Midnight Blue (MU) e Dark Red (RD) e il top di gamma GO:KEYS 5 nelle colorazioni bianca (WH) o grafite (GT). Alla tastiera a 61 tasti sono associate ben 10 regolazioni di risposta della Velocity.
L’arsenale sonoro, basato sulla sintesi ZEN Core, comprende oltre 1.154 Tone e 74 Drumkit. Se quanto proposto non vi basta, potete espandere la palette dei due modelli tramite Sound Pack in formato SDZ, mentre su GO:KEYS 5 è disponibile anche una porzione di RAM dedicata all’importazione di banchi multisample proprietari nel formato EXZ. I Sound Pack e i banchi EXZ sono disponibili sul Cloud di Roland.
Riguardo agli effetti, troviamo due blocchi MFX Tone (93 algoritmi ciascuno), più un Total MFX (15 tipi), un equalizzatore semiparametrico a tre bande e un riverbero (4 tipi) a valle del mix. La polifonia è di 256 note. Al set di effetti per le timbriche si affiancano quelli dedicati all’ingresso microfono:
- Auto Harmony (9 tipi)
- Voice Transformer
- Compressore (3 tipi)
- Noise Suppressor
Agli ingressi audio - anche quello Bluetooth - nonché al player audio è associato infine un algoritmo Center Canceler.
Novità anche nelle parti di tastiera impiegabili, perché le nuove Roland GO:KEYS sono dotate di due parti (Upper/Lower) impiegabili in Layer o Split, nel secondo caso con punto di divisione della tastiera impostabile dall’utente.
La sezione arranger è corredata di 203 Style, ma anche questa palette si può arricchire con gli Z-Style Pack disponibili su Roland Cloud. In stretta correlazione con l’arranger è disponibile anche un Chord Sequencer con 304 pattern preset, e anche in questo caso - tramite la pratica modalità Import/Export - potete acquisire nuovi preset o salvare quelli che avete realizzato.
Le GO:KEYS dispongono inoltre di un arpeggiatore con quattro tipi di riproduzione delle note (Up, Down, Up&Down o Random) e parametri per definire la parte di tastiera impiegata (Auto, Lower o Upper), il range di ottave in cui suona l’arpeggio, la durata delle note, la risoluzione, la Velocity e lo Shuffle.
Il Recorder può catturare file MIDI in formato proprietario (99 song, 70.000 note max per ogni song), mentre quello audio registra file in formato Wave con risoluzione 44,1kHz/16bit. Oltre a riprodurre i file MIDI proprietari, il player consente di sfruttare sia file in formato Wave, sia gli MP3. Per la parte audio della sezione è sempre richiesto l’impiego di una pen drive.
Le impostazioni riguardanti l’arpeggiatore, l’arranger, i due Tone Upper/Lower, infine l’area effetti (compresi quelli del microfono) sono organizzabili in una delle 256 Scene disponibili; anche in questo caso avete a disposizione la modalità Import/Export per compiere backup delle scene.
Sulle nuove GO:KEYS avete a disposizione inoltre fino cinque locazioni Favorite per organizzare altrettante timbriche preferite, da richiamare al volo durante l’esecuzione.
Riguardo alla diffusione sonora integrata, Roland non dichiara quanti watt eroga l’amplificazione onboard, ma indica solo il numero di speaker previsti in ciascun modello:
- GO:KEYS 3 - due da 12 cm x 6 cm
- GO:KEYS 5 - due box con uno speaker da 5 cm e una variante a radiatore passivo
Oltre all'alimentatore di rete fornito a corredo, le due nuove GO:KEYS possono essere alimentate anche con otto pile di tipo AA Alkaline o Ni-MH: nel primo caso l’autonomia è di cinque ore, che sale a sei se utilizzate batterie di tipo Ni-MH. Il peso di GO:KEYS 3 è di circa 4,5 chilogrammi (5,1kg con il leggio montato), mentre quello di GO:KEYS 5 è di 4,9 kg (5,5kg con il leggio).
Connessioni
L’ammiraglia GO:KEYS 5 fornisce un parco connessioni piuttosto nutrito: in primis, la presa cuffie supporta anche l’uso di modelli dotati di microfono headset, con regolazione del Gain dedicata sul pannello. Su questo modello le porte USB sono tre:
- Una di tipo A per collegare l’adattatore Wi-Fi opzionale (WC-1)
- Una di tipo A per collegare una pen drive
- Una di tipo C per l’interfaccia audio/MIDI
Oltre a una coppia di Audio Out L/Mono-R su prese Jack da 6,3mm e un ingresso audio stereo su presa minijack da 3,5mm, GO:KEYS 5 offre inoltre una presa jack per collegare un microfono dinamico (con regolazione del Gain da pannello), due prese per pedali Hold e Ctrl, che supportano entrambe l’uso di pedali a controllo continuo. Alla presa Ctrl si può collegare anche semplici pedali di tipo switch o di espressione.
Il modello GO:KEYS 3 è fornito di una presa cuffie/Line Out in formato jack TRS da 6,3mm, una presa per un pedale sustain (con supporto del mezzo pedale), una porta USB di tipo A per collegare a scelta una pen drive o l’adattatore Wi-Fi opzionale, infine la porta USB tipo C per l’interfaccia MIDI/Audio.
Chord Sequencer
Nelle GO:KEYS la sezione comprende una serie di progressioni di accordi che potete lanciare attraverso l’arranger. Ogni progressione include anche eventuali cambi di variazione dell’accompagnamento, di Fill e gli Intro/Ending. La durata dei pattern è impostabile (range da 1 fino a 256 misure) e in ciascuno è possibile organizzare fino a 256 battute. I pattern allestiti con il Chord Sequencer infine sono importabili/esportabili attraverso una pen drive.
Il Focus
Il taglio netto con la serie precedente è evidente nel design, che nei nuovi modelli rimanda come estetica alla serie E-X10/50: uno chassis meno “giocattoloso” e più vicino allo stile Roland, con un pannello comandi in cui c’è un ritorno al classico, con pulsanti switch, un comodo Encoder e una rotella assegnabile per Pitch o Modulation.
Nei due modelli cambiano solo i colori disponibili, il parco connessioni e le griglie sui vani degli speaker, perché in GO:KEYS 5 sono quattro. Il display LCD monocromatico da 128 x 64 dot su sfondo nero rimanda ad altre realizzazioni basate su piattaforma ZEN Core, come il pianoforte stage RD-88 o il synth Jupiter-Xm. Decisamente meglio come intelligibilità rispetto allo schermo del precedente modello.
Le meccaniche dei due nuovi modelli sono sempre dotate di tasto tipo pianoforte sensibile alla Velocity, ma privo del rivestimento “Ivory Feel” che caratterizzava il precedente modello e la sua variante GO:PIANO.
Roland introduce nelle nuove GO:KEYS la sua oramai celebre piattaforma, che ricordo ha fatto il suo debutto sotto mentite spoglie sulla Keytar AX-Edge nel 2018, per poi ricevere la denominazione ufficiale all’uscita dei sintetizzatori delle gamme Jupiter-X e Fantom l’anno successivo.
Quali i plus di questa nuova tecnologia? In primis, sicuramente la compatibilità con tutti gli altri modelli facenti parte dell’ecosistema, perché i timbri realizzati su altri strumenti ZEN Core (serie Fantom compresa) possono essere importati anche sulle nuove GO:KEYS.
Altri elementi da tenere in considerazione sono la polifonia, che tocca quota 256 note, e un editing che consente di scolpire fin nel dettaglio il timbro. Merce rara finora su una tastiera “consumer”…
Il passaggio alla sintesi ZEN Core però segna una precisa scelta da parte di Roland sul tema song MIDI, che può sorprendere ragionando su chi ha inaugurato questo filone oltre 30 anni fa: la scomparsa nelle nuove GO:KEYS del supporto a MIDIFile nei formati proprietari GS o il più comune General MIDI.
Roland mantiene una compatibilità con la mappatura timbri, ma la GO:KEYS non è multitimbrica. In ricezione avete a disposizione solo una traccia assegnata di default al canale MIDI numero 4, mentre il Player/Recorder MIDI interno supporta solo Song proprietarie. In alternativa c’è sempre il player audio, in grado di riprodurre song audio in formato Wave o MP3 da una pen drive esterna. Questa scelta fa riflettere: la fine di un’epoca? Vedremo…
Nella sezione di accompagnamento rispetto al precedente modello scompare il cosiddetto “Arranger destrutturato", in cui l’utente poteva allestire uno style personalizzato (definito nello specifico Loop Mix Set) selezionando da tastiera cinque gruppi di pattern preferiti. Fin dagli esordi si era intuito che lo stesso team Roland credesse poco a questa sezione, perché dalla decina di Style disponibili all’esordio si è saliti a quota 22 in un successivo aggiornamento firmware.
Con le GO:KEYS 3 e 5 c’è un ritorno alla tradizione, con una sezione di accompagnamento automatico che non ha nulla da invidiare a strumenti di ben altro prezzo, con tre parti selezionabili (batteria, basso e accompagnamento) e ben quattro variazioni, Sync Start, una coppia di Fill e due tipologie di Intro/Ending (Short/Long).
L’organizzazione dei controlli è abbastanza intuitiva, con i tasti F1-4 sotto il display per selezionare le variazioni e quelli cursore per attivare rispettivamente Intro o Ending. Sono cinque le modalità di riconoscimento degli accordi selezionabili, di cui una Easy con quattro modalità operative legate al grado di apprendimento, e ai due pedali potete assegnare funzioni particolari quali il Bass Inversion o l’Arranger Hold.
L’apertura all’importazione di nuovi style e le Scene a corredo consentono di personalizzare lo strumento a piacere per un intrattenimento: sul Cloud di Roland i Pack dedicati sono in continua espansione, e come visto nel test del pianoforte digitale FP-E50, se quanto fornito a corredo non basta, in questi pack trovate altri stilemi che rimandano a hit internazionali degli ultimi 40 anni.
Calcolando infine la presenza dell’arpeggiatore e il Chord Sequencer – peraltro dotato anch’esso di modalità Import/Export dei preset – nelle nuove GO:KEYS ci sono ampi margini per dar sfogo alla propria creatività musicale.
Quali altri contenuti da tenere in considerazione? Per chi scrive, l’ingresso microfono duplicato sulla presa cuffie nel formato TRRS è una bella idea, perché in casa alzi la mano chi non ha auricolari per uno smartphone compatibili o cuffie per il gaming con microfono headset: a costo zero vi potete divertire con i potenti processori vocali Roland senza dover impiegare un microfono dedicato. Occhio solo ai volumi con gli speaker attivati…
Altri plus sono le prese per i pedali che supportano anche varianti a controllo continuo, e in GO:KEYS 5 la possibilità di collegare anche un pedale di espressione.
Last but not least, anche sulle nuove GO:KEYS si può assegnare l’ID a ciascun esemplare nel protocollo Bluetooth, una funzione molto utile in un'aula con diverse postazioni, per collegarsi “al volo” con la app e il proprio device (smartphone/tablet) anche allo strumento di un singolo allievo e verificarne i progressi nello studio.
Conclusioni
Roland con queste nuove GO:KEYS assesta un altro bel colpo e alza l’asticella anche in quella fetta di mercato denominata Consumer. Il potente ecosistema del brand giapponese sbarca in questa fascia con due proposte ben differenziate in termini di contenuti. GO:KEYS 3 si rivolge ai più piccoli o a chi vuole una tastiera portatile per divertirsi con un set di timbriche di qualità, ma senza dover investire grosse cifre.
GO:KEYS 5 si rivolge all’appassionato o il giovane in cerca dello strumento espandibile in termini di timbriche con Sound Pack e Wave Expansion di suo gusto, e che offra tutto l’occorrente per allestire anche un piccolo intrattenimento tastiera/voce ovunque, grazie all’alimentazione a batterie. Le Scene introdotte in entrambi i modelli sono un altro plus seriamente da considerare.
Ora tocca a voi: andate a provare queste nuove GO:KEYS, perché al prezzo richiesto per l’ammiraglia (poco più di 500 euro circa) tanti contenuti così – chi scrive – non li aveva mai visti in una “Entry Keyboard”.
Come sempre, buona musica!
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