Se avete messo mano a uno strumento Korg degli ultimi 40 anni, sicuramente avrete ascoltato un timbro, uno style o una demo realizzata da Michael, scomparso nei giorni scorsi.
Il suo nome è comparso in tantissimi articoli e interviste realizzate in 20 anni di carriera da chi scrive. Dal Korg M1 fino a Oasys, Kronos o la più recente PA5X, Michael Geisel ha sempre avuto un ruolo importante nella realizzazione degli strumenti del brand giapponese. La notizia della scomparsa di Michael è stata un fulmine a ciel sereno sia per la nostra redazione, sia per i tanti amici italiani che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui e di frequentarlo.
Compositore, pianista/tastierista e organista di formazione classica, con una profonda passione per l’organo Hammond, Michael Geisel è stato un esperto di sintetizzatori, nonché un sound designer di fama internazionale. Ha lavorato per oltre 35 anni con KORG, sia in Giappone, ma anche nel KORG Research & Development USA e soprattutto per molto tempo in KORG Italy.
Membro del Sound Synthesis Club, in carriera Michael Geisel si è occupato anche di vendite, per il distributore tedesco Musik Meyer come Product Manager non solo di Korg, ma anche di altri brand quali KRK e Cakewalk. Michael è stato anche un collega di chi scrive, perché fino all’ultimo ha collaborato con la rivista online dell’editore tedesco Bonedo, redigendo approfondimenti e test per pianoforti digitali, sintetizzatori e tastiere.
Per rendere omaggio al lavoro svolto da Michael Geisel in questo settore, ho voluto raccogliere una serie di testimonianze di amici e colleghi che hanno vissuto “spalla a spalla” con lui, prima nell’International Voicing Team di Korg, e in seguito nel lungo periodo passato nel nostro paese, tra le colline di Osimo a studiare nuovi suoni e Style nella divisione italiana del brand giapponese.
Michael Geisel - Il ricordo degli amici
Francesco Castagna
E’ veramente difficile scrivere qualcosa in questo momento, come al solito Michael ha sorpreso tutti, ma questa volta è stata una sorpresa che sinceramente non avrei mai voluto ricevere. Ora ho un turbinio di sensazioni e ricordi dei bellissimi momenti passati insieme.
Michael è stata una delle prime persone che ho conosciuto della famiglia KORG e con lui è stata subito un’ amicizia di quelle belle che durano tutta la vita. Oltre ad essere stato un validissimo collaboratore come musicista, product manager e voice designer, sempre sorridente, disponibile e generoso, Michael era soprattutto una straordinaria e bellissima persona... È stata una immensa gioia averlo avuto come amico. Il ricordo di Michael resterà indelebile nei nostri cuori. Un abbraccio alla sua splendida famiglia e a tutti i suoi amici.
Ci mancherai molto amico mio. RIP
Michele Paciulli
L'ho incontrato per la prima volta nel 1986 a Tokyo, nei laboratori della Korg dove mi ha portato Tsutomu Kato per lavorare alla rivoluzione industriale che è stato l'M1. Insieme ci siamo trovati così, leggermente spaesati, e quindi abbiamo immediatamente fatto solidarietà, cosa che ci ha permesso di creare un ambiente di lavoro sereno, creativo e collaborativo.
Michael è sempre stato discreto ed elegante, a lui dobbiamo un sacco di suoni di organi e piani elettrici con il gusto europeo, e con il suo particolare gusto. Uno dei miei preset favoriti sullo 01Wfd l'ha fatto lui: il n.28 Synpiano. Facenti noi tutti parte del mitico team "Midi Patch Boys", nominato così per un innocente e simpatico errore, siamo stati stelle nel firmamento del Sound Design. Ora lui ha preso la scorciatoia per le stelle, lasciandoci qui addolorati, esterrefatti e increduli, ma ricchi del tempo passato assieme.
Ti voglio bene Michael.
Max Tempia
Michael è stata la persona che mi introdusse nel mondo di Korg. Io entrai in CD Videosuono (distributore italiano dell’epoca di Korg ndr) nel 1989, e per conoscere il team di programmatori di Korg fui invitato al loro party che si svolse durante l’edizione 1990 del Musikmesse di Francoforte. In quella festa conobbi Michael che - con altri componenti del “Team Voicing” di Korg - stava discutendo di un possibile mio inserimento. Il problema era la lingua, perché all’epoca non sapevo una parola di Inglese.
A un certo punto Michael intervenne con queste parole: “La musica non ha lingua, la musica è universale e comprensibile a tutti”. Queste parole sancirono il mio ingresso nel team, dove ebbi modo di vivere accanto non solo a Michael, ma ad altri personaggi diventati poi grandi amici quali Michele Paciulli, Steve McNally e tanti altri. Ciascuno di noi ha preso strade diverse in seguito, anche alcuni giapponesi che lavoravano in Korg, ma sono sempre in contatto con loro.
Con Michael poi ho condiviso la passione per l’Hammond, ma lui era un grande musicista e un bravissimo programmatore. Insieme abbiamo realizzato tantissimi suoni e Style per diverse tastiere Korg, dalla i3 fino alla serie Pa. Quando capitava di passare in Germania dovevi sempre preventivare un passaggio dalle sue parti, per un saluto, mentre a Natale e i compleanni gli auguri da lui arrivavano sempre. Michael non è solo una grave perdita per i suoi cari, ma anche per il nostro mondo.
Gabriele Pavani
Michael, una Meravigliosa persona che solo con il suo sorriso aggiustava tutto, non ricordo di averlo mai visto con lo sguardo triste, e lo ricorderò solo con il suo stupendo distintivo: il sorriso allegro. Come ci si incontrava, magari con tanti mesi o anni alle spalle dall’ultimo abbraccio, si illuminava e ti accoglieva come solo le persone speciali sanno fare .
Io l’ho conosciuto e incontrato la prima volta grazie a Max Tempia e Francesco Castagna ad un incontro in Korg per organizzare la programmazione di quella che sarebbe diventata un altro gioiello fra le tante creature Korg, ovvero la prima serie Pa. Insieme a lui si rideva dei pattern (Fill-In) sugli arranger denominati da Francesco i “Fill Terremoto” o delle note “storte”, con l’interpretazione della macchina che avevo programmato con errori.
Io ero entusiasta di lavorare con Michael, perché sapevo che molti suoni super famosi di M1 Korg erano stati realizzati anche da lui. Era una parte importante nel fantastico staff Korg in cui ho collaborato. Un onore averlo conosciuto e frequentato.
Marcello Colò
E alla notizia di questa improvvisa scomparsa di Michael Geisel, si può rimanere solo senza parole. Non ho moltissimi momenti condivisi in quelle che erano le occasioni sistematiche del Musikmesse, però - sin dalle prime battute - Michael si è sempre presentato come una persona dinamica e disponibile, sempre pronta a regalare un sorriso, anche quando i momenti dei preparativi fieristici ti mettevano a dura prova.
Alle Fiere come diciamo da sempre prima o poi ci si conosce tutti e Michael lo vedevi sempre in Pole Position! Michael aveva anche la sua bella presenza che, insieme al suo sorriso, ti regalavano un’empatia immediata fatta di condivisioni e anche di gag. Pensando appunto alla sua persona (che con solarità si distingueva sempre anche in mezzo a tanti espositori) mi lascia davvero senza parole. Duro da comprendere che il male lo abbia rapito così nel giro di appena un mese. Troppo velocemente per metabolizzare questa scomparsa.
Non sappiamo dove vadano le persone che incontriamo nel nostro percorso..ma sappiamo dove rimangono ♥
RIP
Michael...
Grazie a Roberto Marcucci e Max Tempia per le foto fornite per questo ricordo.