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korg vox amplug brian may recensione review opinione frank caruso news smstrumentimusicali

Korg VOX amPlug Brian May, la recensione con esempi audio

Qualità del suono9
Facilità d'uso10
Innovazione8
Originalità9
Rapporto qualità/prezzo9
9

Korg VOX amPlug Brian May

Timbro da stadiokorg vox amplug brian may recensione review opinione frank caruso news smstrumentimusicali

Vox amPlug Brian May è un divertentissimo mini ampli portatile da collegare alla nostra guitar e predisposto per ascolto headphone. Prodotto da Korg su design dello stesso iconico chitarrista dei Queen (Brian May), è in realtà la replica dello storico Vox Ac30 proposto nella versione, e con i preset sound, proprio del capelluto britannico.

Amplug si inserisce in quel settore in grande espansione di hardware portatili guitar oriented, dedicato ai musicisti in mobilità che hanno esigenze di appunti, o magari di un pre-riscaldamento prima di salire sul palco, ma con esigenze di praticità e prontezza d’uso. Devo dire che mi ha da subito incuriosito, e la mia storica passione e devozione per il Maestro non poteva che portarmi qui…

IN PROVA

Hardware leggerissimo decisamente simpatico, in pieno stile vintage dal rosso “Vox” dell’ amplificatore AC30 a cui si ispira e al colore della chitarra dello stesso Brian May, si presenta da subito molto “friendly”. Il jack è posizionabile con diverse angolazioni a scatti in base ai modelli di guitar a cui lo connetteremo, adattandosi sia a chitarre con ingresso sul top, che sul profilo, forse meno pratico su chitarre con ingresso ad incasso simil/fender, ma in ogni caso riusciamo a connetterlo agevolmente anche su una Stratocaster.

I comandi sono essenziali, o meglio, “minimali” perché di fatto a fronte di pochi controlli abbiamo in realtà un buon numero di funzioni.

Sul lato sinistro il pulsante di accensione/spegnimento che svolge questa funzione in modalità “long press” quindi con una pressione mantenuta nel tempo. Lo stesso pulsante ci consente di splittare dalla configurazione “standard” ovvero Vox Ac30, indicata da un Led verde, al profiling signature appunto "Brian May” che sarà indicato dal Led Rosso. La configurazione signature ci porta verso un modello con maggior gain ma soprattutto attiva la funzione treble Boost, che spesso contraddistingue il timbro di May; basti pensare agli arpeggi di We are the Champions o della più recente Headlong per capire a cosa ci riferiamo, ovvero quel timbro ben distorto ma che esalta sempre pennata e armonici.

A questo punto il nostro AmPlug si comporta esattamente come un amplificatore, mettendoci a disposizione un potenziometro per il Gain di ingresso (1), uno per la regolazione dei Treble (2) (nel caso del setting su profiling Brian May con la funzione Treble Boost” attivata) e un volume di uscita (3).

Il quarto potenziometro invece è di fatto un controllo multifunzione essendo anche un switch.

Alla pressione dello stesso potremo infatti attivare i seguenti effetti: pan delay (replica della configurazione del solo Brighton Rock dall'album She Heart Attack), un delay corto con poco feedback tipico di molte ritmiche del nostro Brian, Phasing (replica del preset Keep Your Self alive da Queen 2), Chorus molto largo con grande immagine Stereo, tipico di alcuni arpeggi "crunch".

Il pulsante al di sotto del switch di accensione è dedicato al settaggio del tempo degli effetti, sia Delay che chorus, con la funzione tap che ci consente di impostarne il tempo/Bpm.

Se dallo stesso controller (potenziometro n. 4) manteniamo la pressione invece, attiviamo la funzione Pattern Ritmico.

Una volta attivata la funzione, con un nuovo breve click avremo la possibilità di passare ad un pattern successivo, spingendo invece verso dx il switch modificheremo il volume del pattern ritmico aumentandone il valore, mentre a sx diminuiremo il valore di volume, indipendentemente dal volume della guitar gestito sempre dal potenziometro n. 3. Questo ci consente di avere un piccolo mix della nostra parte di chitarra rispetto a quella ritmica

Presenti un buon numero di pattern ritmici fra cui il campione di We Will Rock You.

PANORAMICA PRESET

Per provare AmPlug abbiamo preso una base minus iconica, Hammer to fall, originale senza la traccia di chitarra, per sentire se effettivamente il timbro, saturo con poco delay e chorus, si inserisse correttamente nel mix, e il risultato è stratosferico….

Riportiamo sia la parte con base che solo guitar (esempio Audio 01.bis) per apprezzarne i colori.

Un brano che ha fatto la storia è il solo di Brighton Rock, creato con un delay sul quale Brian May si spostava di quarte o terze creando quindi dei contrappunti, ovviamente con la cura del tempo e del BPM. Uno dei preset presenti ripropone proprio quel delay, probabilmente a nastro, in Pan stereo con un feedback molto corto. Possiamo settare il volume del delay sempre dal potenziometro multifunzione (4).

Il chitarrista dei Queen è solito creare dei riff a metà tra ritmica e arpeggio, e il timbro diventa fondamentale se non desideriamo che tutto diventi un impasto. Il booster sui Treble in questo caso è provvidenziale.

Nei preset ritmici è presente il sample dello storico brano We Will Rock You, un brano di sola "batteria" voce e chitarra, e replicarlo da soli è devo dire emozionante…. In realtà un ottimo spunto per studiare ed esercitarsi

CONCLUSIONI

Per chi come il sottoscritto è cresciuto studiando i Queen, questo piccolo Hardware è sul limite del feticismo, qualcosa da avere per forza!

Ma se ci distacchiamo un attimo dal trasporto affettivo, dobbiamo riconoscere il pregio non solo timbrico di altissimo livello, davvero alto per qualità e performance. A meravigliare è infatti l’incredibile praticità di utilizzo, pronto uso, senza fronzoli. In questo senso incarna pienamente lo spirito dell'amplificatore: chitarra, jack e si suona! E trovo davvero utile questo strumento non solo per esercitarsi evitando di accendere una workstation, monitor e schede audio, o una pedaliera, ma soprattutto nei backstage! Pochi giorni fa prima di salire sul palco avrei voluto scaldare le mani, sentire alcune note, ripassare alcuni passaggi.. se avessi avuto in tasca Amplug di Vox sarei stato felice, ora sarà sempre con me!

PRO

  • Fedeltà dei preset ai timbri signature originali
  • Praticità di utilizzo senza necessità di programmazione
  • presenza di Pattern Ritmici per didattica

CONTRO

  • Design minimale con adesivi (per i puristi vintage, la presenza di una vera membrana in tessuto avrebbe reso il piccolo hardware un gioiello)
  • Assenza di serigrafie sui comandi

 

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Info:

vox amplification

 

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