Dopo Moog One, uno dei synth analogici più potenti della storia ma anche molto costoso, l'azienda di Asheville presenta Muse, con un corredo di specifiche di grande rispetto, pronto a confrontarsi con Oberheim, Sequential e 3RD Wave
Sapevamo da tempo di Muse, e finalmente è arrivato, dopo cinque anni di gestazione. A vederlo così, si riconoscono elementi di One, ma anche un passo avanti nell'estetica che richiama, diciamolo pure, anche alcuni elementi di synth vintage Moog, con i pulsanti colorati, e altri sintetizzatori Roland con gli slider per gli inviluppi programmabili.
Il concetto di Muse non deriva da una versione scalata di Moog One, ma è nato direttamente dal successo di Minimoog Voyager, per i suoi oscillatori discreti, un mixer analogico capace di saturare il suono e matrice di modulazione, per citare un paio di dati. Mentre la catena è completamente analogica, il controllo è totalmente digitale. Lo step sequencer a 64 passi include anche funzioni probabilistiche, un potente arpeggiatore, il chord memory.
Ecco i dati in sintesi:
- otto voci analogiche, ognuna con due VCO, con triangolare e dente di sega da mettere in mix tra loro, PWM, Ottava, frequenza e Wave Mix per miscelare dente di sega, triangolare e PWM assieme. Presente l'hard sync e il routing per la modulazione di frequenza
- VCO per modulazioni, con forme d'onda Sine, dente di sega, dente di sega invertita, quadra e rumore), con possibilità di funzionamento nel range audio. Il VCO può essere indirizzato alla modulazione del pitch, al filtro, al PWM, al VCA e al panning.
- doppio VCF, entrambi ladder ma con il secondo filtro che puà lavorare in modalità High Pass, in serie o parallelo
- VCA stereo, con volume, posizione del pan e ampiezza del pan
- Due LFO, con un terzo LFO dedicato al pitch
- inviluppi assegnabili
- matrice di modulazione a 16 slot
In fatto di effetti, Muse presenta un processore chiamato Diffusion Delay basato sui primi delay digitali a rack, presumibilmente BBD.
Ogni patch può essere formata da due timbri indipendenti, che possono essere posti in layer o split.
La meccanica di tastiera a 61 tasti è semipesata con velocity e aftertouch di canale (niente MPE). In termini di performance, Muse può contare due Pitch Bend, Modulation Wheel, Macro Knob, Hold switch, pedali di espressione e sustain che possono essere riprogrammati a piacere.
Il pannello di controllo è costruito attorno a ben 41 knob, 16 slider e 129 pulsanti con display oled.
È compreso un arpeggiatore con controlli di trasposizione, catene di sequenze, step editing, modulazioni sui parametri del timbro e capacità di 16 banchi ognuno con 16 sequenze.
Le uscite comprendono Main Legt Right. cuffie, CV In/Out, Clock In/Out, MIDI In/Out/Thru e USB.
Il peso è di 14,5 kg.
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Prezzo: € 3.499 inclusa IVA