Alcuni semplici ed utili consigli per personalizzare il suono di pianoforte di Modartt Pianoteq
Ciascun modello di Pianoteq dispone di un discreto numero di preset, per venire incontro alle esigenze dell’esecutore. Troviamo quindi nomi quali Pop, Jazz, Blues, Classical per votarsi a specifici generi musicali, oppure aggettivi come Bright, Intimate, Cinematic per aiutarci nella scelta. Tuttavia se volessimo adattare il timbro al nostro gusto personale o volessimo ricreare quello di uno specifico brano, cosa potremmo fare? Vediamo in questo secondo focus come ottenere un suono declinato per la musica pop.
Gli utensili di Pianoteq
Nel focus precedente abbiamo visto come adattare il timbro di pianoforte a contesti rock. In questo secondo focus vedremo invece come ricreare alcune sonorità tipiche della musica pop, sempre partendo dai preset di Pianoteq e sfruttando gli utensili timbrici che Modartt fornisce. Come abbiamo già avuto modo di esplorare nei due articoli dedicati al sound design (Parte 1 e Parte 2) e ascoltare nei vari video, Pianoteq dispone di diversi strumenti per modificare o persino stravolgere il timbro. Questi focus sono volti a comprendere come sfruttare i parametri di Pianoteq, che in principio possono apparire poco intuitivi e complessi, ma al contrario bastano alcune indicazioni per ottenere in pochi passaggi il risultato desiderato.
Abbiamo descritto nel primo focus come utilizzare il particolare equalizzatore, che non opera mediante filtri, come un equalizzatore tradizionale. Nel menù Voicing invece possiamo modificare alcuni parametri dei modelli fisici che influiscono direttamente sul timbro finale. La durezza del martelletto modifica lo spettro del timbro: più duro il feltro, più brillante il suono. Sempre in questo menu possiamo regolare il rumore del martelletto e il punto in cui la corda viene colpita. Useremo anche il menu Design, dove possiamo modificare l’impedenza meccanica della tavola armonica. Con un'impedenza elevata si ottengono suoni lunghi, ma deboli, mentre con un’impedenza bassa si producono suoni forti, ma brevi.
Il pianoforte pop
Il pianoforte acustico ha una lunga storia nella musica pop e ha contribuito a creare alcune delle canzoni più famose. Senza ombra di dubbio i pianoforti a coda sono tra i preferiti delle pop star, per il loro timbro ricco e gradevole. Tuttavia in molti brani pop vengono utilizzate anche altre tipologie di pianoforte: basti pensare al pianoforte verticale nel repertorio dei Coldplay, a "Someone like you" di Adele o "All of me" di John Legend. Anche Yamaha CP70/CP80 sono pianoforti elettroacustici molto utilizzati nel pop: li troviamo in molte hit di Phil Collins, in “Video killed the radio stars” dei The Buggles, in “True” degli Spandau Ballet e in molti altri successi, anche rock.
Ricordiamo che entrambi questi modelli (verticale e CP70) sono disponibili nel catalogo di Pianoteq. Infine anche alcuni pianoforti campionati sono diventati iconici nella musica pop, ricordiamo ad esempio Roland RD-1000 e i preset di piano di Korg M1 o Kurzweil K2000. Questo per dire che la varietà di timbriche pianistiche utilizzate nella musica pop è davvero vasta. Sicuramente i preset di Steinway D, Bösendorfer 280VC, YC5, U4, CP70 e molti altri sono già perfetti per replicare brani famosi o comporre musica pop. Proviamo quindi ad esplorare i parametri di Pianoteq! Iniziamo a sfruttare la modalità Layer, per sovrapporre due pianoforti acustici con timbriche complementari, oppure un piano acustico e uno elettrico per un classico suono 80s, o ancora, spingendoci un po' oltre, a creare un tappeto, per ottenere il classico layer di pianoforte e pad, utilizzando i parametri del menu voicing, equalizzatore ed effetti. Un altro strumento che andremo ad utilizzare é il Morphing, col quale é possibile fondere due o più modelli insieme, per ottenere modelli ibridi.
Esempi timbrici
Partendo da alcuni preset, abbiamo creato alcune sonorità adatte alla musica pop. Gli strumenti utilizzati sono il Layering, il Morphing, i menu Voicing e Design, l'equalizzatore a modelli fisici, la sezione multieffetto e un po' di fantasia. Nel video seguente ecco il risultato:
- Esempio 1 - Steinway Pop 1: abbiamo aggiunto al classico suono di Steinway Model D un layer di Fender Rhodes MkII e uno di Celesta, molto basso e col tremolo, che arricchisce ulteriormente il timbro.
- Esempio 2 - Morph BosStein Pop 2: grazie alla funzione Morphing abbiamo creato un ibrido tra due pianoforti entrambi molto apprezzati. Tramite Impedance e Cutoff abbiamo allungato il suono e incrementato le armoniche.
- Esempio 3 - Piano Pad + Shimmer Pop 3: grazie al layering, abbiamo stratificato un piano acustico e un piano elettrico. Un terzo layer é stato trasformato in pad, con hammer hardness al minimo, chorus e riverbero elevati e Impedance al massimo. Un pizzico di Eq per assottigliarlo. Il risultato ricorda lontanamente uno square pad.
- Esempio 4 - Woody tremolo piano Pop 4: sempre col layering, abbiamo aggiunto ad un preset di Bösendorfer, un secondo pianoforte con Tremolo, ottenuto col parametro Note Effects, ed un hand pan effettato con phaser ed equalizzatore a modelli fisici, che aggiunge un suono percussivo all’attacco e metallico nella coda.
Leggi la prima puntata del focus dedicato a Pianoteq 8