Ableton Live 12: uno sguardo alle novità
Abbiamo avuto la possibilità di testare le novità introdotte nella beta del software di casa Ableton. Vediamole insieme.
Nuova interfaccia grafica
Live 12, annunciato nei giorni scorsi (uscita prevista per l’inizio del 2024) si presenterà migliorato nell’aspetto grafico, senza, tuttavia, stravolgerne l’interfaccia.Nuovi temi e qualche possibilità di settaggio in più sono stati implementati per rendere la daw più customizzabile rispetto alle precedenti release.
Rilevante la possibilità di visualizzare il mixer in sessione arrangiamento, must have di cui sicuramente molti utenti sentivano la mancanza. È stata migliorata la precisione dei fader e la color scale che li identifica in modo da rendere il workflow in fase di mix più agevole. Spostarsi in session view per chi lavora su un monitor solo sarà uno “spiacevole ricordo da archiviare”.
In ultimo, ma sicuramente rilevante dal punto di vista grafico, è stata introdotta la stacked detailed view che consentirà all’utente di non dover più scegliere cosa visualizzare fra effetti/strumenti e clip audio/midi. Un passo in avanti che snellirà il processo di lavoro consentendo di editare il contenuto delle clip e, contemporaneamente, intervenire a livello di sound design. Manca, ma non escludiamo che venga implementata in futuro, la possibilità di vedere la catena di effetti direttamente sul channel strip.
Browser
Importante l’intervento effettuato sul browser che consentirà di identificare campioni e device tramite tag. Gli sviluppatori hanno provveduto a indicizzare tutto il contenuto di Live lasciando all’utente la possibilità di catalogare librerie e device esterni, aggiungendo anche tag personalizzati. Tramite hashtag nel motore di ricerca sarà, quindi, possibile richiamare quanto taggato o muoversi nella cronologia di quanto cercato tramite frecce, ottimizzando i tempi.
Particolare degno di nota, il tasto “ricerca per simile” che consente di trovare alternative più a fuoco rispetto al primo tentativo di ricerca effettuato. Lo stesso tasto è presente all’interno di device che consentono l’importazione di campioni esterni (ad es. drum rack). L’analisi “ricerca per simile” è estesa anche alle cartelle presenti in Places. Questo comporta che, alla prima ricerca, la macchina scansionerà tutto il contenuto (una volta e poi più, a meno che non si aggiungano altre directory, caso in cui la scansione interesserà solo ed esclusivamente le nuove cartelle).
Accessibilità
In sintonia con l'Agenda 2030, Live 12 si impegna ad avere una visione più inclusiva, introducendo la compatibilità con gli screen reader. Questa innovazione permette di rendere il software accessibile a un pubblico più ampio, compresi coloro che, in assenza di questa importante funzionalità, non potrebbero usufruirne.
Miglioramenti nell’editing midi
Molto migliorato l’editing midi. La funzione probability, introdotta con Live 11, è ora applicabile anche a un gruppo di note di una clip e non solo alle note singole. Viene, inoltre, introdotto il taglio immediato di note lunghe in base alla griglia settata e la possibilità di effettuare tagli ad hoc senza essere legati alla griglia semplicemente premendo E, il tutto in un’ottica di lavoro più fluida. Una combinazione di tasti (alt gr/option shift E) unita al movimento del mouse ci consentirà di suddividere una nota di un valore pari alla sua metà fino a un massimo di un duecentocinquantaseiesimo. Inoltre, gli stessi shortcut presenti in arrangement per la regolazione visiva del layout (Z,X,W, H) sono applicabili alla clip. Aggiunto anche il pulsante “humanize”.
Le clip midi sono state aggiornate con l’aggiunta di due pannelli dedicati uno alla generazione di pattern (ritmici, melocici, armonici e melodico-armonici) da zero (a clip vuota), l’altro dedicato alla trasformazione di clip già esistenti in cui posso decidere cosa modificare e come, a seconda del tipo di funzione impostata, semplicemente selezionando quello che mi interessa modificare.
Nei generatori l’utente ha la possibilità di scegliere fra rhythm, dedicato alla creazione di pattern ritmici, shape, per pattern melodici, stacks, per la creazione di accordi e seed per generare pattern melodico-armonici. Il risultato che si ottiene dipende dai settaggi che andrò a impostare nel generatore.
Per le trasformazioni, che operano su contenuto già scritto, vengono offerte molteplici funzionalità che vanno dall’arpeggiatore a trasformazioni su pitch, tempo, velocity etc. etc. L’ottica è farsi aiutare dalla macchina a trovare soluzioni alternative a ciò che abbiamo già scritto. Un comodo tasto reset ci consente di azzerare i parametri di ogni trasformazione.
Key and Scale
Prosecuzione naturale di scale, funzione introdotta con Live 11, Scale awareness aiuterà gli utenti nel rispettare l’impianto tonale dei propri brani, senza incorrere in errori dettati da poca esperienza o da un orecchio non ancora ben allenato. Semplicemente scegliendo la tonalità e il modo dalla barra principale, tutto il midi presente nel progetto sarà coerente con questa impostazione. In quest’ottica tutti i midi effects sono stati aggiornati e presentano al loro interno un pulsante scale aware in modo da settare l’effetto correttamente dal punto di vista melodico-armonico. Una precisazione importante: se si lavora in scale aware attivo, tutti i knob che consentono di agire sul pitch ragioneranno in gradi della scala (SD) e non più in semitoni (ST).
Tuning system
Live 12 introduce la possibilità di importare scale non basate sul temperamento equabile. Nella library un’apposita cartella “Tunings” consente di settare appositi file scala all’interno del device scelto, offrendo nuove possibilità creative e aprendo l’utilizzo di live anche a tutti quegli utenti che non utilizzano sistemi di accordatura “standard”. Nota importante: dal momento in cui procediamo all’importazione di un file scala differente dal “mondo occidentale”, viene disattivato, come diretta conseguenza, il tasto scale awarness e il piano roll viene adattato al nuovo tuning.
Nuovi strumenti: Meld
Synth basato su due macroscillatori che fanno da sorgente per due motori indipendenti (Engine A e Engine B), ognuno dei quali presenta un controllo inviluppi e due LFO, un pannello filtri (alcuni dei quali funzionano in modalità scale awarness, seguendo cioè la tonalità d’impianto), un limiter.
Degno di nota il modulation matrix che consente di modulare ogni parametro dei due engine, sia separatamente che in modalità “crossed”.
Nuovi effetti: Roar
Si tratta di un device che dispone di più stadi di saturazione che possono lavorare con diverse possibilità di routing (singolo, seriale, parallelo, mid side, multibanda e feedback ). In expanded view ogni stage è settabile tramite shaper (molte le curve disponibili) e pannello filtri dedicato (anche qui la scelta è ampia).
Molteplici sono le possibilità per sperimentare come, ad esempio, la generazione di un effetto feedback (FB MODE) che, a sua volta, può essere distorto in modo indipendente rispetto al segnale diretto.
Si tratta di un effetto complesso con cui si può passare dal colorare leggermente il suono a stravolgerlo in toto. Enormi possibilità creative grazie al pannello matrix che consente di modulare ogni parametro tramite 2 LFO, un envelope follower e un noise.
Completa il tutto un compressore.
Restyling & Updating – Granulator III e nuovo sistema di modulazione M4L
Non ha bisogno di presentazioni il granulatore di Henke. Alla sua terza edizione, oltre ad avere un’interfaccia grafica aggiornata, aggiunge tre modalità di riproduzione dei campioni (classic, loop e cloud) e l’interessante possibilità di catturare in real time l’audio sia interno che esterno. Introdotta la compatibilità MPE.
Novità anche per i dispositivi M4L che, dalla versione 12, daranno la possibilità, all’utente, di intervenire direttamente sui parametri dopo averli mappati, cosa che, prima, non era possibile fare.
Performer Pack e Lost & Found
Performer pack, Ideato da Iftah (@iftah.gabbai), comprende quattro device: Arranger looper, un looper stile dj pensato per la vista arrangiamento, Variations, che consente di effettuare uno snapshot delle configurazioni del set o di singole tracce audio o midi. A seconda della modalità impostata (set o track/group) è possibile salvare il passaggio da una clip all'altra, i livelli delle mandate, il pan pot, il livello dei fader e, nel caso di utilizzo di un sintetizzatore, anche tutte le modifiche apportate allo strumento o all’Instrument rack. Ogni modifica può essere richiamata istantaneamente tramite stash, che “fotografa” i settaggi e recall, che li richiama."
Performer, un “editor” di controller che consente da una parte di mappare controller midi non convenzionali, customizzandoli a proprio piacimento, dall’altra di utilizzare un controller virtuale con cui pilotare parametri interni alla daw (utile in fase di produzione). Questo device permette, infatti, di implementare knob, fader, pulsanti e toggle, ognuno dei quali è in grado di controllare fino a 8 parametri diversi seguendo curve selezionabili o disegnandole a piacere. Gli object assegnabili sono gestibili da un macro-editor in cui ogni slot dispone di 6 modalità di assegnazione (map, cc, cv, rpn, nrpn, tempo). Un pannello dedicato al routing consente, infine, di customizzare il percorso del segnale. L’ultimo, Prearranger, è un device dedicato alla stesura di prearrangiamenti.
Lost and Found, invece, è un pack che raccoglie sample di suoni realizzati con materiali inusuali e registrazioni foley per aggiungere espressività e carattere alle proprie produzioni.
Agevolazioni
Per un tempo limitato sarà possibile fare un pre-order del software salvando un 20% di sconto (https://www.ableton.com/en/shop/live/). Per quanto riguarda gli sconti EDU, questi non potranno essere combinati con i prezzi di aggiornamento ma, acquistando una delle 3 versioni di Live 11 (Intro, Suite o Standard) durante la campagna promozionale di Live 12, si avrà accesso all’aggiornamento gratuito alla nuova release, un “grace period” che farà sicuramente piacere agli utenti edu.
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