Nei chitarristi che suonano dal vivo ci sono due istinti contrastanti che convivono e ne corrodono l'anima: suonare con il setup più grosso ed ignorante possibile, sfidando gli dei con volumi ed un impatto sul palco colossali; suonare con il setup più compatto possibile, che stia in uno zainetto, e deridere i propri compagni di band per tutto il montaggio.
Se la prima soluzione è chiaramente quella che tutti vorremmo in una vita ideale in cui non ci sono locali con palchi stretti, gente che vuole conservare l'udito e macchine da caricare e scaricare; la seconda soluzione è quella che alla fine chi suona, e magari deve spostarsi spesso tra sale prove, locali, mezzi di trasporto e casa propria, desidera trovare più dell'acqua nel deserto. Tuttavia in passato suonare portandosi solo chitarra e pedaliera voleva dire sacrificare notevolmente il suono. Oggi però non è più così, perchè esistono pedali che simulano ampli e cabinet in maniera così realistica che le soluzioni compatte sono diventate fortemente competitive.
COSA SONO I PEDALI AMP/CAB SIMULATOR
Come può un pedale sostituire completamente un ampli? In diversi modi ma oggi ci occupiamo di quei pedali digitali compatti che contengono sia simulazioni di ampli e cabinet. Sono pedali che contengono un modeling digitale degli amplificatori, con i classici controlli di gain e eq, e poi fanno passare il suono attraverso degli algoritmi di convoluzione che utilizzano i tanto famosi IR per simulare in modo realistico la risposta di un cabinet microfonato (se non sapete cosa sono gli Impulse Response vi consiglio il mio articolo a riguardo - COSA SONO GLI IR? UNA COSA DIFFICILE SPIEGATA FACILE).
Ovviamente in pedaliere multi-effetto e profiler come quelli di Kemper, Fractal Audio, Line 6, Neural DSP o Headrush potete trovare tutto questo e molto altro, ma l'ingombro ed il prezzo sono assolutamente superiori alle soluzioni che voglio proporvi oggi, che sono pedali per pedaliere compatte, fatti apposta per ridurre al minimo le dimensioni del nostro rig.
Ne vediamo quattro, ognuno di questi con prezzo, pro e contro.
STRYMON IRIDIUM
PREZZO: 399€
PRO: versatile, scelta di cabinet ampia, aggiornabile
CONTRO: operatività stereo/MIDI macchinosa, riverbero non eccezionaleLo Strymon Iridium è considerato da parecchi il capostipite di questa categoria. Con la possibile di richiamare tre modelli di amplificatori (Fender Deluxe Reverb, Marshall Plexi e Vox AC30) con tre cabinet combinabili per ciascun modello amp, è grande circa un pedale standard e mezzo ed è noto per la sua versatilità, che va dai puliti a suoni lead non spintissimi ma già belli carichi. Può essere utilizzato in mono o stereo ed è controllabile via MIDI, anche se con la scomodità dell'input mono/stereo, così come l'ingresso MIDI, da sdoppiare con apposito cavo.
Ottima la possibilità di caricare anche propri IR se ne abbiamo di nostri che preferiamo a quelli standard.
WALRUS AUDIO ACS1
PREZZO: 419€
PRO: iper realistico, 2 amp/cab contemporanei in stereo, molto compatto, full stereo, boost integrato
CONTRO: gain più ridotti, no controllo di espressione
L'ACS1 di Walrus Audio è uno dei pedali più nuovi di questo settore, arrivato l'anno scorso si è già però guadagnato il titolo di principale competitor dell'Iridium. E' full-stereo, ha l'uscita cuffie, può essere aggiornato via USB (IR compresi), può salvare tre preset ed è davvero molto compatto, tanto da occupare solo lo spazio di un pedale standard.
Può emulare 6 amplificatori (anche qui Fender Reverb, Marshall Bluesbreaker, Vox AC30) e 6 cabinet, con però la possibilità, davvero interessante, di utilizzarne due diversi sulle due uscite stereo, così da ottenere un suono molto più tridimensionale e ricco. Oltre a questo possiede anche un boost integrato.
TWO NOTES TORPEDO C.A.B. M+
PREZZO: 319€
PRO: DI out XLR, schermo LCD, 26 cabinet selezionabili di default
CONTRO: ampli solo clean, interfaccia non immediata, alimentazione 12V, processing 24-bit
Il Two Notes Torpedo C.A.B. M+ è sicuramente una delle soluzioni migliori per rapporto qualità prezzo sul mercato. Offre non solo operatività stereo ma anche un'uscita cabinet indipendente e un'uscita XLR bilanciata oltre al solito Line Out.
Ha il limite di avere solo un modello di ampli clean disponibile (un classico Fender Bassman) e quindi avrete bisogno di altri pedali drive per costruire il suono di base. Questo detto è forse quello che offre più scelta di cabinet, ben 26 (più la possibilità di caricare i propri).
L'interfaccia non immediatissima è un po' compensata dallo schermo LCD ma di certo non è quel pedale che vuoi andare a smanettare mentre suoni.
BOSS IR-200
PREZZO: 399€
PRO: schermo LCD, interfaccia molto completa, send/return incluso, scheda audio integrata per registrare
CONTRO: non tutti i suoni e IR sono bellissimi, più adatto agli smanettoni
Il Boss IR-200 è probabilmente il pedale più completo in quanto a funzioni di questa categoria. Conosciamo Boss è la sua capacità di realizzare prodotti davvero versatili e che si adattino ad ogni esigenza. Il fatto che il pedale sia stereo ed abbia anche un send-return stereo fa si che la nostra pedaliera possa davvero essere comparata ad un rig ampli/cabinet a tutti gli effetti.
La classica interfaccia digitale Boss della serie 200 fa si che questo pedale sia forse un po' meno immediato, soprattutto rispetto allo Strymon e al Walrus Audio, ma dal punto di vista del suono siamo ad un livello quanto meno comparabile. Il fatto che Boss abbia inserito molti IR, sia mono che stereo, propri e anche 10 da Celestion aggiunge valore, perchè come sappiamo gli IR fanno davvero la differenza sul suono. Adattandosi a qualsiasi genere non farà tutto tutto al massimo ma sia livello di suono che di costruzione è uno dei pedali meglio riusciti di Boss degli ultimi anni.