Non c'è niente di meglio che la concorrenza quando si parla di sintetizzatori!
Dopo il primo colpo di Behringer con l'annuncio di UB-XA (ne abbiamo parlato qua), è arrivato improvvisamente l'annuncio del nuovo Oberheim OB-X8, partendo dall'esperienza del più recente Sequential Prophet 5. Il SuperBooth di Berlino è stato il primo palcoscenico pubblico per OB-X8 in Europa, e ha entusiasmato per la qualità del suono.
Behringer non è rimasta a guardare e ha cominciato a distribuire le prime unità di UB-XA. Online si trova un video di ben 22 minuti per spiegare le funzioni di UB-XA, con alcuni esempi audio.
Il suono però non ci ha convinto particolarmente: risulta molto ruvido e asciutto. Forse qualcosa è andato storto nei livelli durante la registrazione... Meglio sentire all’opera UB-XA in questo video ufficiale, molto più coinvolgente per le sonorità da Oberheim.
I due contendenti non potrebbero essere più differenti, anche se entrambi dichiarano la discendenza dai polifonici Oberheim. Mentre OB-X8 può fregiarsi del placet di Tom Oberheim, rinchiudendo nel cofano diversi filtri e oscillatori analogici ripresi dal SEM (solo i filtri), OB-X, OB-XA (leggi il nostro approfondimento) e OB-8, l'UB-XA è sembra ispirato al solo OB-XA e, con l'uscita di OB-X8, l'interesse verso il clone potrebbe calare.
Entrambi i modelli hanno modulazioni e inviluppi digitali, con l'aggiunta di tutto l'armamentario minimo per le produzioni odierne, cioè il display, nuove modulazioni e connessioni.
Al momento, in attesa di metterci le mani sopra, sembra che i due contendenti abbiano caratteristiche timbriche piuttosto differenti, sebbene la base di partenza teorica sia la stessa. Behringer più duro e meno dinamico, Oberheim più pieno, grosso e dolce, quando occorre, con il classico suono americano.
Certo non si può giudicare da una demo su Youtube: aspetteremo di metterci le mani sopra per giudicare.
L'estetica è altrettanto differente: Oberheim OB-X8 richiama in toto il precedente OB-X, mentre UB-XA è ispirato a OB-XA. Dei due, la livrea nera con le righe blu è quella che più si addice a richiamare i classici Oberheim. Qui vince Behringer, secondo la nostra personale opinione. I pannelli di controllo sono simili, con UB-XA che appare essere più piccolo di dimensioni. Anche le meccaniche di tastiera differiscono: Oberheim impiega una Fatar, Behringer una meccanica proprietaria che ci aspettiamo essere del tutto simile agli altri polifonici che ha prodotto fino a oggi.
E poi ci sono i prezzi: ci vogliono quasi 6000 euro per un OB-X8, mentre è ragionevole credere che UB-XA sia sotto la soglia dei 1500 euro, considerando il passato dei synth polifonici di Behringer. Potrebbero esserci sorprese dell'ultimo minuto.
Era da tempo che non assistevamo a un confronto così serrato nel campo dei sintetizzatori analogici polifonici: nuove piattaforme di sviluppo (Propeht 5 e Oberheim OB-X8), progetti inediti ma che partono dalla tradizione come quel mostro sacro che è Moog One, mentre nei digitali virtuali continua l’ascesa di Roland con il suo JUNO-X
Noi amanti della sintesi avremo solo l’imbarazzo della scelta
Erano anni che non si vedeva un movimento così accelerato sui sintetizzatori!