Possedere uno strumento pregiato come un piatto professionale migliorerà sicuramente il tuo sound come musicista ma non è un traguardo che dimostra di essere diventati bravi batteristi. Un buon piatto bisogna prima conoscerlo, provarlo ed instaurare un feel con lui per poi comprarlo e successivamente nel tempo amarlo e rispettarlo.
Prendersi cura dei propri strumenti è il modo migliore per prevenire ammaccature e persino rotture. In questo articolo vorrei lasciarvi dei consigli su come utilizzare al meglio un piatto e come affrontare il problema della loro usura.
LE CLASSICHE CREPE SUI PIATTI
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità, ricordatelo sempre Peter!”, lo zio Ben di Peter Parker aveva ragione, noi batteristi dovremmo prendere esempio da questa frase perché molti di noi hanno “il Potere” di avere un suono abominevole con piatti pregiatissimi ma non ci prendiamo la “responsabilità” di tutelarli contro spaccature sempre più comuni.
Le crepe sui piatti, dopo anni di utilizzo, sembrano conseguenze inevitabili durante l’uso intensivo dello strumento ma non è così, bastano alcuni accorgimenti per aumentare considerevolmente l’aspettativa di vita di un piatto per il nostro drumkit.
UN MONTAGGIO ADEGUATO
Il primo passo per tutelare alla grande il nostro piatto, evitando di andare nel panico ogni volta che lo si percuote, è assicurarsi di aver effettuato un montaggio perfetto e sicuro in modo che il nostro “disco d’oro” possa lavorare liberamente.
È fondamentale proteggere i bordi interni del foro del piatto dal ferro dell’asta evitando il contatto. Usate sempre le guide in plastica nere date in dotazione con l’asta e se con l’andare degli anni si sono usurate compratene di nuove e sostituitele. L’importante è che il metallo del piatto stia a contatto con la plastica e non con il metallo dell’asta anche se di una lega diversa.
Sopra e sotto il piatto è sempre indicato usare dei feltrini. Oggi alcuni batteristi preferiscono non usare i feltrini sopra per lasciare più libero il suono dei piatti o degli stacks ma, almeno sotto come appoggio, il feltrino ci deve essere.
Una volta compiuti questi semplici passaggi abbiamo il nostro strumento ben fisso sull’asta all’interno di due feltrini. E sarebbe meglio non stringere troppo la vite in cima, non dovremmo bloccarlo altrimenti le sue vibrazioni 'lavorerebbero' male e potrebbero causare le prime crepe.
RISPETTIAMO LA “NATURA” DI UN PIATTO
Per colpire un piatto è necessario avvalersi di tecniche e dinamiche differenti in base al genere che stiamo affrontando. Una delle tecniche più comuni è far scorrere la bacchetta verso l’esterno al momento dello “stroke” in modo da controllare meglio il suono, per lasciare che i piatti vibrino con maggior vigore ed in totale libertà evitando di bloccare il loro movimento naturale.
Un’altra tecnica molto efficace è quella di lasciare la tensione dell’impugnatura della bacchetta nel momento in cui colpiamo, ad esempio un Crash o un China. Nel momento in cui prepariamo il colpo la bacchetta è ben salda nelle nostre mani ma quando colpiamo, immediatamente diminuiamo lievemente la forza applicata alla bacchetta evitando appunto di soffocare l’escursione e la vibrazione del piatto.
Stiamo parlando di una frazione di secondo, nessuno se ne accorgerà a parte noi. Bisogna avere pazienza ma con un pò di pratica questa tecnica è molto facile da imparare ed oltre a tutelare il piatto avrete anche un notevole miglioramento nel vostro sound.
Evitiamo i colpi secchi dove tutta la forza del braccio viene trasmessa al metallo. I colpi perpendicolari sono i peggiori perché viene applicata troppa energia 'inutile' e si oltrepassa la soglia sonora dello strumento.
Alcuni batteristi colpiscono troppo forte per poi trascinare la bacchetta verso il basso rischiando di rovinare istantaneamente i bordi esterni di un Crash, creando così le classiche crepe. Sono poco visibili inizialmente ma possono espandersi molto velocemente.
Cercate di dosare la forza ed utilizzare la dinamica corretta per ogni occasione, abbiate cura del vostro piatto, non serve “pestare” pesantemente per farlo suonare. Se lo colpite nel modo corretto e rispettate la sua natura, suonerà ugualmente allo stesso volume!
CERCHIAMO DI FARLI DURARE DI PIU’ EVITANDO SPESE INUTILI
Noi batteristi abbiamo il problema di avere molti pezzi nel nostro kit ed ogni volta montare e smontare tutto richiede tempo. A volte non svolgiamo questa procedura nel modo adeguato perché assuefatti al montaggio o distratti da stanchezza e pigrizia, ma dovremmo ricordarci che al minimo errore potremmo rovinare diverse parti del nostro strumento.
Sarebbe consigliato riporre i piatti sempre nella custodia dopo l’utilizzo, non solo per il trasporto ma anche per tutelarli dalle condizioni climatiche di una sala prove o di uno studio.
Il peggior nemico dei piatti è lo sporco e la polvere che si depositano nelle piccole incisioni circolari e col tempo rischiano persino di modificare il suono del metallo.
Altro nemico letale è l’umidità, la causa principale di ossidazioni verdi sopra e sotto il piatto che dovremmo evitare controllando periodicamente lo strumento e riporlo con cura sempre nelle custodie.
CONSIGLI BIZZARRI E CONCLUSIONI
Se il vostro piatto è già rotto non allarmatevi perché esiste un modo per rallentare la diramazione delle crepe, potete infatti tagliare il piatto con una lama per il ferro.
Disegnate a matita una curva dolce dove è presente la crepa, tagliate con un seghetto per il ferro o con un flessibile seguendo la linea ed infine levigate un poco con la carta vetrata per ammorbidire il taglio (ricordatevi di proteggervi con occhiali e guanti appositi).
Questa tecnica rimanda di qualche settimana/mese la rottura totale del piatto. Il risultato non è molto elegante ma può aiutare sicuramente chi non può permettersi di comprare piatti con costanza.
Il suono cambia ovviamente ma lo strumento può continuare ad essere utilizzato durante prove o live fino a quando smetterà di suonare definitivamente.
Quando il vostro piatto avrà suonato per l’ultima volta non buttatelo via e non abbandonatelo, perché è stato al vostro fianco per molto tempo ed un caro amico non va certo dimenticato!
Procuratevi un porta lampada, una lampadina e create un’atmosfera “cool” nel vostro studio in modo da avere con voi il vostro amico per sempre!