Il Tremolo è un effetto che ha fatto la storia ed ha avuto momenti di grande utilizzo e momenti di bassa marea. Da molti è ingiustamente considerato un effetto minore, io invece lo considero un effetto estremamente versatile che può essere una buona alternativa al chorus per dare movimento a ritmiche o linee soliste, e talvolta può trasformare dei semplici accordi mantenuti in una vera ritmica precisa al millimetro.
COM'E' FATTO IL TREMOLO
Dal punto di vista teorico il tremolo - da non confondere con la leva del tremolo che invece genera l'effetto vibrato - è uno degli effetti più semplici in circolazione. Possiamo realizzarlo anche in modo manuale alzando ed abbassando il volume della chitarra ritmicamente. L'effetto nella sua formulazione più semplice infatti non fa altro che modulare il volume di uscita ad una certa velocità ed intensità.
ESISTE UN SOLO TREMOLO?
La risposta è No! Il tremolo è uno degli effetti con cui i creatori di amplificatori, pedali ed algoritmi si sono sbizzarriti di più.
Eccovi una breve rassegna di tutto quello che è stato fatto con il tremolo fino ad oggi.
Tremolo Classici
Sono i tremolo che inizialmente venivano montati come funzioni accessorie negli ampli valvolari classici per avere qualche effetto aggiuntivo e sonorità diverse. Oggi li si trova replicati più o meno fedelmente nei pedali analogici e digitali e nei plugin per registrare.
Tremolo Valvolare di Potenza - Utilizza il segnale dell'LFO per modulare direttamente il bias delle valvole finali. In pratica le valvole finali subiscono una variazione periodica di corrente che crea una fluttuazione del guadagno, e quindi del suono. Va da se che anche la distorsione armonica cambia periodicamente, dando a questo tremolo un suono molto particolare, sabbiato e dinamico.
Alcuni, rari, esempi di ampli utilizzano le valvole di pre-amplificazione piuttosto che le finali. Il risultato è un suono che distorce di più e si ottiene un tremolo più saturo e scuro.
Tremolo a Fotocellula - Dalla metà degli anni '60 si iniziarono ad utilizzare cellule fotoelettriche negli amplificatori americani - come i Fender Blackface ed i Supro ad esempio. Per risolvere i problemi di instabilità e rotture delle valvole nel precedente tipo di tremolo, venne inventato un circuito che fa passare il segnale attraverso una resistenza fotoelettrica, una piccola lampada connessa ad un oscillatore LFO fa variare la resistenza ed il segnale audio ne esce più o meno intenso.
E' un tremolo più "brutale" che può creare anche un effetto on/off ricercato da molti. Non stressa le valvole ma di contro il segnale passa sempre attraverso il circuito e quindi degrada un po', anche ad effetto spento.
Tremolo Armonico - E' un tremolo concettualmente diverso dagli altri poichè non sfrutta una modulazione di volume costante su tutte frequenze ma utilizza due filtri e miscela il segnale proveniente dai due tramite un LFO che ne regola intensità e velocità. Semplificando molto, divide il segnale in due parti: le frequenze medio-basse e le medio-alte, quindi le alterna più o meno rapidamente.
E' un effetto ipnotico e fu utilizzato in una manciata di Fender Brownface e Blonde il cui suono è però ora molto ricercato. Aveva il difetto di necessitare ben tre valvole 12AX7 solo per lui, quindi era costoso e voluminoso da inserire negli ampli.
Tremolo Moderni
Sono i tremolo che sono stati sviluppati via via con l'avanzare delle tecnologie elettroniche e digitali. Permettono di realizzare combinazioni molto più complesse, sono meno costosi e non prevedono manutenzione.
Tremolo A Forma d'Onda Variabile - Molti pedali moderni, oltre a replicare il sound dei diversi tipi di tremolo classici, permettono anche un controllo più avanzato dell'LFO, che utilizza diverse tipologie di oscillatore con forme d'onda differenti e più creative. Si va dalla classica onda sinusoidale all'onda quadra perfetta, triangolare, rampa, casuale e chi più ne ha più ne metta. [Qui sotto alcune delle più comuni]
Tremolo Digitale - Fanno parte di questa categoria tutti i tremolo che utilizzano un algoritmo digitale per replicare l'oscillazione del segnale. Non ci sono più limiti alle forme d'onda, che possono spesso essere personalizzate a piacere ed hanno una precisione chirurgica nella modulazione per realizzare incastri millimetrici negli arrangiamenti.
Tremolo Programmabile - Possono essere sia digitali che analogici. Sono tremolo che possono essere programmati come uno step-sequencer, creando una vera e propria successione di picchi e valli - o on/off - a piacere. Solitamente dispongono di un numero di step che va da 8 a 12 fino a 16, e gli step possono variare di valore temporale per ottenere tremolo più o meno rapidi e con divisioni binarie o ternarie.
Tremolo Stereo - Questa è una categoria trasversale dei tremolo moderni. Ne fanno parte tutti quei tremolo che possono indirizzare il segnale a destra e sinistra del panorama stereo intensificando l'immagine stereo e la sensazione di ampiezza e pulsazione.
I MIGLIORI TREMOLO DI SEMPRE: VINTAGE E MODERNI
Inutile dire che gli originali sarebbero sempre meglio delle imitazioni ma, altrettanto inutile dire che il costo e la poca praticità di certi amplificatori classici lascia ampio spazio alle imitazioni moderne. Queste inoltre sono più versatili e solitamente ampliano di molto le funzioni presenti rispetti agli originali.
Ascoltando però gli originali vi potrete orientare facilmente nel mondo dei pedali moderni e scegliere cosa fa più al vostro caso.
Tra i tremolo valvolari che operano sul bias delle valvole finali non possiamo non possiamo non citare gli immortali Fender Blackface e Silverface Princeton e Vibro Champ, oltre ai Fender 5G9 Tremolux, che prendevano il nome proprio da questa caratteristica molto apprezzata negli anni '60 e '70.
Un tremolo morbido e molto di classe, con una distorsione armonica che diventava accentuata solo a volumi molto alti.
I tremolo con una modulazione del bias sulle valvole di preamplificazione furono montati prevalentemente su alcuni Fender Blackface e Silverface Vibro Champ e sul mitico Fender 5E9 Tweed Tremolux, il cui suono è ricercatissimo e molto imitato nei pedali.
La sua saturazione è particolarmente evidente poichè l'oscillazione del segnale proprio nel primo stadio di amplificazione lo fa saturare molto più facilmente ed anche la sua azione è molto più drastica.
I tremolo a fotocellula sono quelli più comuni montati negli amplificatori valvolari classici. Praticamente tutti i Fender Blackface e Silverface con il tremolo (a parte i Princeton e i Vibro Champ) hanno questo tipo di circuito. Lo si può trovare però anche negli amplificatori Vox vintage e in molti ampli Gibson con tremolo.
A causa del tipo di circuito e della resistenza fotoelettrica, la peculiarità di questo effetto è l'aggiunta di una sottile modulazione in frequenza che ricorda vagamente un wah.
Il tremolo armonico è decisamente il regno dei Fender Brownface e dei Blonde Pro, è possibile trovare questo effetto molto ricercato però anche nei Bandmaster, nei Super e negli Showman.
E' davvero un altro mondo rispetto agli altri tremolo classici, ascoltate la morbidezza ed allo stesso tempo la carica ipnotica della sua modulazione.
Nei tremolo moderni a mio avviso due pedali spiccano per versatilità. Il primo è lo Strymon Mobius, che ha una modalità Vintage Trem ed una Pattern Trem. Mentre l'algoritmo Vintage riprende i classici con gli algoritmi Harmonic, Photo e Tube, quello Pattern è in grado di creare delle sequenze programmabili che sarebbero impossibili con un tremolo classico. Le possibilità ritmiche sono enormi, molto contemporanee e particolarmente creative.
Il Walrus Audio Monument V2 è un pedale completamente dedicato al tremolo che ha una delle migliori riproduzioni del tremolo classico e di quello armonico del Fender Brownface. La possibilità di avere più forme d'onda, che nel tremolo armonico classico erano impossibili, il tap tempo integrato in un formato ridotto, nonchè una gestione digitale di un tremolo generato analogicamente lo rende tra i più in voga in questo momento.