Presentato per la prima volta al NAMM 2020, si tratta dell’esordio per Kurzweil in questo settore, con un MIDI Controller pianistico essenziale nei controlli fisici, ma con un ricco set di scene richiamabili e un potente editor software a corredo.
Kurzweil KM88: caratteristiche generali
Il nuovo KM88 è rivestito da un elegante chassis di colore nero, mentre il parco controlli comprende – sulla sinistra della tastiera - un Joystick a due assi e una coppia di switch +/-, mentre sul pannello troviamo un fader e una sezione con altri quattro pulsanti P1-4. Tutti i controlli fisici e i pedali sono liberamente assegnabili, e tra i parametri supportati spiccano quelli dedicati ai comandi trasporto per una DAW nel formato MIDI Machine Control (MMC). Kurzweil KM88 monta una meccanica denominata Real Piano Hammer-Action a 88 tasti, con sette regolazioni per la curva di Velocity.
Sul pannello posteriore, accanto al pulsante di accensione sono poste le connessioni: la presa per l’alimentatore di rete, l’interfaccia USB, una porta MIDI Out e tre prese per dei pedali: una coppia di tipo switch, più una terza presa per una variante a espressione. Come vedremo in seguito, tutte le impostazioni di KM88 sono memorizzabili in 120 locazioni User; Kurzweil fornisce in dote inoltre anche otto Factory Preset studiate per gli utilizzi più comuni. Una curiosità sul peso, Kurzweil dichiara sul proprio sito internet un valore di soli 7,95Kg, ma ritengo quello indicato sul manuale un valore più vicino alla realtà, essendo montata una meccanica “Hammer Action”: 18,5Kg circa.
Chord Mode
Una modalità che “strizza l’occhio” al Producer abituato a lavorare con i pad: essa consente di impostare sulla tastiera di KM88 una serie di accordi da triggerare su otto note selezionabili dall’utente. Per ogni nota è possibile definirne la Velocity.
Editor software
Disponibile per piattaforme Win/Mac, l’editor consente di definire nelle locazioni Multi per le quattro zone disponibili non solo i punti di split/layer, ma anche di assegnare a ogni zona i controlli fisici, i pedali, il routing MIDI e fino a ben 27 controlli virtuali, suddivisi in tre gruppi da nove fader, nove knob e nove switch. Tanto ben di Dio nel software mi fa presumere l’arrivo a breve in gamma KM di una superficie di controllo dedicata: vedremo. Lasta but not least, una curiosità: Kurzweil KM88 dispone di una funzione di autospegnimento programmabile fino a quattro ore.
Conclusioni
I punti di forza del KM88 sono per chi scrive le 120 locazioni di memoria Multi richiamabili direttamente da pannello e l’editor in bundle, quest’ultimo un ponte con il mondo esterno che consente di tramutare questo controller MIDI Kurzweil nel centro nevralgico del proprio setup. La tastiera rimanda alle sensazioni tattili provate con la M-Audio Hammer 88 in sede di test: se amate un tasto con una bella consistenza al tocco qui trovate “pane per i vostri denti”. Il Chord Mode potrebbe rivelarsi utile anche in quei casi in cui sia necessario triggerare sample o sequenze durante un live: ben fatto. L’assenza dell’Aftertouch sulla tastiera è giustificabile in un controller pianistico, un po’ meno il supporto solo per pedali sustain di tipo switch, quando oramai l’effetto del mezzo pedale è rintracciabile anche sui pianoforti digitali entry level. Kurzweil non ha ancora comunicato il prezzo del nuovo KM88, ma presumo sarà in linea con quanto proposto dai concorrenti (entro i 600 euro). Mi auguro infine che Kurzweil introduca nel bundle del KM88 qualche virtual instrument mirato e magari una DAW in versione “Lite”, in modo da combattere ad armi pari con la concorrenza nei contenuti software. L'arrivo sul mercato italiano è previsto per i primi mesi del 2021.
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