La terza parte del nostro approfondimento per personalizzare il suono di pianoforte di Modartt Pianoteq 8
Ciascun modello di Pianoteq 8 dispone di un discreto numero di preset, per venire incontro alle esigenze dell’esecutore. Troviamo quindi nomi quali Pop, Jazz, Blues, Classical per votarsi a specifici generi musicali, oppure aggettivi come Bright, Intimate, Cinematic per aiutarci nella scelta. Tuttavia, se vogliamo creare qualcosa a nostro gusto personale e non vogliamo emulare qualcosa di esistente, cosa possiamo fare? Vediamo in questo terzo focus come ottenere un suono che si allontana dall’emulazione quanto più fedele possibile di un pianoforte acustico, per esplorare nuovi territori adatti a musica New Age, Soundtrack e musica elettronica.
Gli utensili di Pianoteq 8
Nei focus precedenti (FOCUS 1 e FOCUS 2) abbiamo visto come adattare il timbro di pianoforte a contesti rock o pop, oltre a quanto già mostrato nei due tutorial del 2023, dedicati al sound design (Parte 1 e Parte 2) e ascoltato nei video demo.
Abbiamo scoperto che i parametri di Pianoteq 8, che in principio possono apparire poco intuitivi e complessi, sono al contrario semplici ed efficaci, per ottenere in pochi passaggi il risultato desiderato. Ora sappiamo come utilizzare il particolare equalizzatore a modelli fisici, che interagisce direttamente coi parametri del modello.
Nei menù Voicing e Design sappiamo modificare alcuni parametri che influiscono direttamente sul timbro finale, in particolar modo la brillantezza, le armoniche e la durata. Abbiamo scoperto come creare vibrato o tremolo con il Note Effect anzichè col multieffetto.
Infine grazie al Layering e al Morphing abbiamo mosso i primi passi nella creazione di suoni più complessi ed articolati.
Il pianoforte creativo
Qualora il genere musicale lo consenta, possiamo allontanarci dalla riproduzione fedele del timbro di pianoforte, creando qualcosa che, pur avendo una sonorità ed un'interazione con l'interprete di tipo "acustico", è completamente frutto della nostra fantasia. Il Morphing sicuramente è lo strumento più potente in Pianoteq 8 per creare qualcosa di nuovo, fondendo le caratteristiche sonore di due o più strumenti. Scegliamo gli ingredienti in base alle loro peculiarità e poi andiamo a dosarne le quantità liberamente, in base a quanto vogliamo percepire del carattere di uno o dell’altro.
Nei tutorial del 2023 abbiamo anche visto come usare la funzione Randomize, specificando però i parametri che vogliamo generare casualmente, mentre possiamo mantenere inalterato tutto il resto, ad esempio la scelta degli strumenti di base.
Infine abbiamo numerosi parametri che, pur non stravolgendo il timbro, possono donargli qualche caratteristica importante. Tra questi per esempio ricordo Hammer Noise e Strike Point, che, soprattutto nelle percussioni intonate e nei pianoforti elettrici, possono mettere un po' di pepe all'attacco.
Inoltre, premendo col tasto destro su questi parametri, possiamo umanizzarli, ovvero introdurre una casualità nel valore, regolabile in ampiezza. Anche questo rende il timbro "più acustico" e meno vicino ad un multisample, dove la variabilità del timbro richiede soluzioni più complesse in programmazione e un consumo maggiore di memoria.
Esempi timbrici
Scegliendo alcuni preset con caratteristiche eterogenee, ho creato alcune sonorità adatte a varie situazioni. Gli strumenti di editing utilizzati sono tutti quelli finora mostrati nei focus precedenti. Nei video seguenti potete ascoltare il risultato.
- Creative 1 ElectroPiano: con il Morphing ho miscelato il suono di Steinway Model D con quello di Wurlitzer e di Pianet T. Il risultato é un timbro molto morbido a dinamiche basse e con l’attacco secco che emerge solo a dinamiche elevate. L'effetto tremolo è ottenuto col Note Effects sul pianoforte Steinway.
- Creative 2 Kalimba Piano: per questo timbro ho fuso pianoforte, chitarra acustica e Kalimba. Piccoli aggiustamenti ai parametri per rendere questo suono adatto a fraseggi puntati e arpeggi.
- Creative 3 Reso Piano: Morphing con piano acustico, Pianet N e spacedrum. L'attacco è quello soft del pianoforte elettrico, il corpo è quello del pianoforte acustico e le risonanze metalliche in sottofondo, soprattutto a dinamica alta, provengono dallo spacedrum.
- Creative 4 Harp Piano: Morphing tra pianoforte Petrof e Xilofono, quest’ultimo con Hammer Noise e Strike Point umanizzati. Nello specifico, ho modificato la tavola armonica a valle del Morphing, quindi non del singolo ingrediente, ma del risultato, per aprire il suono in modo naturale.
- Creative 5 Feltverb Piano: partendo da un preset di pianoforte Felt, cioè con la sordina, in Morphing con un HandPan, aggiungendo un riverbero basso, ma con coda molto lunga ho ottenuto questo pianoforte molto intimo che sembra quasi pizzicato. La modifica del Cutoff nel menu Design riesce a fare brillare la coda del suono.
- Creative 6 GlockenPiano Dreaming: Glockenspiel in Morphing con pianoforte Steinway B, effettato con Chorus, Humanize nello Strike Point e Hammer Noise di Glokenspiel ed un pizzico di eq tradizionale per enfatizzare le alte frequenze. Suono adatto soprattutto a fraseggi nel registro acuto.
Le demo sono a cura dell'amico Andrea Girbaudo, che per l'occasione ha impiegato come controller MIDI a tastiera il pianoforte digitale ORLA PF300 (leggi QUI il nostro test).
Leggi la prima e la seconda puntata del focus dedicato a Pianoteq 8