RØDE ha rilasciato recentemente un nuovo update del firmware per questa interessante console dedicata al podcast. L’aggiornamento è stato rilasciato nei giorni in cui stavo finendo il test pubblicato su Audiofader, quindi mi sono preso qualche giorno in più per saggiarne le prestazioni. Questo focus è da considerarsi un’integrazione a quanto realizzato in precedenza: se non avete ancora letto la prova cliccate qui e poi proseguite.
RØDECaster Pro 1.2.0: principali novità
Grazie al nuovo firmware 1.2.0, con il RØDECaster Pro potete compiere una registrazione multitraccia anche sulla Micro SD Card. RØDE ha introdotto nel recorder onboard il supporto per i file audio Poly Wav, un formato broadcast che consente di immagazzinare le 14 tracce della console in un singolo file. Complice il feedback degli utenti, l’interfaccia del RØDECaster Pro ha subito dei piccoli ritocchi per semplificarne l’uso. Dopo l’adozione di codici colore per identificare i quattro canali microfonici comparsa nel primo update, in questo aggiornamento il team RØDE è intervenuto sul modo Rec, inserendo anche in questo caso dei colori diversi ai comandi associati al generoso pad dedicato.
App Companion
L’applicazione per la gestione dei file audio del RØDECaster Pro è stata rivista, per supportare la gestione delle nuove modalità introdotte nel firmware 1.2.0. Disponibile sempre per piattaforme Windows/Mac, la Companion app ora presenta due menu: Sound, per organizzare i file audio da associare gli otto pad, e il menu Podcast per il recorder. Inserendo la Micro SD Card nel vostro personal computer, il menu Podcast dell’applicazione mostra l’elenco delle vostre sessioni e una serie di informazioni utili in ciascuna quali la data di registrazione, la durata del file e soprattutto il formato adottato (stereo o PolyWAV). Attraverso il menu Podcast potete estrarre da un file PolyWAV le singole tracce per importarle separatamente in una DAW; non manca infine l’opzione per personalizzare con dei codici colore ogni registrazione.
Tips & Tricks: la card
Una piccola integrazione ai suggerimenti forniti nel test su Audiofader. Con l’introduzione della modalità multitraccia nel recorder, le prestazioni della Micro SD card sono strategiche. A supporto, RØDE recentemente ha inserito nel suo sito internet una lista di unità di memoria compatibili, con tagli variabili dai 16GB fino ai 256GB e prezzi per ogni budget: ben fatto. Registrando su card in multitraccia si può superare le dimensioni del file system interno: RØDE non fornisce nelle sue note indicazioni a riguardo, in ogni caso, niente paura: il recorder prosegue la cattura creando nuovi file system, che in post produzione dovrete unire al primo per ottenere la sessione completa. L’autonomia della card è mostrata sia sotto l’icona nel menu principale, sia nel menu dedicato: in ogni caso, trattasi sempre della durata massima di una registrazione stereo, che va suddivisa per il numero di tracce impiegate in una sessione multitraccia.
Tips & Tricks: il recorder
Nell’uso in modalità multitraccia, sia con il recorder interno, sia tramite USB, suggerisco di catturare sempre l’intera sessione, comprese le tracce dedicate al Mix Stereo L/R. Con il RØDECaster Pro potete registrare le singole tracce in modalità “Pre-Fader”, andando a escludere a piacere anche l’intervento dei processori, mentre al bus Mix confluiscono sempre tutti i canali eventualmente processati in “Post-Fader”. Una copia del mix stereo di una vostra sessione può far comodo per preparare al volo un jingle o un promo della trasmissione da trasferire nel sampler a pad, oppure per il semplice ascolto.
Tips & Tricks: il mixer
Il canale analogico per smartphone/tablet è dotato di ingresso minijack in formato TRRS, e nell’impiego per delle interviste telefoniche dovete impiegare un cavo compatibile. Ricordate infine che sui tre canali USB e telefonici, nel preset Speech dell’equalizzatore (tramite la cella Advanced) potete attivare lo stesso set di processori dinamici previsto sui canali microfonici. Selezionando il preset Music – sempre tramite la cella Advanced – potete selezionare i due processori Aphex per dare un ulteriore “punch” alla vostra musica: non manca nulla.
Conclusioni
Le integrazioni apportate da RØDE in questo nuovo firmware dimostrano che il “motore” di questa console ha ancora ampi margini di elaborazione, e si evolve sulla base dei feedback dell’utenza. Il recorder interno multitraccia è una bella comodità, perché consente di svincolarsi da un laptop per compiti analoghi, e impiegare quest’ultimo durante un podcast tramite USB per un’intervista in chat o semplicemente per riprodurre una playlist musicale. Mentre sto scrivendo questo Focus, RØDE sul suo sito internet ha già pubblicato una serie di video dedicati che trovate a fine articolo: ottimo. Se muovete i primi passi con il RØDECaster Pro vi consiglio di visionare i tutorial di RØDE più recenti, perché l’interfaccia grafica è stata profondamente rivista già a partire dal primo aggiornamento del firmware. Non cambiano le considerazioni espresse in sede di test: se amate il genere, il RØDECaster Pro va necessariamente provato. Una console “all in one” semplice da utilizzare, per un podcast di qualità.
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