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Focus - Roland Cloud: una nuvola di tentazioni!


roland cloudCon il lancio della piattaforma ZEN-Core un anno fa, il Cloud allestito da Roland è oggi strategico anche per l’interazione con l’hardware del brand giapponese.

 

 

 

Questo focus va ad aggiornare i contenuti dell’articolo pubblicato due anni a cura dell’amico Stefano Airoldi, perché nel frattempo Roland Cloud ha ricevuto in dote altri contenuti. Oggi la strategia adottata dal brand giapponese è chiara, e rimanda a quanto già studiato da Native Instruments o Arturia con i propri servizi. Non solo un archivio per contenuti software, ma un tassello indispensabile per creare un ecosistema con l’hardware Roland basato sulla tecnologia ZEN-Core. Ecco una serie di FAQ aggiornate, per muoversi al meglio nel servizio.

…e Roland Axial?

Prima di partire però, una premessa: dimenticatevi il sito Roland Axial, che rimarrà online come riferimento solo per chi possiede synth delle serie precedenti (FA, Integra, ecc). Ok, partiamo…

 

roland cloud

 

Roland Cloud: l’account

Aprirlo è gratuito e Roland offre sempre per 30 giorni in omaggio la prova di una licenza Ultimate, per saggiare tutte le potenzialità del servizio. Dopo il mese di prova, l’account free vi consente di sfruttare il sintetizzatore Zenology Lite, anche come librarian per organizzare i propri Tone in formato SVZ da esportare sui synth Roland compatibili, e di acquistare le Lifetime Key dedicate che vedremo in seguito, nonché di impiegare la versione “light” della DAW Zenbeats. Decidete di abbonarvi al servizio? Potete scegliere tra tre tipologie di abbonamento, tutte con formule di pagamento mensile o annuale, ecco cosa offrono:

Core

($2,99/mese o $29,99/anno)

  • DAW Zenbeats Ultimate
  • Il software synth Zenology Lite
  • Acquisto delle Lifetime Key
  • Tutti i SoundPack impiegabili con Zenology Lite

Pro

($9,99/mese o $99,99/anno)

  • DAW Zenbeats Ultimate
  • Zenology Pro software synth
  • Tutte i Model Expansion e i SoundPack caricabili su Zenology e i software
  • Acquisto delle Lifetime Key
  • I virtual instrument TR-808, D-50, Anthology, Tera, Flavr e Drum Studio
  • Accesso illimitato a tutte le patch e ai pattern software

Ultimate

($19,99/mese o $199,99/anno)

  • DAW Zenbeats Ultimate
  • Zenology Pro software synth
  • Tutte i Model Expansion e i SoundPack per Zenology e i software
  • Acquisto delle Lifetime Key
  • Tutti i virtual instrument delle serie Legendary e SRX, più Anthology, Tera, Flavr, Drum Studio
  • Accesso illimitato a tutte le patch e ai pattern software

 

 

Roland Cloud: l’offerta

All’interno della nuvola troverete una serie di contenuti organizzati in precisi menu, che attualmente comprendono:

  • Essential – contiene i software di servizio come il Manager e “motori sonori” quali Zenology o il player audio Concerto, in cui caricare le librerie TERA, FLAVR e Anthology.
  • Legendary – include una serie di virtual instrument quali D-50, JX-3P, Promars, SH-101, Juno-106, System 100, TB-303, Jupiter-8, TR-606, TR-808, TR-909, JV-1080. XV-5080, SH- 2 Sound Canvas VA.
  • Zenbeats – menu dedicato alla nuova DAW Roland.
  • Zenology – menu che include – oltre alle due versioni del virtual instrument – anche quattro Model Expansion, oltre 50 Sound Pack SDZ e le 15 espansioni EXZ dedicate.
  • Aira – contiene i virtual instrument dei sintetizzatori System-8 e System-1.
  • SRX – 10 virtualizzazioni ad alta risoluzione in formato VST/AU/AAX delle storiche card Roland.
  • Anthology – sette librerie caricabili nel player Concerto.
  • Tera – due raffinate librerie (Guitar e Piano) dedicate al Player Concerto.
  • FLAVR – nove librerie per Concerto studiate per precisi generi musicali.
  • Drums – oltre alle tre storiche drum machine serie TR già viste nel menu Legendary, l’offerta comprende l’originale virtual instrument Drum Studio – Acoustic One, dotato di MIDI Mapping che supporta le batterie Roland TD della serie V-Drums.
  • Patches & Patterns – oltre 40 pacchetti studiati per i vari virtual instrument dell’intera offerta.
  • Software Solutions – in questo menu troverete il potente editor software Roland R-Mix.

 

Roland Cloud: requisiti minimi di sistema

Per l’installazione dell’applicativo correlato al Cloud sono richieste delle piattaforme MacOS 10.9 (o superiore), oppure Windows 7 SP1 o superiore, tutte a 64-bit, nonché il supporto a plugin nei formati VST/VST3, AU o AAX. Chi scrive, suggerisce l’impiego di un computer ben “carrozzato” se decidete di usare i vari virtual instrument Roland, perché non sono parchi in termini di risorse. Nel mio caso, con un laptop basato su Windows 10, dotato di un processore Intel i5 di ottava generazione e 12GB di RAM, Zenology Pro per esempio impegna il 20 per cento circa di risorse della CPU.

 

 

Le espansioni

Sul Cloud trovate tre tipologie di espansioni scaricabili per i synth Roland basati su ZEN-Core:

  • Banchi contenenti Wave in formato EXZ
  • Sound Pack (SDZ) contenenti Tone nel formato SVZ
  • Model Expansion per Zenology

I banchi EXZ sono caricabili su quei modelli con porzione di memoria dedicata per importare forme di onda (AX-Edge, RD-88, serie Jupiter e Fantom). Attualmente sono 15 i banchi EXZ disponibili, e sono tutti gratuiti solo per la nuova serie Fantom. Per altri modelli come RD-88 troverete in omaggio un singolo banco (nello specifico, l’EXZ001 Stage), mentre le altre licenze sono tutte acquistabili separatamente. Sul sito Roland trovate gli elenchi con le compatibilità delle espansioni EXZ e dei Sound Pack per ciascun modello. La resa sonora dei banchi EXZ può variare sensibilmente secondo lo strumento ricevente: un esempio in tal senso è l’RD-88, dove nelle Scene di pianoforte acustico è attivo un DSP dedicato per la simulazione della risonanza simpatetica delle corde. I singoli Tone SVZ contengono solo parametri per il "motore" ZEN-Core e si possono scambiare con qualsiasi synth compatibile, attraverso la creazione di Pack in formato SDZ. Su Zenology potete caricare infine  i quattro Model Expansion previsti attualmente nei synth serie Jupiter-X/Xm. Roland ha allestito una serie di offerte legate al Cloud: ecco le più interessanti comparse di recente.

 

 

Zenology Pro: Analog Icons

Si tratta della prima offerta proposta da Roland sul proprio cloud. Il pacchetto comprende le Lifetime Key di Zenology Pro, dei quattro Model Expansion di JX-8P, Juno-106, Jupiter 8 e SH-101, più un anno di abbonamento Ultimate. Il pacchetto Analog Icons costa 499 dollari, e questa offerta è valida per un periodo limitato.

Juno-106 e Designer Patch

La seconda offerta riguarda l’emulazione in formato VST/AU/AAX dello storico sintetizzatore Roland, e inserito nella collana Legendary sul Cloud: la Lifetime Key è proposta al prezzo di 149 euro (anziché 249 euro), con in bundle ben sette librerie Designer Patch dedicate in omaggio.

 

roland cloud

 

RolandCloud: Lifetime Key

Si tratta di licenze nominali non trasferibili, e legate al nostro account sul cloud.  Oltre alle Lifetime Key dei vari virtual instrument acquistabili separatamente, anche per le espansioni EXZ o SVZ c’è una licenza da acquistare se decidete di esportarle nel vostro hardware. I prezzi delle Lifetime Key sono abbordabili, perché quella di un banco EXZ costa 19.99 dollari, mentre quella di un Sound Pack in formato SVZ costa solo 0,99 dollari.

 

 

Roland Zenbeats

Una app presentata al NAMM 2020 e disponibile nel Roland Cloud a partire dal mese di ottobre. Questa DAW modulare studiata da Roland è disponibile gratuitamente non solo per piattaforme Win/Mac, ma anche dispositivi Android/iOS, a 32/64bit. Con un account gratuito sul RolandCloud avete accesso alla versione base di Zenbeats, mentre a partire dall’abbonamento Core potete scaricare la versione “Ultimate Unlock”, con oltre 10.000 preset, loop e suoni (7 GB), il sintetizzatore ZEN-Core ZC1 con 90 MFX interni, il synth modulare SampleVerse e il supporto per plugin nei formati VST/AU/AUv3. Il sintetizzatore ZC1 è compatibile solo con piattaforme e dispositivi a 64bit. Se utilizzate una versione “Ultimate Unlock” di Zenbeats, potete importare/esportare i Tone di Zenology nel database del synth ZC1 onboard. Cliccate qui se volete saperne di più e provare gratuitamente Zenbeats.

 

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Tips&Tricks: Tone ZEN-Core e polifonia

Rispondo a un quesito posto recentemente da alcuni lettori riguardo all’RD-88: ponendo due zone in Dual può accadere in alcuni casi di arrivare al limite della polifonia massima: come mai? Il fenomeno è facile accada se nel layer è previsto un articolato timbro ZEN-Core, perché a differenza di Fantom o la serie Jupiter, nell’engine sonoro dei moduli MC, la AX-Edge e l’RD-88 la polifonia è fissata a 128 note max. In un timbro ZEN-Core sono impiegati fino a quattro oscillatori (definiti parziali da Roland), e in ciascuno possono essere inseriti fino a due sample mono Left/Right (L/R). Prendiamo per esempio il Tone “Jarresque Pad!”: in esso trovate tre parziali attivi e in ciascuno due sample L/R. Se suonate otto note sulla tastiera dovete moltiplicarle per il numero di sample impiegati nei parziali del Tone: 8 note x 6 sample = 48 note suonate contemporaneamente. Ovviamente, al risultato fin qui descritto dovrete sommare il numero di note impiegate dall’altro Tone posto in Layer. Niente paura: Roland corre in aiuto fornendo nel menu COMMON dell’RD-88 il parametro Voice Reserve assegnabile per ogni zona (range da 0 a 10 note), mentre nei moduli MC e nell’AX-Edge sempre nello stesso menu dedicato all’editing del Tone potete definire un limite alle note impiegate con il Voice Assign. Se volete sapere quanti parziali impiegano i preset ZEN-Core date un’occhiata all’immagine qui sopra, perché l’editing di Zenology Pro è una mano tesa per monitorare la struttura di un Tone, ed eventualmente intervenire per razionalizzarlo; in seguito, potrete trasferirlo nel vostro strumento con una pen drive.

 

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Cosa scegliere?

Se amate le sonorità del brand giapponese l’archivio allestito sulla nuvola è in grado di accontentare anche i palati più fini. Modellazioni dei vintage e librerie di suoni storici Roland sono ben sonanti, e queste ultime peraltro sono state riviste in termini di risoluzione. Zenology Lite è il player per l’ascolto/impiego dei Tone SVZ, mentre la variante Pro è il fulcro se vi piace programmare timbriche nel nuovo formato ZEN-Core comodamente a colpi di mouse, per esportarle in seguito su qualsiasi strumento compatibile. L’utente però si chiede spesso: ok, ma quale abbonamento scegliere? Il sottoscritto suggerisce di ritagliarsi una bella porzione di tempo libero e aprire in primis il cloud gratuito, così da scoprire tutta l’offerta grazie all’omaggio dell’abbonamento Ultimate per 30 giorni. Per chi scrive, l’abbonamento Core è la soluzione ideale per DJ/Producer con un piccolo budget, perché oltre a estendere la tavolozza timbrica di strumenti ZEN-Core come la serie MC – per esempio – la DAW Zenbeats Ultimate potrebbe rivelarsi la soluzione “user friendly” per creare la propria musica. Con l’abbonamento Pro il target di utenza si estende anche a tastieristi/programmatori che vogliono “spremere” un synth ZEN-Core; il bouquet di virtual instrument in dote consente di allestire su Zenbeats o altra DAW un progetto musicale che può spaziare anche in generi quali il pop/rock, oltre all’elettronica. Il prezzo dell’abbonamento Ultimate può apparire impegnativo, ma dovete calcolare che avete accesso a tutta l’offerta disponibile, che oltre a Zenology Pro in cui far interagire i vari Model Bank e la DAW Zenbeats, comprende gli oltre 50 virtual instrument! Siete ancora indecisi? Tenete d’occhio le offerte che Roland sta lanciando recentemente, perché con Analog Icons - per esempio - vi portate a casa le Lifetime Key (e non l’affitto) di Zenology Pro e dei quattro Model Bank previsti sui nuovi sintetizzatori serie Jupiter, oltre a Zenbeats e un anno di abbonamento Ultimate al Cloud! Rimarchevole la presenza del synth ZC1 su Zenbeats, che estende l’impiego dei Tone ZEN-Core anche su questa originale DAW. Oltretutto, Zenbeats è multipiattaforma, quindi potete sviluppare e condividere il vostro progetto musicale in qualsiasi contesto: dal treno con lo smartphone per imbastirlo fino allo studio per l’affinamento e il mix. Brava Roland, avanti così.

 

INFO

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