Prendi un’interazione meccanica/suono consolidata, aggiungi il motore degli ultimi potenti synth Roland e funzioni per l’intrattenimento: ecco il nuovo Roland FP-E50!
La denominazione rimanda a un precedente e fortunato modello Roland (FP-50), da cui eredita l’architettura generale: un pianoforte digitale compatto, dotato di una piccola sezione arranger e player/recorder audio per l’intrattenimento.
Le similitudini finiscono qui, perché l’ossatura di questo nuovo strumento per chi scrive eredita quanto di buono studiato da Roland in tempi più recenti per il pianoforte stage RD-88. Ma andiamo a esplorare il nuovo FP-E50 nel dettaglio…
Roland FP-E50: caratteristiche generali
Il design dello chassis con spigoli arrotondati nelle forme rimanda agli altri modelli della gamma FP, mentre il pannello comandi è inedito, con rotelle per Pitch e Modulation assegnabili inserite sulla sinistra sopra la tastiera. Al centro del pannello è piazzato un generoso display monocromatico da 160x160 dot molto simile a quanto previsto su tastiere Roland come la BK-5.
L’FP-E50 monta la meccanica PHA-4 dotata di simulazione “Let-Off” dello scappamento e tasti bianchi con finitura “Ivory Feel”. La dotazione a corredo prevede i manuali, il leggio, l’alimentatore di rete e un pedale sustain Roland DP-2. Il peso complessivo dell’FP-E50 è di 17,1 chilogrammi (27,3kg con lo stand).
Tra gli accessori opzionali, segnalo lo stand KSFE50, la barra con pedaliera KPD-70, gli stand KS-10Z, KS-12 e KS-20X, i pedali switch e a controllo continuo della serie DP o il pedale di espressione EV-5.
I suoni
Il “motore sonoro” di questo strumento è basato sulla combinazione della tecnologia SuperNATURAL Piano e la potente sintesi ZEN-Core. Sono due i chip proprietari BMC all’opera e anche sull’FP-E50 sono disponibili due banchi per l’importazione di timbriche EZX. L’arsenale dei Tone onboard è piuttosto corposo e comprende:
- Piano: 38 Tone
- Piano: 34 Tone
- Strings: 36 Tone
- Organ/Pad: 184 Tone
- Synth/Other: 726 Tone (compresi 74 drumset)
La polifonia è di 256 note. Il parco effetti onboard include un riverbero con quattro algoritmi selezionabili (Studio, Lounge, Concert Hall, Cathedral), un equalizzatore a tre bande e l’emulazione del Rotary Speaker per le timbriche di organo.
La sezione Piano Designer, per l’editing dei timbri di pianoforte acustico, include i seguenti parametri:
- Lid
- String Resonance
- Damper Resonance
- Key Off Resonance
- Cabinet Resonance
- Single Note Tuning
- Single Note Volume
- Single Note Character
Per le timbriche preferite il Roland FP-E50 fornisce un banco Favorite (50 locazioni) dove organizzarle per un facile richiamo.
L’arranger
La sezione per gli accompagnamenti automatici fornisce 177 Style basati su due variazioni, con controlli per:
- Start/Stop
- Intro/Ending
- Sync Start
- Variation1
- Variation2
La sezione è completata dalla modalità Interactive e un Chord Sequencer (140 preset e 256 User), per improvvisare e sviluppare melodie su una serie progressioni di accordi che seguono automaticamente l'accompagnamento. Tra i parametri configurabili, segnalo il Bass Inversion, la durata di Intro ed Ending (Short o Long), l’Auto Fill-In e la definizione del punto di split sulla tastiera.
Player recorder audio
Il recorder interno può registrare fino a tre brani in formato Wave con risoluzione 16bit/44,1kHz, per una durata massima di ben 390 minuti complessivi (o 200 minuti per brano). Il player può riprodurre song audio nei formati Wave (16bit/44,1kHz) o MP3 (44.1 kHz con bitrate da 64 a 320 kbps).
Le connessioni
Nel pannello posteriore troviamo la presa Pedal 2, per collegare la pedaliera affogata nella barra trasversale KPD-70, quest’ultima da abbinare allo stand opzionale KSFE50, mentre la presa Pedal 1 accetta un pedale Switch, a controllo continuo o di espressione. Le connessioni audio prevedono un ingresso microfono su presa jack TS da 6,3 mm, dotato di regolazione del Gain, un ingresso stereo in formato minijack da 3,5mm e una coppia di uscite L/Mono, R su prese jack da 6,3mm.
Le connessioni digitali prevedono l’interfaccia USB e una porta USB di tipo A per collegare unità di memoria esterne. Frontalmente, sulla sinistra sotto la tastiera, sono poste le prese cuffie in due formati: minijack stereo da 3,5mm e jack stereo da 6,3mm.
Altre funzioni
Tutte le impostazioni generali dello strumento – compresi Tone e Style selezionati – possono essere organizzati all’interno di 256 locazioni Scene: il plus della sezione è la possibilità di importarne/esportarne i banchi attraverso una pen drive. Lo strumento fornisce inoltre 107 locazioni Scene pre-programmate. L’FP-E50 dispone di un metronomo programmabile e di modalità Dual/Split e quella didattica Twin Piano per la tastiera.
Tra gli altri parametri segnalo la regolazione della risposta al tocco, che comprende anche quella per i martelletti (10 tipi), il Master Tuning (da 415.3Hz a 466.2Hz), il Transpose e il temperamento (10 tipi). Il modo Center Canceler è applicabile sia sull’ingresso audio, sia al device Bluetooth collegato. Il Roland FP-E50 dispone infine di una funzione di autospegnimento programmabile.
Diffusione sonora e 3D Ambience
L’amplificazione onboard eroga 11 watt per canale a una coppia di speaker da 12cm. Nell’uso delle cuffie, selezionando un timbro SuperNATURAL Piano con l’effetto Concert Hall attivo è possibile attivare l’algoritmo 3D Ambience, per emulare l’ascolto dello strumento percepito dall’esecutore in una sala da concerto.
Il focus
Sono tanti gli elementi da tenere in considerazione nel Roland FP-E50. In primis, la scelta di fornire il raffinato ecosistema ZEN-Core a un target più ampio quale l’amatore o il giovane pianista. Le piccole differenze con l’RD-88 anche nei parametri della tecnologia SuperNATURAL sono altri segnali di questa scelta, come la presenza di una estesa sezione Piano Designer nell’editing delle timbriche dedicate, per esempio.
L’arsenale sonoro a disposizione può disorientare, con decine di varianti per il pianoforte acustico ed elettrico di stampo SuperNATURAL – tra cui emulazioni di sonorità storiche quali le timbriche in sintesi SA o quattro variazioni di Yamaha CP egli elettrici – con la ZEN-Core a supporto per tutte le altre categorie orchestrali.
Roland Cloud è la piattaforma da cui attingere nuovi banchi di timbriche in formato EZX, mentre per quello SDZ la novità è che potete caricare non solo nuovi suoni, ma come già accade per le nuove tastiere della sere E-X anche style originali. Il virtual instrument Zenology è la base da cui partire per modificare o creare ex novo nuove timbriche per lo strumento, ma non solo: potete scambiare banchi compatibili con altri possessori di sintetizzatori Roland. Mica poco!
Volendo, le due parti Keyboard si possono estendere a tre, perché la palette timbri offre diversi preset già posti in layer, e se quanto offerto non bastasse per la parte della melodia, tramite l’editing di Zenology potete sempre combinare a piacimento – in layer o split tramite il Key Range - i quattro parziali insiti in un timbro. In conclusione, il Roland FP-E50 si potrebbe rivelare un ottimo compromesso per chi ha un piccolo budget, ma non vuole rinunciare alle ultime proposte Roland in tema di sintesi sonora.
La lettera “E” nella denominazione dello strumento farà battere il cuore a molti appassionati di vecchia data, ansiosi da tempo di un ritorno di Roland nel settore degli arranger. In realtà, Roland ha solo ridimensionato il proprio impegno in categoria, mantenendo varianti software per i pianoforti digitali della serie FP – come la sezione Rhythm presente nella app Piano Partner – oppure realizzando strumenti con originali varianti sul tema, come l’economica tastiera GO:Keys.
Così come nel modello precedente, anche nell’FP-E50 troviamo una proposta con due variazioni negli style e la manciata di controlli utili per gestirne la riproduzione, ma non solo. Il nuovo strumento fornisce un banco in grado di ospitare le espansioni fornite da Roland nel Cloud e il Chord Sequencer programmabile. Sia per chi muove i primi passi, sia per il pianista/intrattenitore che ama l’arranger essenziale in termini di controlli c’è tutto, supportati da un display monocromatico generoso come dimensioni, per un editing dei pattern semplice da praticare.
A completare la sezione dell’intrattenimento, l’ingresso microfono dotato delle ultime tecnologie studiate da Roland, come il Vocal Designer e soprattutto il Transformer, per passare dall’armonizzazione di un coro in un brano pop al Vocoder in stile Kraftwerk in un attimo. Compressore e Noise Suppressor completano una sezione che ben si presta per molteplici impieghi.
La modalità Center Canceler, per azzerare parti vocali da un mix in un brano audio, è applicabile sia all’ingresso audio, sia a brani trasmessi da un device esterno tramite Bluetooth. Un cenno alle connessioni, perché la presa per il pedale nel Roland FP-E50 supporta modelli switch o a controllo continuo per il Sustain, ma anche pedali di espressione. Per esempio, combinando allo strumento lo stand e la pedaliera opzionali, abbinando anche un pedale Roland EV-5 si ottiene un set completo di controlli per qualsiasi impiego.
Conclusioni
Quando ho letto lo street price del nuovo Roland FP-E50 ho fatto un balzo dalla sedia, perché il mio calcolo sulla base dei contenuti proposti andava ben oltre i 999 euro richiesti. Anche stavolta, il brand giapponese cala una carta pesante nella categoria Portable Piano, perché a certe cifre – al momento – non c’è nulla di paragonabile.
Un pianoforte digitale espandibile nei suoni e negli accompagnamenti automatici, con supporto Bluetooth e ingresso audio non solo per device esterni stereo, ma anche per un microfono con cui cantare supportati da un harmonizer per i cori. Un Chord Sequencer programmabile e un arranger che – benché dotato di due sole variazioni per Style - include il modo Interactive, per incrementare le variabili durante l’esecuzione o il Bass Revolving attivabile/disattivabile tra i parametri.
Come avrete intuito c’è tanta “carne al fuoco” in questo Roland FP-E50, quindi non perdetevi il test che arriverà a breve su SM Strumenti Musicali: non vedo l’ora di provarlo. A presto!
INFO
ROLAND