L’insistenza con cui Yamaha investe nell’innovazione delle home keyboard è un nitido segnale di come questo segmento di mercato continui ad essere florido e remunerativo. D’altro canto, la casa dei tre diapason sa bene che entrare nella confidenza delle nuove generazioni crea i presupposti per una longeva fedeltà al marchio.
L’annuncio di fine estate riguarda la nuova edizione della coppia di modelli di primo ingresso al mondo degli arranger: PSR-EW310 e PSR-E373. Precisiamo che qui non si tratta di giocattoli, ma di strumenti musicali autentici, sebbene la qualità dei componenti e delle risorse siano proporzionate al prezzo abbordabile, aspetto indispensabile per questa categoria di modelli. Non lasciatevi ingannare comunque dall’aspetto amatoriale di questi prodotti perché, anche in questo caso, Yamaha non ha disdegnato di rilasciare soluzioni inedite mai viste prima sulle tastiere per principianti.
Yamaha PSR-EW310 e PSR-E373
I due nuovi modelli si presentano identici nella sostanza ma dissimili nella forma. Grazie alla presenza di 76 tasti, PSR-EW310 si distingue essenzialmente da PSR-E373 per peso (5,4kg contro 4,6kg) e dimensioni (1115 mm di lunghezza contro 945 mm). Su entrambi gli strumenti i tasti sono leggeri ma sensibili alla dinamica. Lo schermo LCD si propone con luminosità ampia a favore di una chiara lettura. Sul retro, si possono collegare il pedale del Sustain, il cavo jack per la cuffia o per un amplificatore esterno, il riproduttore audio (Aux-In) e il cavo USB tradizionale per computer con cui scambiare dati, inviare e ricevere messaggi MIDI e segnali audio. Quest’ultimo aspetto è un notevole valore aggiunto e permette di risparmiare sull’acquisto di un’interfaccia audio esterna, a proposito di coloro che lavorano con una DAW software. Lo strumento dispone di una memoria interna (1,4MB) utile per caricare risorse MIDI.
Voice rinnovate
Dal punto di vista della qualità delle voci, osserviamo ancora una volta la caduta dall’alto di timbri con attributi normalmente presenti su modelli superiori: a fronte di una cifra di mercato alla portata di molte tasche, con questi strumenti è possibile portarsi a casa una ricca tavolozza sonora fra cui spicca il timbro Live! Concert Grand Piano che Yamaha offre solitamente su strumenti più costosi. La dotazione timbrica è composta di 622 suoni che sembrano essere derivati dai primi modelli della serie Tyros, grazie alla presenza di un nuovo generatore sonoro LSI che supporta quelle voci Super Articulation (qui definite Lite) la cui espressività naturale può essere attivata comodamente tramite il pedale o da pulsante a pannello. Fra queste voci, vale la pena citare:
- Nylon Guitar Harmonics
- Steel Guitar Harmonics
- Nylon Guitar Slide
- Slap Bass, Strings
- Gospel Choir
- Tenor Sax
- Brass Section
- Flute.
Ecco alcune voci da provare del banco Cool!:
- SuitcaseEP
- TremoloEP
- ElectricPiano
- Galaxy ElectricPiano
- Organ
- RotorOrgan
Non mancano novità anche tra le voci Sweet!:
- Violin
- Tenor Sax
- Flute
- Classical Flute
Anche il processore degli effetti esprime un’evoluzione positiva per la categoria “tastiere per esordienti” con la sua discreta ampiezza e con i suoi 38 tipi. Un pulsante dedicato è disponibile per attivare/disattivare il DSP. Ci tocca però segnalare l’assenza delle due manopole di regolazione Live Control a cui Yamaha ci sta viziando dai modelli precedenti.
Gli Style
I 205 stili coprono un discreto repertorio commerciale e possono vantare una marcia in più grazie ai 622 timbri, alle Super Articulation Voice Lite e ai 38 tipi di effetto. È apprezzabile la disponibilità di dieci locazioni di sistema, in cui inserire nuovi stili in formato SFF (dal sito Yamaha Music Soft a pagamento o da modelli precedenti gratuitamente, la cui abbondanza trabocca nel web). I pattern degli stili previsti sono quelli essenziali: un Intro, due variazioni con Auto Fill e un Ending, con possibilità di finale in ritardando. Ogni stile possiede una memoria OTS per richiamare i suoni ideali da suonare a tastiera. Il lettore MIDI supporta il formato SMF; in registrazione si lavora con due sole tracce. Nove elementi di memoria sono disponibili per richiamare altrettante impostazioni complete dello strumento.
Per difetto, il metodo di rilevamento dell'accordo suonato nella sezione di accompagnamento è Smart Chord, il fingering innovativo che Yamaha sta diffondendo dall’anno scorso su tutti i prodotti di fascia medio-bassa. In fase di test, sarà interessante scoprire se questo algoritmo supporterà anche le progressioni complesse negli stili Jazz come succede su PSR-SX600. In alternativa, è possibile impostare la diteggiatura Multi che richiede che siano suonate tutte le note dell’accordo.
Strumenti per chi impara e per chi cerca il divertimento
I componenti hardware sono stati rinnovati e lo si evince dal peso che, a parità di dispositivi, è diminuito rispetto gli equivalenti modelli precedenti (PSR-EW300 e PSR-E363). Yamaha ha mantenuto le 48 note di polifonia e l’accesso al campionamento stereo AWM. I suoni possono essere posti in sovrapposizione Dual o in separazione Split, non manca l’arpeggiatore standard con 150 preset. Dato il mercato consumer a cui è rivolto, risulta particolarmente intrigante la funzione Song Melody Voice: dopo aver selezionato una song e una voce, tenendo premuto il pulsante VOICE, quella voce va a sostituire il suono della melodia memorizzata nella song. Per i brani che arrivano invece dal segnale audio in ingresso, non manca il Melody Suppressor: è ormai un classico, ma non lo darei per scontato nei modelli di primo ingresso.
Le funzioni Keys to Success di didattica digitale accompagnano il principiante che muove i primi passi con la musica. Vorrei spendere due parole sul Touch Tutor che insegna a calibrare l'intensità di esecuzione: è un’idea originale che introduce un misuratore di dinamica nello schermo LCD. Questo si illumina in base all'intensità con cui si suona la tastiera. Bello! Gli altoparlanti stereo 2,5W x 2 con coni da 12 cm sono sufficienti per un ascolto casalingo. In assenza di rete elettrica, lo strumento può lavorare con sei batterie di tipo "AA" alcaline (LR6) o al manganese (R6), ma Yamaha raccomanda di utilizzare batterie ricaricabili in nickel-metallo idruro (Ni-MH) al fine di garantire una durata superiore. Yamaha esorta l’accoppiamento di questi strumenti con l’app Rec'n'Share che facilita la registrazione audio e video di brani musicali da PSR-E373 o PSR-EW310 per la condivisione social su YouTube, Instagram, Facebook, ovunque nel web.
Conclusioni
Consiglio la visione dei 19 contributi video ufficiali in cui Yamaha presenta tutte le caratteristiche tecniche e di utilizzo di rilievo, onde avere un quadro generale di questi arranger e delle possibilità che offrono. Il modello a 76 tasti ha un prezzo di lancio di 346 euro (IVA compresa), il modello a 61 tasti invece esce con 263 euro: ma, come sempre, si troveranno negozi con offerte più basse. I prezzi sono comunque molto aggressivi e potrebbero mettere in seria difficoltà la concorrenza attiva in quest’area di prodotti.
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