Sui miei social ricevo regolarmente una domanda che credo non passerà mai di moda. E' la classica domanda, per altro perfettamente legittima, che tutti ci siamo fatti quando abbiamo deciso di iniziare a registrare nel nostro Home Studio. Quale software devo utilizzare?
La domanda per altro è quanto mai importante soprattutto se si sfata il mito che più o meno un software vale l'altro. Forse in prima approssimazione si, certo sono tutti pensati per registrare. Ma al di là del fatto che hanno tutti il tasto Record con il pallino rosso, ci sono davvero tante differenze che possono cambiare il nostro modo di registrare, essere creativi e portare a termine un pezzo.
Questo articolo però è un po' diverso dal solito, non vuole stabilire una classifica per decidere quale sia il migliore, cosa che ha senso fino ad un certo punto tra l'altro. Ognuno dei software di cui vi parlerò infatti ha delle sue caratteristiche specifiche ed una sua prospettiva alla registrazione che lo rendono più utile ed adatto ad alcuni tipi di lavori o musicisti e meno ad altri. Vediamo allora quale può essere quello che fa proprio per voi!
STEINBRG CUBASE/NUENDO
Cubase, ed il suo fratello più grande Nuendo più dedicato alla post-produzione, sono la seconda piattaforma DAW più utilizzata al mondo dopo Pro Tools. Mentre Pro Tools è partito come strumento esclusivamente professionale e poi man mano si è avvicinato anche al mondo home-studio, Steinberg con Cubase ha fatto il percorso opposto. Per questo motivo è molto amato dai musicisti e da chi lo utilizza per le proprie produzioni da home e project studio.
E' molto ricco di virtual instruments di qualità e di plug-in di facile utilizzo anche per chi non è un professionista della registrazione, e nonostante questo è in grado di raggiungere risultati qualitativamente professionali tanto quanto Pro Tools.
E' quindi una soluzione particolarmente indicata per i musicisti che vogliono registrarsi in modo serio e magari man mano fare uno step in più verso i livello professionali.
PRO
- Compatibile con registrazione professionale fino a 64-bit/192kHz
- Compatibilità universale con tutti i brand di plugin
- Molto flessibile dai piccoli progetti fino ai grandi progetti professionali con Nuendo
- Versioni intermedie molto valide
CONTRO
- Non adottato da tutti gli studi professionali
- Costo medio-alto per le versioni Pro
AVID PRO TOOLS
Molti considerano Pro Tools e Cubase/Nuendo due soluzioni contrapposte, un po' come i Beatles ed i Rolling Stones, Milan e Inter, Federer e Nadal. La realtà è che la loro somiglianza è dovuta più che altro alla competizione che si è venuta a creare negli anni ma anche qui esistono differenze e preferenze che hanno un senso pratico.
Iniziamo col dire che, anche se meno rispetto a qualche anno fa, ancora oggi Pro Tools è il software più utilizzato dagli studi di registrazione professionali. In diversi sono passati a Steinberg a causa di alcune scelte non azzeccatissime di Avid ma se dovete lavorare con studi professionali e trasportare i vostri progetti in diversi studi, c'è un'altissima probabilità che con Pro Tools non avrete problemi. E' anche la DAW che in molti ritengono più potente per la gestione di un alto numero di tracce in contemporanea (su Pro Tools non è raro vedere progetti con 50-60 tracce o anche di più).
Sicuramente è indicato per ha già in mente un orientamento professionale, per chi vuole fare ingegnere o tecnico del suono e chi lavora nell'ambito live.
PRO
- Standard per gli studi professionali
- Compatibile con registrazione professionale fino a 64-bit/192kHz
- Compatibilità universale con tutti i brand di plugin
- Capace di gestire progetti anche di grandi dimensioni
- Molto potente se usato in combinazione con i suoi hardware
CONTRO
- Modello ad abbonamento non adatto a tutti
- Piuttosto costoso
ABLETON LIVE
Se conoscete un po' la storia di Ableton saprete che si tratta di una software-house che è partita con il presupposto di soddisfare tutta quella scena musicale DJ, elettronica e di controllerism che si è sviluppata partendo dalla scena berlinese di fine anni '90.
Rispetto alle altre DAW come Cubase o Pro Tools, Ableton Live è proprio un mondo diverso. Invece di avere una registrazione basata su tracce parallele utilizza un approccio a campioni e loop che deriva proprio dalla cultura DJ. Nel tempo è una piattaforma che si è evoluta moltissimo ed ora può essere utilizzata come una DAW per registrare qualsiasi cosa, tuttavia la sua predilezione per un tipo di composizione basato sui loop è tutt'ora chiara.
Sono cosciente di star semplificando molto, anche perchè altrimenti questo articolo diventerebbe un libro, ma certamente per i DJ, loop artist e per chi fa musica elettronica è una delle piattaforme più indicate, che tra l'altro interagisce molto bene con controller e compagnia.
PRO
- Perfetto per lavorare con loop e campioni
- Particolarmente veloce e intuitivo per chi non conosce la musica e la registrazione
- Si integra perfettamente con i controller del mondo DJing, anche live
CONTRO
- Poco compatibile per quanto riguarda il mondo dei plug-in
- La scelta di effetti e processori è molto più ridotta rispetto agli altri
PRESONUS STUDIO ONE
Studio One è una delle DAW più giovani che, dopo l'acquisizione da parte di PreSonus è stata integrata alla perfezione nel grande mondo delle interfacce, mixer ed hardware di questo brand. La trovate in bundle nella sua versione entry-level (uno step sopra la Prime gratuita) con praticamente tutti i prodotti PreSonus ed è una DAW che ormai arrivata alla sua versione 5 è in grado di restituire un livello di produzione alto. Non siamo ancora alla compatibilità, potenza e flessibilità di Pro Tools e Cubase ma è davvero un bel software, per di più è quello più economico anche comparando le diverse versioni.
Il livello dei plugin è anch'esso migliorato notevolmente negli anni, così come i virtual instruments inclusi, che tuttavia non arrivano ancora al livello delle altre due concorrenti.
Particolarmente adatto ai musicisti, ha un'interfaccia ed un sistema di lavoro intuitivo che si apprende in poche ore. Lo consiglierei per chi può spendere un po' meno (con 100€ c'è la versione Artist che è già ampiamente sufficiente per iniziare) e ovviamente per chi utilizza interfacce e mixer PreSonus, visto che l'integrazione è totale.
PRO
- Prezzi più competitivi
- Sistema di lavoro semplice e veloce da imparare
- Integrazione perfetta hardware-software con il grande mondo PreSonus
CONTRO
- Minore compatibilità con i brand di plugin
- Qualità dei virtual instruments integrati buona ma migliorabile
- Ancora non così flessibile come le DAW più "esperte"
APPLE LOGIC
Qui entriamo nel mondo Apple, con questa DAW che è amata da molti, proprio perchè si integra alla perfezione con il sistema operativo e l'hardware della Mela Morsicata, e detestato da altri, perchè come tutte le cose Apple è un mondo a parte, a volte chiuso e meno flessibile.
Indubbio che non conviene assolutamente passare ad Apple pur di usare Logic, anche perchè di tutte le DAW ci sono sia la versione Windows che Mac. Con 230€ si accede già alla versione Pro che, pur non potendo competere con Pro Tools o Cubase/Nuendo, è probabilmente la versione Professional tra tutte con il rapporto qualità/prezzo più alto.
Qui non è una questione di categorie, anche se è più adatto ai musicisti che ai professionisti dell'audio, ma di scelta di campo. Lavorare nel mondo Apple e sfruttare a pieno le prestazioni dei suoi computer è proprio quello che Logic fa meglio. Non è molto compatibile con le altre piattaforme ed ha delle rigidità che spesso infastidiscono, ma una volta che ci si prende la mano è in grado di restituire dei risultati di ottimo livello.
PRO
- Perfetto per l'ambiente Apple per prestazioni e interfaccia
- Rapporto qualità/prezzo della versione Pro ottimo
- Semplice e molto adatto ai musicisti
CONTRO
- Minore compatibilità con i brand di plugin
- Ambiente chiuso limitato al mondo Apple
- Scelta dei virtual instrument molto meno ampia