Arturia a un anno dal suo lancio, aggiorna il soft synth Pigments alla seconda generazione, vediamo cosa cambia. Parliamo sempre di un virtual instrument molto potente che offre una modalità di sintesi sottrattiva (se non lo conoscete potete consultare questo articolo scritto da Riccardo Gerbi sulla prima versione) con un doppio engine che mixa oscillatori virtual analog e wavetable con un nuovo sample engine; questo permette di importare, fino a sei sample per altrettanti slot con sei modalità di playback, loop, edit e modulazione. Una nuova modalità Synth aggiunge un nuovo step al tuo sound design trasformando i tuoi sample in patch di sintesi granulare con un solo click, modificare inviluppo, dimensione e densità con parametri di randomness davvero interessanti.
Nuovo è anche il sequencer che permette di applicare distribuzione casuale degli step in maniera non distruttiva, così da poter sempre tornare indietro a dove si è partiti: ottimo per improvvisazioni e performance live. Troviamo centinaia di preset inediti tra i quali navigare per conoscere e utilizzare al meglio Pigments 2.
L'interfaccia è stata un po' ritoccata rispetto alla v1 con una funzionalità inedita undo/redo, compatibilità MPE e barra di modulazione riorganizzata. Tra gli effetti disponibili è stato aggiunto un low pass gate ispirato al sound del Buchla Easel e un tape echo per aggiungere una pasta analogica al suono del synth.
Fino al 7 gennaio 2020, Arturia Pigments 2 è in vendita al prezzo lancio di € 99 (listino 199). È realizzato nei formati Standalone, VST2.4, VST3, AAX, AU e NKS per sistemi operativi Windows 7/Mac OSX 10.11 o successivi.
I prodotti del marchio Arturia sono distribuiti in esclusiva per l'Italia da Midiware.