Prima o poi arriva quel momento in cui gli altri musicisti ti chiederanno una mano per l'impianto PA e il mix, in uno spettacolo live...
Il live è un mondo differente rispetto al project studio o al recording studio. Se anche si conoscono i principi generali, quando poi si è sul prato o davanti al palco le esigenze superano di gran lunga la teoria, sia per gli aspetti pratici che per quelli legati all’ottenimento di un buon sound.
Il testo in italiano, edito da Volontè&Co è la traduzione dell’originale inglese del 2005, scritto dal caporedattore Paul White di Sound On Sound, e si rivolge a chiunque voglia imparare le basi del lavoro del service o farsi le ossa per gli spettacoli live nel versante suono.
L’autore limita subito il campo di applicazione: esibizioni in luoghi piccoli con la scelta e il funzionamento dei PA ma anche di tutto quello che è backline, cioè quel lavoro invisibile ma indispensabile per mettere a loro agio i musicisti e costruire l’intera trama elettronica che tiene in piedi l’esibizione e determina il suono finale.
In questa ottica non stupisce che il primo capitolo sia dedicato a comprendere i driver e gli altoparlanti, definendone le specifiche, i modelli, tra multivia e a trombe, i crossover, la cassa acustica, il cabinet, il bass reflex, i subwoofer e line array compatti. Dalla teoria si passa alla pratica scrivendo di distanza critica e amplificazione. Indubbiamente il primo capitolo è un pilastro su cui si costruisce il resto del testo.
Considerazioni pratiche sui sistemi PA è il secondo capitolo: si entra maggiormente nel dettaglio delle soluzioni offerte dal mercato arrivando a parlare di sistemi passivi e attivi.
Scelto il miglior impianto possibile per la missione, è tempo di guardare al palco e il terzo capitolo sono le Opzioni per il monitoring dal vivo, dai mini personal monitor ai side-fills e il monitoraggio in-ear. Troviamo anche paragrafi sul feedeback e l’interazione con i microfoni. L’autore in questo caso si mette nei panni del musicista, più del fonico, offrendo punti di vista sui vantaggi e i problemi secondo la scelta di monitoraggio, con considerazioni generali senza entrare nel dettaglio dei prodotti.
Si torna davanti al palco con il quarto capitolo dedicato al Mixer audio: qui si gettano le basi per l’uso di qualsiasi mixer, esplorando i parametri tipici di una channel strip, le connessioni bilanciate, l’alimentazione Phantom, la preamplificazione, il pulsante PFL/Solo, l’eq, le mandate, gli insert, il bus e le connessioni con effetti. Sono una serie di paragrafi realmente introduttivi e adatti a chiunque non abbia mai messo le mani su un mixer o ne abbia poca dimestichezza. Più profonde le opinioni nell’uso di un mixer digitale o analogico, ma comunque lontane da sistemi professionali di alto livello e ancora adatte a un fonico entry level che si sta facendo le ossa con poca strumentazione. La presentazione delle funzioni non è accompagnata da esempi pratici, per cui al termine si conosce la teoria ma manca la parte pratica.
I microfoni sono il tema del quinto capitolo: in quindici pagine si fa il punto sulle differenze tra microfoni, dando informazioni preziose di grande utilità circa alcuni microfoni ben conosciuti.
L’esperienza dell’autore in studio di registrazione si nota nel capitolo dedicato alle DI Box, uno dei migliori dell’intero libro, che non sorvola affatto su questioni progettuali importanti e il ruolo pratico delle DI box in contesti differenti.
Che mondo sarebbe senza accessori e complicazioni? Ci pensa il capitolo Altre componenti del PA a individuare tutti quei dettagli che si scoprono nel live, mettendo in guardia il fonico alle prime armi!
Fino a qui siamo rimasti nell’alveo di molta teoria e un po’ meno pratica.
Ora davanti al mixer è tempo di mettere le mani sui potenziometri, cominciando dall’equalizzatore, e sugli effetti, compresi compressori, gate, expander ed effetti vari. Sono circa trenta pagine che rappresentano l’ABC per qualsiasi fonico, anche per il live. Non ci sono esempi, per esempio, di come gestire una cassa o una voce nel live. Tutto quanto rimane piuttosto teorico, ma tecnicamente corretto.
La gestione della backline è invece un capitolo davvero pratico, ricco di consigli e di esempi, perfetto per chi comincia e non vuole sbagliare troppo. Sebbene sia backline, è in questo capitolo che si imparano alcuni concetti fondamentali per definire al meglio la ripresa e il palco.
Non potevano mancare i radiomicrofoni e i sistemi radio per chitarra, con quei consigli pratici che si scoprono, a volte, troppo tardi quando parte l’esibizione.
Finalmente si arriva a posizionare i microfoni, altro capitolo fondamentale: trenta pagine fitte fitte di consigli pratici su moltissimi strumenti e sulla voce. Imperdibile! E' il primo capitolo da leggere se volete essere subito operativi con successo sul palco. E’ in queste pagine che troviamo le impostazioni per l’equalizzatore e come programmarlo secondo lo strumento ripreso.
L’autore dedica alcune pagine essenziali sul ruolo odierno del fonico di palco, la preparazione prima di partire con l’attrezzatura, i consigli da dare ai musicisti, il soundcheck e l’esperienza dell’autore che fa risparmiare anni di sperimentazione inutile sul palco. Qui Paul diventa l’amico ideale del fonico alle prime armi suggerendo soluzioni che non sono scontate nei primi anni di live.
Si torna alla teoria al tredicesimo capitolo legato ai tecnicismi e a una serie di argomenti di grande importanza, riguardo l’elettronica, il cablaggio, la struttura del gain, l’alimentazione sul palco e altri particolari da sapere.
Chiude un glossario di ben 32 pagine, anche questo imperdibile per chi è alle prime armi.
Al termine della lettura è chiaro che il testo non sia destinato ai professionisti, perché non affronta alcun argomento teorico o tecnologico recente. E’ invece il testo su cui costruire le proprie basi di fonico live, guadagnando tempo e risultati grazie ai suggerimento dell’autore, che sono molto validi.
Il linguaggio è semplice e comprensibilissimo. Non troverete formule matematiche o dissertazioni sull’acustica. L’autore si è vestito con i panni di un fonico alle prime armi o di una persona che è interessata a entrare in questo mondo ma non sa da dove cominciare. E’ un buon testo anche per chi ha sempre lavorato in studio, anche home, e vuole rispondere agli amici che gli chiedono una mano per il mix dal vivo. Le basi teoriche sono valide in qualsiasi situazione di lavoro e permettono di farsi quel minimo bagaglio culturale necessario per saper fare. Non avendo in pratica parlato di prodotti specifici, il libro ha il vantaggio di essere sempre attuale e può diventare un buon testo anche per chi fa formazione.
Non ci sono grandi esempi di testi dedicati al live in italiano, per cui la Guida SOS al Live Sound va a coprire egregiamente la fascia di chi sta appassionandosi al mondo del live o ha appena cominciato.
La traduzione è perfetta e ben fatta.
Non resta che leggerlo, imparare e chiamare gli amici per dire che siete pronti per il loro prossimo concerto in una location che non sia uno stadio o un teatro!
Info
Volontè&Co
Prezzo: Euro 32,90
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Mixing Secret - I segreti del mixaggio