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Pedali e Ampli Chitarra Cool Trends - Settembre 2018


Come ogni mese ecco la vostra dose di novità in quanto ad amplificatori ed effetti per chitarra. E come ogni mese mi duole avvertirvi che questa rubrica può nuocere gravemente al vostro portafogli, al vostro conto in banca o a qualsiasi fonte economica a cui possiate accedere.
Dobbiamo però toglierci qualche soddisfazione ogni tanto, no? E cosa c'è di più bello che spacchettare il nostro nuovo acquisto, rimuovere attentamente tutte le sue tutine di plastica e collegarlo per la prima volta?

 

A vostro rischio e pericolo, ecco la nostra personale scelta dei pedali ed ampli più interessanti usciti questo mese.

ELECTRO-HARMONIX - Mod Rex

E' uscito solo da qualche giorno e mi sono già letto tutto il possibile e guardato diverse volte il video che trovate qui sotto.
Anche se qualcuno dice che Electro-Harmonix sia in fase calante ultimamente, io lo trovo sempre un marchio alla ricerca di innovazione intelligente. E con il Mod Rex non ha avuto certo paura di sperimentare un formato trasversale di pedale che possa andare bene per molti strumenti e possa diventare un centro di modulazione creativa di primo livello.

 

Il nome per intero è Mod Rex Polyrhythmic Modulator, poichè possiede quattro sezioni di modulazione indipendenti tutte sincronizzate. Possiamo utilizzarlo per ottenere vibrato, flanger, chorus e phaser, tremolo con diverse forme d'onda, effetti pan stereo ed un filtraggio degno di una console da DJ o di un modulo synth Eurorack.
Si perchè il concetto è proprio quello dell'utilizzo trasversale su qualsiasi strumento elettrico o elettronico. La prima cosa che mi è venuta in mente ascoltando la demo del Mod Rex sono le sonorità della stupenda colonna sonora in stile anni '80 di Stranger Things.
Metteteci anche la gestione digitale dei preset e dei parametri ed avrete un pedale con cui giocare per anni.

 

BEETRONICS - Royal Jelly

Questi ragazzi californiani sono partiti in maniera un po' scanzonata a fare pedali per chitarra, ma ora Beetronics, a soli due anni dalla sua fondazione, sta facendo sul serio, con alcuni dei pedali più cool in circolazione.
Tutte le principali riviste mondiali di chitarra ne stanno parlando, il Royal Jelly è un pedale di saturazione analogico dal look retrò ma dal concept nuovo. Lo chiamano OD/FUZZ Blender proprio perchè è fatto per ottenere suoni fuzz e overdrive e qualsiasi sfumatura intermedia si voglia.

 

Elettronica di altissimo livello, costruzione a mano ed una circuitazione che funziona più come un mixer che come un pedale tradizionale. Immaginate di avere due circuiti indipendenti overdrive e fuzz sempre attivi, quindi di poter miscelare overdrive e fuzz a piacere, re-introdurre il suono dry (per il basso ad esempio o per gli arpeggi) e quindi di poter equalizzare il tutto a valle, avendo anche due preset sonori tra cui scegliere. E se volete riportare indietro il sound nel tempo, lo switch centrale aggiunge quelle alte e quella presenza tipiche dei fuzz di una volta.
Ora che questo tipo di saturazione sono super-trendy, è un pedale che ha colto ottimamente il mood musicale del momento.

 

 

LANEY - Amplificatori Mini Range

A proposito di qualcun altro che ha saputo cogliere il mood del momento. Sicuramente ci metterei anche Laney con questi nuovi 'nanetti' della Mini Range. Sono piccoli ampli (davvero piccoli) che quasi stanno nel palmo di una mano ma hanno delle caratteristiche ed un suono decisamente rispettabili.
Con sempre più chitarristi rinchiusi negli appartamenti, in camere da letto da cui non usciranno se non dopo almeno aver conquistato 10 mila follower, stipati in camerini 2x2 o in furgoni senza aria condizionata, la necessità di avere qualcosa di iper-compatto ma funzionale e valido è più alta che mai.

 

I Mini Laney sono stati realizzati in due serie, una con speaker mono ed una con doppio speaker stereo. Entrambi però condividono la possibilità di essere alimentati a batteria, il collegamento tramite app con una libreria di suoni enorme, due canali Clean e Drive, uscita cuffie, equalizzazione e delay. Sia la serie mono che quella ST sono declinate in tre modelli che si rifanno ai più famosi amplificatori Laney, nel suono e nell'aspetto, il Lionheart, l'IronHeart ed il SuperGroup.
Non è un'idea nuova ma è ben realizzata e con meno di 50€ per il mono e meno di 70€ per lo stereo, potete suonare ovunque.

 

HUGHES & KETTNER - Black Spirit 200

Voglio chiudere questa rubrica in bellezza però, o meglio in potenza. Facciamo un giro di 180° e passiamo direttamente al lato oscuro, la dove le cose non sono più compatte e carine, ma grosse e maledettamente cattive.
Il Black Spirit 200 di Hughes & Kettner non è un ampli per "signorine" (uomini e donne senza discriminazione di genere), è quell'ampli che ti vai a comprare quando vuoi demolire un condominio a 100 metri di distanza. 200 Watt di potenza sembrano una quantità enorme da poter controllare ma H&K ha creato un formato flessibile e tutto sommato dalle dimensioni contenute. In 41x15x15 cm e soli 3,6 Kg è condensato un nucleo di cattiveria analogica che attraverso la tecnologia Bionic Spirit Tone Generator (non ditelo tre volte di seguito se no si scatena l'Apocalisse) può riprodurre qualsiasi sonorità valvolare Clean, Crunch, Lead e Ultra gain degli ultimi '70 anni.

 

Per rendere ancora più versatile questa piccola bestia, H&K ha aggiunto una serie di effetti digitali come Riverbero, Delay (con funzione Tap Tempo), Chorus, Flanger, Phaser e Tremolo, programmabili, salvabili in 128 preset richiamabili da MIDI o controller H&K, mentre tramite l'app gratuita per iPad è possibile l’editing completo dei preset.
Lo so, i 200 W del Black Spirit possono spaventare chiunque, ed allora mettiamocelo un riduttore di potenza per suonare a 20W e pure a 2W se proprio siete senza speranza. Per finire la Red Box AE+ integrata simula i cabinet realisticamente per andare in diretta in un impianto o scheda audio e la connessione Bluetooth permette di suonare sopra brani e basi dal proprio device.
Insomma con meno di 800€ potete suonare alla grande o simulare un terremoto di grado 8 della scala Richter. Vedete voi.
E poi il video è spassosissimo, quindi pollice in su a prescindere.

 

 

 

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