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Ascolti la Playlist di Obama? L'Era dei Music Influencer


Non sono del tutto sicuro che il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, avrà la sua playlist su Spotify. Il nuovo leader USA, come d'altra parte il suo pittoresco predecessore, appartiene forse ad un'altra epoca per sapere che oggi anche una playlist è un modo per dire la propria e fare politica.
Lo sa bene l'ex-presidente Barack Obama, le cui playlist su Spotify sono molto seguite e fanno tendenza.

playlist spotify strumenti musicali

Per un artista essere nominato in una di queste nuove "compilation" è forse oggi più importante di un passaggio in radio o in televisione, e probabilmente lo sarà sempre di più in futuro. L'era degli influencer musicali infatti ha preso definitivamente piede ed oggi non sono più MTV o Top of the Pops a dirci cosa dobbiamo assolutamente ascoltare per restare aggiornati sulle ultime novità più cool.
E non è solo Barack Obama ad aver capito che la musica è uno dei veicoli più efficaci per arrivare ad un pubblico specifico. Non dobbiamo infatti trascurare che l'impatto emotivo che la musica è in grado di dare è anche il tipo di coinvolgimento più desiderato quando si parla di marketing. Lo chiamano infatti da tempo Marketing Emozionale.

IL MARKETING EMOZIONALE FUNZIONA?

Avete presente le classiche pubblicità dei profumi? Solitamente si dice che non capisci di che prodotto si parla, allora è la pubblicità di un profumo.
Non potendo farti sentire direttamente il profumo, la pubblicità deve cercare di crearti un emozione che poi andrai a ricordare e ricollegare a quel brand o a quell'altro.
Il marketing emozionale è andato così avanti e così in profondità nello studiare la nostra psicologia che oggi non si va più a cercare solo la reazione positiva. Anche una reazione negativa, ma forte, può essere un ottimo "faro" per illuminare un brand o un'iniziativa.

 

Ecco qualche esempio che sicuramente vi sarà famigliare:

  • Ricordate il "Think Different" di Apple? Era il 1998 e la computer-house di Cupertino invitava a fare una scelta di campo contro l'impero di Windows. Per uscire dalla massa e distinguersi.
  • E come non citare Nike? Il suo "Just Do It" è stata una delle campagne di maggior successo della storia. Il messaggio è che con i loro prodotti puoi fare ciò che vuoi, quando vuoi ed essere migliore.
  • "Per tutto il resto c'è Mastercard", impossibile non averla sentita almeno un centinaio di volte. Tutte cose belle della vita mostrate prima non servono solo a dire che a parte ciò che non può comprare il resto è accessibile con la famosa carta di credito, ma anche, in modo subliminale, che le persone felici usano quella carta per avere più tempo per se stessi.

TORNIAMO ALLA MUSICA

Non voglio divagare troppo, ma parlare del marketing emozionale mi serviva anche per arrivare al punto successivo. Le playlist musicali contengono, è vero, le preferenze delle celebrities ma possono anche lanciare un messaggio, una suggestione, che poi può essere facilmente legata ad un prodotto o una campagna.
Di politica ne abbiamo già parlato, quindi vi farò un esempio commerciale molto attuale e particolarmente riuscito.

 

Lil Nas X con la sua "Old Town Road" ha capitalizzato oltre 1 miliardo e mezzo di streaming solo su Spotify e viaggia serenamente oltre i 17 milioni di streaming al mese sulla piattaforma verde. Perchè allora non usare una playlist con i suoi brani preferiti per una campagna commerciale con il brand di panini Panera? Il tutto preparato con il lancio qualche tempo prima anche di un brano "Panini", appunto, che viaggia oltre i 650 milioni di streaming.
Sarà arrivato il messaggio, che dite?

COME CAMBIA IL MONDO MUSICALE CON LE CELEBRITIES PLAYLIST

Certamente le playlist giocheranno un ruolo più importante in futuro, il trend è in atto e non lo si può negare. Se poi sarà solo una moda passeggera o un vero e proprio canale di marketing - commerciale o personale - ce lo dirà il futuro.
Ciò che è cambiato però è che le personalità che hanno un forte seguito ora hanno un ulteriore canale di monetizzazione di questa popolarità: le playlist, appunto.

 

Si può lanciare una campagna pubblicitaria, come visto. Si può creare aspettativa per il proprio disco in arrivo, come fanno molti artisti che pubblicano le loro playlist. Tra di loro ci sono Lady Gaga, Justin Bieber, Britney Spears, Lorde, Demi Lovato, Selena Gomez e molti altri. Creano tendenza, e di fatto spostano il proprio pubblico verso quello che sarà il loro prossimo prodotto musicale.

Ma anche le piattaforme non rimangono di certo ferme. Avere le celebrities più in vista con le loro playlist su Spotify o su Apple Music, Amazon Music o YouTube e via dicendo, è un modo per guadagnare più fetta di mercato per i giganti dello streaming. E' in corso la guerra dei podcast, con cifre astronomiche che già girano per accaparrarsi i podcast più seguiti, altrettanto le piattaforme fanno con le playlist, che sono un servizio molto amato e ricercato dagli utenti.

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