Sono pochissimi i produttori che possono dire di costruire monitor con componenti progettati e costruiti dagli stessi. L’italiana RCF, che ha un grandissimo successo anche all’estero, è uno dei pochi. Dal cabinet agli altoparlanti, dalla scheda DSP all’amplificazione, ogni elemento porta il nome di RCF nella progettazione e costruzione. E anche il suono è unico!
Ayra Pro 8 è un monitor a due vie con risposta in frequenza da 45 Hz a 20 kHz, con amplificatori in Classe D da 100 Watt per il woofer, da otto pollici in fibra di vetro composita, e da 40 Watt per il tweeter in neodimio da un pollice a cupola morbida raffreddato a ferrofluido, inserito in una guida d’onda molto ampia, quasi fosse una tromba. Il sistema è un bass reflex con due porte frontali e utilizza un DSP interno per allineare tweeter e woofer in fase. Già da tempo si era discusso molto sull’allineamento tra woofer e tweeter: oggi, invece che arretrare fisicamente il tweeter, si può ottenere lo stesso risultato impiegando filtri FIR in digitale, per realizzare una risposta in fase a zero gradi. Senza addentrarci in dettagli tecnici, tra cui l’eventuale ritardo dovuto ai filtri FIR, lo scopo di questo allineamento è legato alla migliore percezione dell’immagine stereofonica e al dettaglio sui transienti.
Costruzione ed elettronica
Le Ayra Pro 8 sono assemblate in Cina con componenti RCF e la costruzione del cabinet in MDF è di ottimo livello. Stupisce il peso, molto contenuto (8,6 kg) per esserci un woofer di otto pollici, e la semplicità dei controlli, che si limitano a un potenziometro per regolare il livello d’ingresso da -infinito a 0 dB, e due switch per cambiare la risposta in frequenza per le alte (-1, 0, + 1 dB) e basse frequenze (-2, 0, + 2 dB).
Il punto di crossover è posto a 2 kHz, il che indica che il woofer deve coprire anche parte delle medie frequenze. Ayra Pro 8 è fornito di due ingressi bilanciati, XLR e jack TRS a ¼’, e di uno sbilanciato RCA. L’amplificazione è protetta da un soft limiter e l’alimentatore interno accetta voltaggi da 90 a 240 Volt. L’interruttore è posteriore. L’SPL massima si attesta a 111 dB.
In prova
I monitor a otto pollici hanno tutti un suono particolare, più ricco di basse frequenze rispetto a monito a cinque e sei pollici per il woofer. Questa loro caratteristica, che altera la percezione delle medio alte, è utile per avere una migliore riproduzione delle basse frequenze, aiutate anche dal sistema bass reflex. Fin dalle prime battute, Ayra Pro 8 ha dimostrato di essere generosa sui bassi e il risultato che si ottiene dipende anche dalla risposta acustica dell’ambiente in cui si trovano. In uno studio trattato acusticamente bene, la quantità di basse frequenze appare corretta e coinvolgente, lasciando leggermente dietro le medie frequenze, che sono però ben rappresentate dal lavoro del tweeter. La prima sorpresa di Ayra Pro 8 arriva dall’ampio margine di ascolto corretto sia in orizzontale che in verticale. In parole povere, oltre alla classica posizione della testa al vertice di un ipotetico triangolo equilatero dove l’estremo della base è occupato dai monitor, è possibile mantenere l’hot spot spostando la testa in verticale od orizzontale in modo più ampio rispetto ad altri monitor simili. Probabilmente il risultato ottenuto si deve alla profonda guida d’onda in cui è inserito il tweeter e al lavoro dei filtri FIR. Abbiamo chiesto a RCF qualche spiegazione in più, soprattutto sapendo quali possano essere i difetti dei filtri FIR: ci è stato assicurato che l’intervento dei filtri è minimo e ben al di sotto della percezione umana e, all’ascolto, non possiamo dire di aver sentito dei difetti. Se spostiamo la nostra analisi dalla risposta in frequenza, dominata dalla percezione delle basse frequenze come capita in tutti i monitor con un woofer da otto pollici, all’ascolto critico, le Ayra Pro 8 dimostrano di avere un suono diverso dagli altri monitor, che ci appaiono generalmente più morbidi. I transienti delle Ayra sono un po’ più vividi e presenti, facilmente identificabili, e con una riproduzione di materiale ricco di medio alte frequenze più avanti rispetto ad altri monitor simili. Il basso, la cassa e le percussioni come i tom sono un punto di forza di questi monitor, che non si piegano anche riproducendo suono elettronici con transienti a picco. L’intero soundstage è piuttosto dettagliato e più che sufficiente per una produzione adeguata in piccoli ambienti. Sono piacevoli e oneste nell’ascolto del pop, del rock, dell'hip-hop, dell'EDM e dell’R’n’B, in tutti i loro rivoli, mentre non ci sentiamo di consigliare per il mix di musica classica. Danno il meglio di sé sulla riproduzione della voce e dei cori, così anche per i fiati. La rappresentazione dinamica rispecchia l’amplificazione in Classe D, con una certa compressione che si nota però nel confronto di monitor che costano almeno cinque volte tanto! Il loro posto, considerando l’ottimo prezzo, è in studio di produzione home o project studio, accanto a un setup di synth, workstation e modulari o come compagne di produzione per i DJ, grazie alla loro discesa sulle basse frequenze. Anche il chitarrista che ama registrarsi troverà soddisfazioni nell’uso delle Ayra Pro 8 per distribuire i vari strumenti nel mix e disegnare il suono della chitarra elettrica o acustica. Come per tutti i monitor del mondo, anche per queste Ayra Pro 8 ci vuole un po’ di tempo per abituarsi al loro suono, che ha una impronta unica rispetto ad altri produttori.
Conclusioni
RCF, grazie a una componentistica proprietaria, dispone ora di una serie di monitor unici nel panorama internazionale nel segmento di prezzo in cui sono state posizionate. Le Ayra Pro 8 sono da ascoltare attentamente e, quando messe a confronto diretto con la concorrenza nella stessa fascia di prezzo, hanno molto da dire nella descrizione del suono, in modo differente dagli altri e con una qualità timbrica molto interessante. C’è da andarne orgogliosi!
L'algoritmo FiRPHASE
Il risultato della fase a 0° (zero-gradi) è opera di un algoritmo non tipico sviluppato internamente, si chiama FiRPHASE ed è un’esclusiva di RCF. La differenza con i filtri FIR classici è sopratutto sonora. La fase tra i componenti è adattata prima meccanicamente in fase di progetto tramite le distanze dei componenti - come un progetto elettroacustico due-vie classico - ma poi ogni alterazione secondaria è corretta dal filtro FiRPHASE. RCF è l'unica azienda a produrre tutti i diffusori attivi a catalogo con fase lineare (ed è la prima e unica in questo segmento di prezzo), oltre a essere tra le prime a proporre la fase a 0°. A differenza della fase cosiddetta “lineare” in cui la variazione di fase è costante ma c’è effettivamente uno sbilanciamento temporale tra basse e alte frequenze, in questo caso tutte le frequenze partono da un punto “zero”, quindi è virtualmente esente da distorsioni di fase.
Delay interno alla DSP
Il delay del processing dovuto al lavoro dell'algoritmo è minimo e quindi non compromette le performance musicali in real time, anche chitarristiche. Le misure esatte per la AYRA PRO8 danno un delay totale di soli 5,3 ms, di cui 1,8 ms a carico dell'algoritmo FIR e 2 ms per i DSP, i restanti sono latenze di conversione e di circuito. I modelli 6 e 5 hanno latenza inferiore semplicemente perché scendono meno in basso.
Pro
Costruzione
Dettagli sui transienti
Ampiezza dell'hot spot
Risposta sulle basse frequenze
Contro
Stessi limiti dei monitor con woofer a 8 pollici
Info
RCF
Prezzo: 290 € singolo monitor