Si sono appena concluse a Berlino le tre giornate di Superbooth, l’incontro annuale dedicato agli strumenti e alla musica elettronici. Riassumo alcune considerazioni su questa singolare e curiosa fiera.
Sono appena rientrato in albergo dopo il mio primo Superbooth. Una montagna di suoni e immagini affollano la mia mente che prova a tirare le conclusioni di queste giornate. La chiusura definitiva della Musikmesse, ha spostato la mia attenzione, e quella di molti altri appassionati di strumenti elettronici, verso altre fiere e manifestazioni. Tra queste una delle più importanti é sicuramente il Superbooth. Questa fiera, anno dopo anno, si sta ritagliando sempre più importanza nel panorama europeo e lo dimostrano gli oltre 250 espositori che hanno partecipato all’edizione 2023.
E' impossibile anche solo fare un accenno a tutti gli articoli esposti. Io in primis ho dovuto sfogliare l'elenco e concentrarmi solo sugli stand di maggiore interesse. Quindi questo non vuole e non può essere un report esaustivo e completo della fiera. Anche perché Superbooth si estendeva su un’area molto ampia, composta da quattro padiglioni al coperto e tre aree nel parco antistante, con tende e bungalow sotto i quali erano allestite le esposizioni.
Una di questa era particolarmente distaccata ed é servito camminare nel parco per alcuni minuti per raggiungerla. Tuttavia in questa area esponevano Buchla, Haken Audio, UDO e Mayer, non potevo mancare. In diversi punti erano presenti palchi sui quali si esibivano artisti di vario genere. Tra i vari stand c’erano anche postazioni per seminari, corsi e sperimentazioni. In un clima decisamente a metà tra il rave e i raduni hippie ecco ciò che ha colpito la mia attenzione.
KORG
Il noto marchio nipponico era presente in due aree distinte. Una era completamente dedicata al prototipo di strumento a Sintesi Acustica e uno con i synth presenti a catalogo: Odissey, 2600, Modwave, Opsix, la famiglia Volca, ecc. Il prototipo presentato in anteprima da Tatsuya Takahashi in persona (CEO di Korg Germany e inventore di questo e molti altri strumenti di successo), sfrutta una tecnologia combinata di generazione acustica e digitale. I generatori sono delle specie di ance a forma di diapason che vengono messe in risonanza da elettromagneti, in un modo che per un certo verso è l'opposto di ciò che avviene in un pianoforte elettrico. Il vantaggio è che l'inviluppo del volume, ad esempio, può essere prolungato a piacimento, prolungando l'impulso inviato agli elettromagneti.
Il suono così generato viene infatti gestito ed elaborato digitalmente ad esempio applicando un LFO agli overtones generati dall'oscillazione delle lamelle. Quindi non si tratta di algoritmi che generano il suono come modelli fisici, ma una generazione elettromagnetica, elaborata per inviluppo, contenuto armonico, ecc. Attendiamo gli sviluppi di questa tecnologia per valutarne l’effettiva potenzialità.
Soundmachines
Non solo strumenti musicali al Superbooth, ma anche interfacce curiose come Brainterface BI1, una archetto da indossare sulle tempie che rileva le onde utilizzate normale mente per la diagnostica dell'attività cerebrale, l’ECG, inviate ad un apparecchio desktop. Questo circuito, già presente in versione Eurorack, converte i segnali in dati MIDI, per poter controllare o triggerare strumenti o luci. Azioni come strizzare un occhio, inarcare le sopracciglia, o semplicemente concentrarsi su un concetto, generano impulsi che possono essere gestiti da Brainterface. Decisamente particolare come idea!
Expressive
Alcuni Osmose erano disponibili per sperimentare questo innovativo strumento, anche allo stand di Haken Audio. Personalmente ritengo che pur avendo qualche funzione in meno rispetto ai modelli di Roli Seaboard Rise, Osmose ha una curva di apprendimento decisamente più semplice per il tastierista, inoltre il motore di sintesi é particolarmente potente ed efficace. Trovo vincente la scelta di proporre questi strumenti con un motore di sintesi dedicato, in modo da non dover impiegare tempo e fatica a configurare e associare le sorgenti di modulazione.
Mayer
Marchio Austriaco presente da appena tre anni, Mayer si avvale della confermata esperienza di Horst Mayer per realizzare un sintetizzatore multitimbrico a 4 parti più drum, presentato a Superbooth 2022: MD900. Fondamentalmente é un sintetizzatore VA, Wavetable e PCM. Un display touchscreen capacitivo, quattro piccoli display a LED e una generosa presenza di potenziometri e fader consentono di sfruttarne appieno le potenzialità. Ad un prezzo decisamente più interessante é stato presentato a Superbooth 2023 Vibes, versione identica per funzionalità, ma priva dei numerosi controlli fisici e dei display LED. La sonorità di questi synth é particolarmente convincente e la dotazione di connessioni, tra cui due porte USB, consentono di suonarlo o controllarlo con master keyboard o superfici di controllo tipo launchpad. La scelta di lanciare uno strumento identico dal punto di vista timbrico, ma decisamente più a buon mercato, è una strategia intelligente per farsi conoscere sul mercato.
Synthronics
Il giovane Andrej Shenshyn ha riprodotto innumerevoli circuiti di alimentazione (e non solo) per sintetizzatori vintage. PSU per Juno-106, Juno-6/60, Prophet 5 sia rev1/2 che rev3, Linndrumm e molti altri. Non solo: per synth come Polysix e Poly61 sono disponibili le board principali, quelle che purtroppo sono spesso danneggiate dall’acido della batteria tampone. Interessante infine un box per Prophet 5 che consente di sostituire la meccanica originale con una moderna Fatar e gestire al tempo stesso l’aftertouch. Una soluzione che renderà felici i fortunati possessori di questo synth. Fate un giro sul sito ufficiale e probabilmente troverete più di una cosa di vostro interesse!
Freqport
Freq tube é un piccolo apparecchio con 4 valvole che si collega via USB alla propria DAW. Tramite un interfaccia plugin, oppure con gli 8 encoder disposti appena sotto il display, é possibile modificare i parametri per sfruttare la distorsione valvolare. Le valvole sono di due tipi: due più delicate e due più aggressive, per poter elaborare dalla semplice distorsione di una chitarra elettrica ad esempio, fino alla distorsione più moderata in fase di mastering. Le valvole possono essere configurate come quattro mono oppure 2+2 stereo.
Sequential e Oberheim
Uno degli stand più frequentati era decisamente quello dei due blasonati marchi americani. All'interno di una stanza di circa 30 mq era esposto praticamente tutto il catalogo. La mia attenzione è andata, per motivi squisitamente personali, al Prophet Rev4 e ad OB-X8, entrambi ad oggi disponibili in versione tastiera 5 ottave e desktop. Sono strumenti di elevata qualità sonora e costruttiva. Mi sono perso sfogliando i preset e ascoltando le differenze tra i filtri (OB-X8 monta le repliche dei filtri di OB-X, OB-Xa e OB-8, mentre Prophet Rev4 i filtri SSM del Rev1/2 e quelli CEM del Rev3). Il mio personale parere è che questi strumenti sono sicuramente impegnativi economicamente, ma sono realizzati pressoché senza compromessi e suonano davvero bene, al di là di diatribe sul vintage vs reissue. Personalmente ritengo che il fascino del vintage ha il suo peso quando si parla di un processo creativo come la musica, inoltre alcune emulazioni sul mercato (ora mi sto riferendo a tutti i cloni software e hardware sul mercato) non sono così fedeli, ma in alcune situazioni, come la musica live o la produzione professionale, il vintage può presentare qualche limite, non solo economico, mentre il moderno presenta una praticità d'uso, polifonia, affidabilità e trasportabilità migliori.
Yamaha
Yamaha alla Musikmesse ha sempre occupato un padiglione intero, per poter esporre le innumerevoli categorie di strumenti e apparecchi. Al Superbooth lo spazio era decisamente inferiore perché questa fiera interessa unicamente i sintetizzatori: all'appello Montage, MODX, YC e CP, Reface e i nuovi CK61 e CK88. Strumenti interessanti per chi cerca la trasportabilità (la versione 88 tasti pesa 13kg, la 61 meno di 6kg!), grazie anche ai diffusori integrati e la possibilità di alimentarli via batterie. Questo senza dimenticare una dotazione di funzioni razionale: interfaccia audio USB integrata, connettività Bluetooth e una selezione di preset standard.
Presenti gli editor hardware di Dtronics per DX7 e Reface DX, oltre all'imponente editor artigianale per FS1R, progettato da Robert Skerjanc. Su una superficie molto ampia trovano spazio un gran numero di controlli fisici e un display ben più grande di quello presente sull'FS1R, rendendo così possibile programmarlo in modo più semplice. Provo sempre un particolare piacere quando vedo proporre soluzioni moderne per interessanti strumenti del passato.
U-he
Allo stand della software house Berlinese ho ascoltato Zebralette III, un prototipo preparato per il Superbooth capace di mostrare le potenzialità del morphing tra forme d'onda, disponibili in Zebra 3 di prossima uscita. La nuova versione potrebbe essere introdotta sul mercato entro fine anno, ma allo stand u-he non hanno nascosto di avere ancora molto lavoro da svolgere.
In estrema sintesi, Zebra 3 sarà in grado di creare delle sequenze contenenti forme d'onda liberamente disegnabili. I tool di wave design sono molto numerosi ed efficaci. Nella parte inferiore è presente la barra del tempo (si vede nella foto, con una scala da 0 a 100), nella quale è possibile disporre cronologicamente le forme d'onda disegnate. Il motore di sintesi è capace di leggerle in sequenza operando un morphing (non fading) tra una e l'altra, fino a 16. Sono presenti anche numerosi tool per intervenire sulla modalità del morphing: lineare o logaritmico, aggiungere o gestire i link tra i punti significativi delle forme d'onda. E se ciò non bastasse, è in cantiere anche una funzione di resintesi, capace di elaborare un normale file audio, estrarne le forme d'onda e creare una sequenza in grado di emulare il file audio di origine. C'è sicuramente molta carne al fuoco per chi vuole esplorare il sound design!
Ricordo che Zebralette è un software gratuito scaricabile da sito ufficiale di u-he e che consente di iniziare a esplorare le potenzialità di Zebra.
Synthesizer Studio Berlin
Come anticipato nell'introduzione del mio articolo, al Superbooth non ci sono solo produttori di strumenti, ma anche laboratori, dimostrazioni, concerti, ma anche studi di registrazione. Synthesizer Studio Berlin è conosciuto per la sua collezione di pregiati strumenti vintage e moderni, nonché per le masterclass e ovviamente la possibilità di affittare i loro spazi e attrezzature per produrre musica. Presso il loro stand era possibile poter poggiare le mani su mostri sacri quali MiniMoog Model D, Prophet-5, OB-X, CS80, Jupiter-8 e Jupiter-4.
Aodyo
In qualità di "early adopter" di Anyma Omega, non potevo non passare a salutare Laurent e Romain al loro stand. Anche perché ho potuto provare in anteprima un prototipo di Omega desktop. La versione a tastiera, parole di Laurent, è ancora "una serie di schede e componenti sparpagliate sul tavolo"! Omega è nata come la versione polifonica e multitimbrica di Phi, sintetizzatore a modelli fisici. Il progetto poi si è evoluto per includere nuove funzioni e controlli, fino ad arrivare a Kickstarter dove, in sole 3 ore, Aodyo ha raggiunto la somma necessaria per passare dal progetto alla produzione.
C'è molto interesse attualmente verso la sintesi per modelli fisici, tecnologia introdotta forse troppo presto, negli anni '90, quando il rapporto tecnologia/costo era ancora sfavorevole. Acquistare strumenti come VL1, VP1, VL70m, WSA1 era ed è un pesante compromesso tra prezzo e prestazioni. Nel 2024 invece, ad un prezzo decisamente abbordabile, sarà invece possibile acquistare Anyma Omega che possiede 16 note di polifonia.
La qualità timbrica è notevole e l'espressività, manco a dirlo, è incredibile: il timbro cambia molto in base all'esecuzione. I preset disponibili applicavano l'espressività acustica a suoni sintetici, che è l'applicazione più interessante di questi strumenti. Grazie all'editor software gratuito è possibile gestire ogni parametro e fondere Virtual Analog, Acoustic Modeling, FM e processarli con le decine di effetti e modulatori. Interessante anche la possibilità di prelevare il segnale di uscita da una Part ed entrare in un'altra, per ulteriore processing. Funzione che ricorda molto il Triple Edit di Kurzweil K2600 come idea.
Vector e Tempera
Mi sono quindi recato allo stand di Vector Synth, interessantissimo synth sperimentale, multi generazione che avevo già avuto modo di apprezzare durante un precedente incontro. Vector ha un'interfaccia molto semplice ed intuitiva, coadiuvata da un display touchscreen con GUI ben programmata, che consente di esplorare le innumerevoli possibilità di questo piccolo, ma potente sintetizzatore. Mediante un piano cartesiano, in un modo che graficamente mi ricorda n-zyme di Roland, è possibile modulare il suono in modo tanto semplice quanto efficace. Tutti i controlli sono facilmente accessibili a schermo o mediante i controlli fisici ed è inevitabile perdersi per ore a creare e modificare suoni evolutivi e suggestivi.
Lo stand era condiviso da un nuovo prodotto, in fase di lancio: Tempera. Si tratta di un colorato e luminoso strumento composto da un'ampia superficie sensibile al tocco e quattro potenziometri con altrettanti display LED per impostare le varie funzioni degli algoritmi disponibili. Consente di caricare semplici file audio e, tramite generatori granulari, inviluppi, LFO, filtro e riverbero, creare interessanti effetti sonori. Lo strumento gestisce quattro linee indipendenti, identificabili da un colore diverso, ed è possibile suonarle contemporaneamente e indipendentemente, sfruttando le otto voci di polifonia, per otto distinti file audio, uno per ciascuna colonna della superficie touch. E' uno strumento immediato da utilizzare e sicuramente utile a compositori di colonne sonore, live artist e compositori di musica elettronica.
Erica Synths
Restando sempre nel territorio dell'Acoustic Modeling, il prestigioso produttore di Syntrx e Perkons HD-01 ha presentato il prototipo di un sintetizzatore desktop basato su modelli fisici: Steampipe. La polifonia è di otto note, la qualità costruttiva è quella che contraddistingue questo marchio e il prodotto suona in modo molto convincente. Ho avuto la fortuna che durante la mia presenza allo stand arrivasse un musicista con un controller a fiato autocostruito (Johan Berglund). Il risultato finale era molto più realistico rispetto all'utilizzo di una master keyboard.
Interessante l'utilizzo della CPU che, pur restando sempre su valori oltre il 50%, non veniva influenzato dal numero di note suonato. Probabilmente dipende dall'ottimizzazione dell'algoritmo. Il prototipo era in fase molto acerba, alcuni controlli non funzionavano e anche il comportamento di alcuni parametri era alquanto bizzarro, quindi difficile esprimere un parere, però il progetto promette bene.
UDO Audio
Il mio giro è terminato nel bungalow di UDO Audio per provare e assistere alla demo di Super Gemini: un'estensione di Super 6 con 20 voci ti polifonia, bitimbrico, con tastiera a 5 ottave con aftertouch polifonico, ribbon controller e la stessa possibilità di Super 6 di operare come synth binaurale, però a 10 voci. La performance del dimostratore ha esaltato la predisposizione di questo synth alla creazione di atmosfere e paesaggi sonori adatti a colonne sonore, sonorizzazioni e musica squisitamente elettronica. E' un sintetizzatore molto interessante per chi fa della ricerca sonora il suo principale scopo. Non è rivolto a tutti, per via del suo prezzo importante, ma nel suo genere non ha rivali. Qui potete leggere la news di Audiofader su Super Gemini.
Il mio tour è passato tra gli stand di Studio Electronics, Modal, Waldorf, Buchla, Studiologic e poi i produttori di strumentazione per studio come Genelec, Adam, Focal, IK Multimedia, SSL, RME, Kenton e moltissimi altri. Gli stand dedicati ai modulari (ad occhio quasi la metà del totale) sono stati visitati di sfuggita dal sottoscritto non per mancanza di prodotti interessanti, ma per oggettiva mancanza di tempo.
Il Superbooth sta crescendo bene e velocemente, speriamo che le prossime edizioni proseguano con questa tendenza, attirando ancora più nomi e pubblico. E perché non tentare di inserirlo assieme al Prolight+Sound in quello che era una volta Musikmesse? In fondo tutto è nato molti anni fa proprio al Musikmesse con il Superbooth nello stand dedicato alle tastiere!