In questa puntata ritorniamo nel nostro paese in quella che fu Roland Europe, per scoprire un'altra sua fortunata realizzazione...
Chi ha qualche anno sulle spalle come il sottoscritto si ricorderà che nel 1995 - anno di commercializzazione del modulo RA-95 protagonista di Arranger Legacy – la divisione europea di Roland da ben quattro anni già sfornava moduli e tastiere per qualsiasi tipologia di intrattenimento, grazie a una palette timbrica consolidata e basata sulla sintesi proprietaria RS-PCM, organizzata come categorie nel rispetto dei formati General Standard firmato Roland e del General MIDI.
Per altri tre lustri Roland Europe ha realizzato strumenti di successo affinando costantemente questa architettura timbrica: oltre ai moduli table-top RA (acronimo di Realtime Arranger), vi ricordo le tastiere serie E, V o G, fino al canto del cigno di questa divisione con i moduli per l’intrattenimento serie VIMA JM e la gamma BK.
L’esperienza ha tracciato la strada per altri successi commerciali targati Roland dei nostri giorni: si pensi alla piattaforma ZEN-Core che ha esordito in una Keytar come la AX-Edge oltre quattro anni fa, e adesso è insita nel cuore di alcuni pianoforti digitali (RD-88 o il più recente FP-E50), in moduli table-top o in serie di sintetizzatori quali Juno-X, la serie Jupiter-X o l’ammiraglia Fantom.
Renato nel suo focus descrive nel dettaglio la storia di questa serie, ma ci sono due particolari in questo RA-95 che ritengo utile segnalare per capire i progressi tecnologici di quel preciso periodo storico.
Roland RA-95: l’interattività
Nato per fornire anche a fisarmonicisti e chitarristi un supporto con cui riprodurre MIDIFile o controllare Style con il proprio strumento, rispetto al modello precedente (RA-90) la differenza più evidente in RA-95 è insita proprio nelle connessioni per interagire con i controller esterni. Oltre alle doppie porte MIDI, le due prese per pedali assegnabili e la possibilità di impiegare il converter KP-24 per i pianoforti acustici, su questo strumento era inserita anche la presa per collegare la pedaliera opzionale Roland Remote Control (RRC).
Semplicità nelle gestione degli style
Grazie a opzioni nei sequencer sempre più raffinate, la creazione di style a metà anni novanta comincia a essere un terreno praticabile anche per il musicista o il semplice appassionato. In questo periodo Roland progressivamente abbandona l’offerta di style su un supporto piuttosto costoso e blindato come la Card (sul primo RA-90 è ancora presente uno slot dedicato), migrando con RA-95 verso il più pratico, economico e “democratico” Floppy Disk.
Vediamo ora gli altri approfondimenti a cura del team di Arranger Legacy!
Roland RA-95 – Dal blog di Renato Restagno
Se avete amato la storica serie E e gli strumenti Roland dedicati all’intrattenimento tra la fine degli anni ottanta fino alla metà degli anni duemila, vi consiglio caldamente di leggere l’articolo dell’amico Renato, farete un bel salto nel tempo!
Ecco un piccolo estratto:
“Mentre le tastiere a 61 tasti della serie E affascinavano prevalentemente il pubblico degli appassionati e dei giovani tastieristi, l’idea di disporre di un modulo leggero e compatto da affiancare a pianoforti e tastiere master era più attraente per i numerosi professionisti della musica dal vivo dell’epoca. Non è un caso che l’uscita di RA-95 è stata accompagnata dalla prima tastiera arranger Roland non amplificata (G-800), specificamente progettata per chi suonava centinaia di serate all’anno e, dalla cui evoluzione negli anni a seguire, germoglieranno in sequenza G-1000, VA-76, G-70 e BK-9 (che galleria formidabile di modelli, chi li ha suonati può immaginare a cosa mi riferisco).”
Clicca QUI per leggere l’intero articolo
Roland RA-95 – Dal blog di Giorgio Marinangeli
Come consuetudine, Giorgio propone uno sguardo “sotto il cofano” di RA-95, con immagini a supporto per osservarne i particolari di rilievo. Ecco un estratto:
“L'expander è costituito da una main board che include tutta la generazione sonora e la CPU principale di sistema, da una board con i comandi ed il display a sette segmenti, e da una piccola scheda di rilancio per le prese MIDI e le connessioni esterne. Il floppy è ancorato saldamente alle schede tramite alcuni supporti metallici. Dal punto di vista dell’ingegnerizzazione e dell’integrazione meccanica, il modulo è molto ben congegnato. Dal punto di vista elettronico, l’architettura è la classica Roland e si differenzia dai prodotti precedenti solamente per la presenza del controller del floppy e per la wavetable leggermente più ricca e migliorata.”
Clicca QUI per leggere l’intero articolo
Il video a cura di Marcello Colò
Oltre dieci minuti di assaggi delle potenzialità di alcuni style onboard su RA-95 selezionati dall’amico Marcello: buona visione!
Fateci sapere cosa ne pensate di Arranger Legacy: scrivete sui blog di Giorgio e Renato, oppure lasciate un commento qui sotto o sulla pagina Facebook di SM Strumenti Musicali. Avete una tastiera arranger del cuore da suggerire per una prossima puntata?
Scriveteci.
Buona musica!
LEGGI ALTRI ARTICOLI DI ARRANGER LEGACY!
GEM WS2
KORG I5M
ROLAND PRO-E
SOLTON/KETRON TS4K
TECHNICS SM-AC1200
FARFISA 7X
KETRON MIDJAY
GEM GENESYS PRO