Sax Warm Up è il testo di Gianni Vancini che raccoglie i suoi esercizi di riscaldamento, nati dalla sua esperienza, messi a disposizione del sassofonista con una preparazione già solida
Questa volta è un testo per sax a essere messo sotto la lente. Gianni Vancini è noto a livello internazionale per la sua forte componente jazz e smooth jazz, che gli ha permesso di calcare i palchi di mezzo mondo, finendo spesso primo in classifica in diversi stati, compresi gli USA.
Nel 2018 il suo brano Top Down, dall’album Get Your Grove On, è arrivato secondo nella classifica di iTunes Jazz in Olanda.
Molto conosciuto anche in Italia, ha collaborato con molti musicisti di fama. Il suo lavoro per la musica italiana ha portato anche un album solista dedicato esclusivamente a pezzi italiani:
Con queste premesse, è abbastanza scontato che il suo testo, di una cinquantina di pagine, abbia una forte influenza nel jazz. Gli abbiamo chiesto da dove nascesse questa esigenza, e così ci ha riposto:
“Il metodo è rivolto a tutti i sassofonisti che abbiano già una conoscenza minima di teoria musicale, mi riferisco alle scale (maggiori, minori, diminuite, pentatoniche, blues, etc). Vuole essere un aiuto al fine di ottimizzare il tempo a disposizione per il warm up, scopo primario del libro. Ogni esercizio è stato infatti cronometrato se eseguito a 60bpm. Non precluderei il metodo a seconda dei generi, credo sia importante per chiunque suoni questo strumento avere un metodo per riscaldarsi prima di cominciare a suonare. Ho voluto collezionare una serie di esercizi che mi sono stati tramandati negli anni oralmente o che ho scritto prendendo spunto da altri metodi ma adeguandoli al fine di incontrare le mie esigenze. Spero possa essere per tutti uno spunto da cui ricavare altri esercizi ancora, le possibilità sono infinite e impossibili da collezionare in un unico volume!”
A questo punto, aperto il libro e messo sul leggio, siamo partiti. I primi esercizi sono su note lunghe con dinamiche differenti, sullo staccato, con attenzione per il riposo della lingua, e sulla scala cromatica mantenendo l’attenzione tra una nota e l’altra. Già dal terzo esercizio si comprende la necessità che ci suona sia già a un livello medio o medio alto: chi è alle prime armi arranca già dal primo esercizio cromatico, che diventa più impegnativo nel secondo. Da qui si decolla sulle scale cromatiche, dove si consiglia di eseguirle in tutto staccato, tutto legato, staccato/legato e legato/staccato. Si va da esercizi sulle scale maggiori e minori, a quartine, diminuita, pentatonica e scala di blues.
Seguono gli esercizi sugli accorti per memorizzare triadi e quadriadi, con arpeggi maggiori e minori, con settima maggiore e minore. L’ultima sezione è dedicata a due brani, Misty e On The Sunny Side of The Street, le cui basi sono sul canale V- Channel di Voletè, con o senza sax.
Abbiamo chiesto anche il giudizio di altri saxofonisti, impegnati nell’insegnamento e c’è una concordanza sul fatto che il primo esercizio sia un classico di sempre, le note lunghe. Tutti hanno riferito che gli esercizi di riscaldamento siano soprattutto orientati al blues e al jazz (non che avessimo molti dubbi anche noi), con esercizi sulle scale maggiori e minori davvero ben concepiti. Non si tratta quindi dei classici esercizi per il sax. Gianni Vancini ha scritto una serie di esercizi perfettamente adatti a chi si diletta di jazz, blues ma anche rock o soul. Qualcosa, quindi, che non si trova tutti i giorni a disposizione e che, soprattutto, derivano dalla grande esperienza dell’autore.
Se fate lisco o musica da ballo, probabilmente vi sentirete un fuori dalla vostra confort zone, ma globalmente gli esercizi hanno senso se eseguiti per controllare l’intonazione, i passaggi, lo staccato o il legato, riscaldandosi come si deve, ed uscendo dai soliti schemi che rischiano di essere meccanici.
Ben fatto!
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Volontè
Prezzo: 17,90