Dopo aver parlato ieri delle più interessanti novità che sono state presentate al NAMM 2019 nel campo delle chitarre e delle tastiere, oggi andiamo alla ricerca dei trend e delle uscite più intriganti nel mondo Recording e Batteria.
Ovviamente non perdetevi l'articolo precedente e tutta la nostra copertura di news che vi farà scoprire una selezione ancora più ampia di succose prelibatezze musicali.
RECORDING
In campo recording quest'anno nessuna rivoluzione copernicana a dire la verità ma non per questo sono mancate le novità. Ecco i miei titoli.
Interfacce in cerca di nuove connessioni
Due dei principali players del settore escono nel 2019 con due serie di interfacce audio dedicate ai due mondi principali del recording home studio e professionale. L'intento di PreSonus e Steinberg è quello di adattarsi via via a protocolli di trasporto dati sempre più veloci per prepararsi al prossimo step del mondo recording verso i 32-bit nativi e risoluzioni sempre più alte.
Da PreSonus arriverà l'estensione della serie Studio con cinque nuove interfacce munite di porte USB-C. Sono le 24c, 26c, 68c, 1810c e 1824c che offrono tutte una qualità di registrazione pro da 24-bit/192kHz e sono compatibili con entrambi i mondi, USB-C to USB-C e USB-C to USB-A, per non lasciare indietro nessuno.
Ogni modello ha il suo target di riferimento. Le Studio 24c sono delle 2-in/2-out per chi ha bisogno di pochi canali o vuole portarsela in giro senza difficoltà. Quindi si sale con la 26c 2-in/4-out più adatta per i DJ ad esempio. Si passa per la 68c, 6-in/6-out, che può andare bene anche per piccole formazioni o project studio, per arrivare alla 1824c che può tranquillamente registrare un intero drumkit o una band.
Se pensiamo che si parte dai 150$ della 24c per arrivare ai 500$ della 1824c, capite che si tratta davvero di un rapporto qualità prezzo notevole.
Dopo essersi dedicata al mondo Home Studio lo scorso anno, in questo 2019 Steinberg si dedica al mondo professionale. La nuova interfaccia AXR4 è un dispositivo a rack per la registrazione su protocollo Thunderbolt chiaramente indirizzata agli studi Mac-oriented. Con 28-in/24-out, DSP anche per monitoring ed effetti, un routing super flessibile e I/O di ogni tipo, si tratta di un'uscita decisamente indicata per qualsiasi DAW, ma ovviamente che esprime la sua massima potenza su sistemi come Cubase o Nuendo, essendo già pronta per il 32-bit e per un sample rate massimo di 384kHz che non lascia quindi spazio a compromessi.
Da evidenziare qui i quattro pre microfonici ibridi con processing Rupert Neve Design Silk e la channel strip in DSP integrata.
Qui si sta sui 2,799$ ma credo non sia una sorpresa per nessuno, viste le caratteristiche top.
Waves, un'altra channel strip?
La collaborazione di Waves con il super-sound engineer Chris Lord-Alge continua su un percorso decisamente prolifico. A questo NAMM è stato presentato il CLA MixHub, che è solo in apparenza l'ennesima channel strip per il mixing, in realtà si tratta di una piattaforma a 64 canali che permette di mixare un pezzo in un unica finestra, con un approccio molto simile a quello di un banco analogico.
Non si tratta però solo di questioni di interfaccia, sono infatti state riprese le channel strip che CLA ha sulla sua console preferita, con un approccio da 8 canali per volta. Ogni canale ha cinque sezioni: Input con filtri hi-low-pass e distorsione armonica; Dynamics, con compressione, gate, expander, ducker e sidechain; EQ, con quattro bande parametriche; Output con metering e immagine stereo.
C'è anche un Insert Point per inserire plugin Waves addizionali.
Quindi se vi piace il sound alla CLA ve la consiglio, anche perchè potete provarla in demo e approfittare del prezzo di lancio di 69$, che poi diventerà 199$.
Lewitt, rapporto qualità/prezzo al massimo
Lewitt ha dimostrato di essere uno dei marchi preferiti per i musicisti che si registrano da soli e per i giovani ingegneri del suono che non hanno un budget esagerato per il loro parco microfoni.
Quest'anno troviamo i nuovi microfoni a condensatore LCT 040 Match e LCT 140 Air, tra i microfoni a condensatore di qualità più economici sul mercato.
LCT 040 Match sta a soli 99$ per il singolo e 189$ per la coppia stereo. Piccolo diaframma, costruzione pencil ed una risposta rapida ai transienti che li rende particolarmente adatti agli strumenti acustici.
LCT 140 Air invece arriva a 149$ e migliora il noto modello LCT 140 con una modalità Air che permette di avere una ripresa più d'ambiente.
BATTERIA
Anche il mondo Batteria non ha visto, a mio parere, nulla che faccia gridare al miracolo, ma tante uscite che sicuramente ingolosiranno coloro che stanno cercando qualcosa in più per i loro set di percussioni e batteria.
Accordatura Ultra-Rapida
Apro però con quella che, pur non essendo una novità in assoluto, rimane una delle idee che diversi marchi hanno cercato di sviluppare senza troppo successo per risolvere il problema dell'accordatura della batteria.
Al NAMM 2019 WTS ha portato il suo sistema Welch Tuning System, montato ora sulle batterie WTS Artistry. Attraverso un cavo super-resistente ed un unico tirante a chiave si può accordare un fusto in 5 secondi ed un'intera batteria in 30. Questo migliora sicuramente il lavoro si setup del batterista e permette anche di cambiare accordatura alla batteria tra un pezzo e l'altro, una cosa impensabile altrimenti. Bella idea.
Il Cajon continua a tirare
E' lo strumento più venduto del settore percussioni ed ha visto un'esplosione esponenziale negli ultimi dieci anni, con modelli ormai di ogni tipo, per qualsiasi gusto e genere.
Il produttore probabilmente più prolifico in questo settore è Meinl, che quest'anno ci presenta il suo nuovo Pickup Vertical Subwoofer Cajon. A prima vista un normale cajon in betulla che però nasconde una serie di strumenti molto utili per le performance live.
All'interno è stato integrato un pickup piezo pronto per l'amplificazione verso un amplificatore o verso il mixer via cavo jack. I controlli di equalizzazione permettono di regolare il suono ed il volume. Il nome invece deriva dalla apertura maggiorata frontale che consente una migliore proiezione delle frequenze basse.
Meinl ha prodotto anche il Cajon Preamp, per chi già possiede un cajon ma vuole amplificarsi e trovare il proprio suono di percussioni all'interno della band.
Piatti, piatti e ancora piatti
Parlando di piatti ovviamente non si può trascurare Zildjian, il marchio numero uno al mondo. La loro proposta principale per questo NAMM 2019 è il rilancio della linea di piatti FX, dei piatti molto richiesti dai batteristi che in questi ultimi anni cercano sempre di più di differenziarsi attraverso nuove sonorità. Arrivano quindi gli FX Stacks, una nuova gamma di piatti da combinare per aggiungere texture moderne e accenti che catturino l'attenzione.
Gli FX Stacks si acquistano in coppie di piatti e possono essere utilizzati in modo tradizionale o come hi-hat. Inoltre i batteristi possono passare da un formato all'altro utilizzando il nuovo sistema di montaggio Cymbolt. Sono disponibili in tutte le misure da 8 a 16 pollici, ma c'è anche ad esempio il nuovissimo FX Oriental Crash of Doom da 22", una versione leggermente più grande del noto modello da 20" che risulterà quindi più scuro, con una nota più bassa e con maggiore attacco.
Dalle valli svizzere invece arrivano le novità di Paiste, che ha pensato di espandere la sua decennale linea 2002, entrata in produzione nel 1971. La filosofia è di adattare una linea creata negli anni '70 appositamente per reggere i volumi dei palchi rock al rock e metal ancora più aggressivo e compresso di oggi. Scopriamo così il 2002 Extreme Crash che non ha paura di nulla, con i suoi 18",19" e 20", poichè ha un attacco esplosivo, brillante e in grado di evolversi in un suono caldo e prolungato che di certo si farà notare.
Interessanti, sempre da Paiste, anche le prossime uscite per la famiglia Signature Alloy, Signature Traditionaland e Signature Dark Energy. Abbiamo un nuovo Fast Crash da 19" o 20", un Full Ride da 22", il Mellow Ride da 20" e il Dark Energy Hat da 15".