Quello che leggerete potrebbe sorprendervi molto, soprattutto se non siete costantemente in monitoraggio del mondo discografico italiano ed internazionale. Tutti noi oggi soffriamo dell'effetto bolla che questa nuova era digitale 4.0 ci crea attorno. A seconda delle nostre abitudini, preferenze musicali, dei posti che visitiamo, dei siti su cui navighiamo più spesso e delle cose che acquistiamo sul web, accade che i nostri social, gli streaming, le app e le pubblicità sul web ci circondano di ciò che potrebbe piacerci di più, schermandoci spesso dai trend principali che quindi ci bypassano.
In poche parole, la maggior parte di voi forse non sa nemmeno che Alfa, Random, Daniel o NDG sono tra le nuove 'sensation' della musica italiana, senza essere passati per nessuna casa discografica o essere minimamente noti fino a qualche mese fa. Il "colpevole" è TikTok, il social emergente del momento, utilizzato soprattutto dai giovanissimi tra gli 8 e i 15 anni. TikTok, precedentemente Musical.ly ed ora rilevata dalla cinese Bytedance, permette di condividere in sostanza video di 15 o 60 secondi di ogni tipo. Mentre i video comici e fail dominano sempre come su YouTube, uno dei trend tipici ed esclusivi di TikTok sono le challenge ed i sync musicali in cui gli utenti ballano, fanno lip-sync o si esibiscono nei modi più creativi su canzoni più o meno note.
Il punto è proprio questo, oltre un miliardo di utenti sta già usando TikTok ed il trend è in continua crescita. E sebbene l'app cinese sia soggetta a molte critiche sulla monetizzazione e rispetto del diritto d'autore, essere un trend su TikTok anche solo per un mese può portare il tuo pezzo a macinare milioni di streaming su tutte le altre piattaforme, scalando le classifiche alla velocità della luce. Forse avrete sentito il pezzo di Lil Nas X, “Old Town Road”, anche se anche non sapete minimamente chi sia, ma ci sono anche Ambjay con “Uno”, Y2k e bbno$ con “Lalala” o l'ultima rocketing-song internazionale di Lizzo, “Good as Hell”.
Guardando solo le statistiche Spotify vi do due numeri su questi artisti che solo qualche mese/anno fa non erano nemmeno nei radar della discografia:
- Lil Nas X - 1,8 miliardi di streaming in un anno e 39 milioni di streaming l'ultimo mese
- Ambjaay - 56 milioni di streaming incamerati e 3 milioni di streaming l'ultimo mese
- Y2K - 307 milioni di streaming ad oggi e 19 milioni di streaming l'ultimo mese
- Lizzo - 810 milioni di streaming totali e 24 milioni di streaming l'ultimo mese
Non sto a farvi il conto sulla monetizzazione ma vien da se che questi numeri smuovono tanti soldi e tanti interessi.
Il traino di TikTok è così diventato molto rapidamente un mezzo per battere cassa. Vuoi che il tuo pezzo faccia successo su questa piattaforma e vedere i tuoi streaming partire verso le sei cifre in pochi giorni? Ci sono agenzie come la Artista Records, che raccolgono alcuni tra i maggiori influencer mondiali della piattaforma, con oltre 70 milioni di followers, che a fronte di un pagamento possono promuovere le vostre canzoni presso i loro TikTokers con gli account più seguiti. L'algoritmo di TikTok infatti favorisce i trend più condivisi con la stessa canzone, proprio perchè molti utenti vogliono vedere lo stesso contest e la velocità dei video porta ad indigestioni di video brevissimi e molto simili.
Cosa sta succedendo quindi nella musica? E' una nuova dinamica, perchè se le case discografiche si stanno velocemente riposizionando per intercettare questi fenomeni del momento, molti delle quali sono e saranno delle vere e proprie stelle cadenti, non possono certo prevedere il futuro, andando a scovare musicisti che spesso producono canzoni - anche di scarsa qualità in alcuni casi - nella loro camera da letto e che diventano virali da un giorno all'altro. Il mondo della musica vive di una fase abbastanza schizofrenica in cui, e lo si è visto questa estate, gli artisti consolidati producono tutti le stesse canzoni, stessi ritmi e stesse strategie per cercare di entrare nei trend e non perdere il treno del momento.
La rapidità dei social è impressionante. La stessa cosa sta succedendo anche per le Stories di Instagram, che da circa un anno permettono di inserire anche i testi in tempo reale. Questa piccola e piacevole funzione ha aumentato a dismisura la condivisione delle canzoni su Instagram, poichè anche Mark Zuckerberg non sta a guardare e vuole cannibalizzare il più possibile le novità proposte da TikTok.
Questi musicisti, a meno di essere dei veri talenti o portatori di un background di esperienza, rischiano davvero di essere stritolati nella morsa di un successo davvero effimero. Instagram ha portato una componente visiva che ha estremizzato l'immagine degli artisti, con look sempre più stravaganti e discutibili per essere notati, mentre TikTok mette in primo piano le canzoni. Questo sarebbe anche un bene per la musica ma la fruizione sono sempre quei 15 secondi - o più raramente un minuti - e l'artista è totalmente secondario, un ennesimo step nella superficialità di ascolto.
La progressione è sempre più esponenziale, con numeri impressionanti che diventano sempre più inflazionati ogni anno. E se non è una bolla pronta ad esplodere nel giro di qualche anno, dobbiamo forse abituarci al fatto che grandi artisti con carriere decennali e qualcosa di davvero significativo da dire saranno sempre più rari, e forse è questo uno dei motivi per cui a differenza delle decadi passate, gli artisti che oggi hanno 60-70 anni sono ancora all'apice nelle classifiche dei live tour.
Una riflessione davvero importante per chi vuole fare musica oggi, che da un lato "deve" seguire i trend per ritagliarsi un minimo spazio e dall'altro deve evitare di essere inghiottito da questo vortice.