Assieme alla chitarra, il pianoforte o la tastiera sono considerati gli strumenti musicali più facili da imparare. Tra le centinaia di proposte di metodi per iniziare, mi hanno mandato questo testo e, curioso come George, lo apro e lo studio.
Ci vuole sicuramente passione per mettersi a studiare da soli uno strumento. Le proposte, comprese quelle degli stessi produttori di tastiere e pianoforti digitali negli ultimi decenni, sono sempre state moltissime. Un libro sembra essere una possibilità remota, ma forse non è così come si pensa. Basta trovare il target giusto, e ne parlerò alla fine della recensione.
Costruito attorno a esempi audio che si rintracciano sul sito di Volontè, usando un codice all'interno del libro, o utilizzando il CD ROM allegato, Tastierista in un istante parte dai fondamentali, cioè dal pentagramma, la posizione delle note, la durata delle note, dalle note sulla tastiera e la posizione delle dita sulla tastiera.
A pagina 11 l’autore Franco Concina, che ha all'attivo decine di testi di trascrizione facilitate per pianoforte, propone i primi esercizi con la mano destra. La faccenda prende una piega diversa con gli accordi da impostare sulla mano sinistra. Ah! Ma allora più che pianoforte digitale è utile avere un arranger (quelle tastiere con ritmi e accompagnamenti) e le cose cambiano. E’ vero che nelle pagine successive si mettono insieme accordi e semplici linee melodiche, sempre con esempi audio, ma il divertimento può iniziare subito avendo una tastiera arranger, magari anche usata, senza quasi necessità di esempi audio.
Messi insieme gli accordi con la sinistra e la mano destra, si entra nel vivo con una serie di brani trascritti in modo molto semplice, da cui l’autore trae spunto per inserire nuovi concetti, come le pause, gli ottavi, lo spostamento delle dita sulla tastiera e le nuove note che fino a ora non erano ancora state introdotte: Te Deum, When The Saints Go Marching In, Musette, Allegretto, Perché è un bravo ragazzo, Il carnevale di Venezia, O Susanna, Ah! Vous Dirai, Autunno, Guglielmo Tell. Fino a qui si prosegue sempre con lo stesso schema: accordi semplici suonati con la mano sinistra e linea melodica con la destra. A me viene in mente sempre di più l’uso dell’arranger per divertirsi ancora di più!
La seconda parte è più legata allo studio di ritmi, inteso come legature, punto di valore, terzine e quartine per creare un ritmo con la melodia, perché la sinistra prosegue a eseguire semplicemente accordi. Qui sono riportati gli spartiti, sempre molto semplici, per La caccia di Vivaldi, Marcia Nuziale di Wagner, Amazing Grace, Marcia Trionfale di Verdi e Andantino di Mozart.
Terza e ultima parte dedicata alle alterazioni, cioè diesis e bemolle, a cui segue l’esecuzione di nuovi accordi in minore e maggiore per tonalità diverse.
Gli ultimi spartiti sono dedicati a Ninna Nanna di Brahms, Canone di Paqchelbel, Per Elisa (chi non la conoce??) e La stangata di Joplin, tutti con accordi per la mano sinistra.
Le ultime pagine sono dedicate alla posizione della mano sinistra per gli accordi di maggiori e minori, comprese le settime.
Gli esempi audio sul sito e sul CD allegato includono anche i minimi esercizi di solfeggio, per capire la durata delle note e delle pause secondo il ritmo, e le basi degli spartiti con e senza mano destra o sinistra. Il lato positivo è che l’autore ha inserito davvero tutti gli esempi audio, sia quando si parla di teoria che di pratica, accompagnano il tastierista novello nel suo percorso. La qualità delle basi è sufficiente per il progetto: l’autore ha mantenuto un arrangiamento minimo, o totalmente assente, per mettere in luce il lavoro della mano destra e sinistra. Forse qui si poteva fare di più, soprattutto per dare più soddisfazione all’esecuzione con la mano destra. Qui sotto ci sono quattro esempi dello stesso brano Musette
Musette + Base + Tastiera
Musette DX+SX
Musette DX
Musette SX
Devo ammettere che leggendo il libro mi sono ricordato di oltre trent’anni fa, quando uscivano i primi arranger e il problema era mettere insieme gli accordi della mano sinistra con la melodia. Ero all’inizio della mia seconda storia musicale e ricordo la necessità di imparare anche i più semplici accordi, provenendo dal mondo del pianoforte classico. Grazie alla guida di un chitarrista che ne sapeva tanto di accordi, nel giro di poco tempo riuscii a usare con profitto l’arranger e cominciò un divertimento incredibile, che ricordo ancora con grandissimo piacere. Quel chitarrista potrebbe essere tranquillamente questo libro, almeno per le fasi iniziali. Messe le basi, passai poi a diversi spartiti con la sigla degli accordi che imparai poco per volta.
Tastierista in un istante copre esattamente quella primissima fase di esplorazione di accordi e melodia. Non so se l’autore avesse in mente gli arranger (probabilmente penserei di no), ma se dovessi consigliare un primo libro teorico e pratico per usare una tastiera con accompagnamenti, questo sarebbe molto molto consigliato. Mi sembra ovvio che dopo questo primissimo approccio ognuno proseguirà per la strada più congeniale. Lo metterei in mano a un bambino alle elementari? Probabilmente no, perché i concetti possono essere difficili, ma già alle medie comincia ad avere senso. Ne ha ancora di più per un adulto che cocciutamente vuole imparare a suonare con un arranger, anche non costoso o di seconda mano, e cerca la libertà di suonare in qualsiasi orario. In questa situazione, il libro è perfetto e il costo basso.
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