Prima o poi sarebbe successo: dopo i monitor audio, ora neumann entra nel settore cuffie da studio con un primo modello che farà parlare molto
Le nuove NDH 20, cuffie chiuse, nascono anche grazie con il know how di Sennheiser, che con le sue 650 HD ha di fatto creato uno standard per chi lavora in studio.
In prova
La costruzione è pressoché perfetta e il packaging è di primo ordine. Manca tra gli accessori una custodia dedicata, che però è sostituita dalla stessa scatola con cui arrivano. Il peso c'è e si sente dopo un'ora di lavoro, quando è necessario toglierle per lasciare raffreddare i padiglioni auricolari, che però rispetto ad altre cuffie chiuse si scaldano un po’meno. Il cavo a spirale, assieme al corpo delle cuffie, è ben percepibile come peso. Non sono cuffie leggere o che si dimenticano in testa. Nate anche per la ripresa, riescono a isolare abbastanza bene. A parità di amplificazione, rispetto ad altri modelli, il livello d'ascolto percepito è più alto di pochi dB, ma sufficiente per fare la differenza.
L'ascolto, fin dall'inizio, è particolare e unico: sono cuffie che scendono verso i 20 Hz molto più facilmente di qualsiasi altro modello conosciuto in studio, rendendo i bassi, la batteria, gli strumenti acustici e le percussioni più potenti, presenti e ben stagliati come inviluppo. Salendo, sembra quasi che ci sia un intervento intorno ai 250 Hz, con una riduzione di qualche dB in prossimità dei 250 Hz che pulisce definitivamente le medio basse, rendendole ancora più nitide, meno impastate e più piacevoli all'ascolto. La voce è portata tutta avanti rispetto al mix, rendendo evidenti gli interventi sui riverberi. Sia la voce femminile che quella maschile sono rappresentate benissimo e dettagliate nel soundstage, più ampio del previsto rispetto ad altre cuffie.
Sulle medie, le NDH 20 hanno un suono morbido, che sembra essere la caratteristica più evidente salendo verso le alte frequenze. Non ci sono asprezze sulle consonanti fricative e sibilanti, a meno che siano presenti nel mix. Non sono cuffie che aggiungono asprezze e artificialità alle alte frequenze, tanto che la prima volta che si provano si rimane quasi spiazzati per il cambio di rotta rispetto ad altri modelli. La curva di risposta non ci è parsa del tutto lineare, rispetto ad altri modelli, ma è in grado di tirare fuori la voce, gli strumenti sui medi e lasciare molto posto alle basse frequenze. È un piacere ascoltare jazz, classica e colonne sonore, mentre nel rock, se siete abituati a un suono più grezzo, le NDH20 vi lasceranno inizialmente interdetti.
Pur essendo progettate in Germania, e prodotte in Cina, il suono è più americano che europeo e piacerà senz'altro al mondo dell'hip hop, dell'EDM e della musica acustica. Come per tutte le cuffie, ci vuole un po' di tempo per abituarsi al suono e a tutta quell'aria intorno al mix che di solito non si coglie, ma una volta fatto l'orecchio si naviga con buona sicurezza.
Conclusioni
Le nuove cuffie di Neumann sono una sorpresa sotto molti punti di vista: la riproduzione sonora è differente rispetto alla stragrande maggioranza dei modelli in uso in studio di registrazione e non lascia indifferenti. C'è una componente HiFi percepibile nella dolcezza delle medio alte e nella naturalezza delle basse frequenze, che sono il punto forte dell'intero progetto. Da provare, per avere un'idea diversa di cuffia chiusa da usare in studio e per le riprese. Un debutto con il botto!
PRO
Risposta sulle basse frequenze
Costruzione
Risposta dinamica
CONTRO
Non fornita custodia rigida
Comfort diminuito per il peso
INFO
Prezzo: 409 + IVA
Potete leggere qui il test completo di Neumann NDH20 su Audiofader.